È morto Eduardo Serra, direttore della fotografia portoghese autore di film iconici e di due candidature all’Oscar
Eduardo Serra, uno dei più noti direttori della fotografia portoghese, è scomparso all’età di 81 anni. La sua esperienza luminosa nel cinema ha attraversato decenni e generi diversi, segnando in particolare due nomination agli Oscar. Le sue immagini hanno contribuito a plasmare pellicole che ancora oggi restano nella memoria di appassionati e professionisti del settore.
la carriera di eduardo serra e le collaborazioni con registi di spicco
Nato nel 1943 in un quartiere popolare di Lisbona, Serra ha avuto un percorso fuori dal comune. Lasciò il Portogallo agli inizi degli anni Sessanta, fuggendo dalle persecuzioni della dittatura, dovute alla sua partecipazione a manifestazioni antigovernative. Dopo il trasferimento in Francia, cominciò la sua attività nel cinema, rivelando rapidamente un talento capace di catturare luce e atmosfera con grande sensibilità.
Serra ha lavorato con diversi registi di rilievo mondiale, fra cui Claude Chabrol, Patrice Leconte e M. Night Shyamalan. Le sue capacità lo portarono a diventare parte di progetti di rilievo internazionale, riconosciuti per la qualità dell’immagine e la cura del dettaglio, elementi che hanno poi caratterizzato la sua lunga e solida carriera.
I film che hanno valorizzato il suo talento e gli importanti riconoscimenti ottenuti
La fama di Serra si lega soprattutto a pellicole che gli hanno valso prestigiosi riconoscimenti, come le due candidature agli Oscar per “Le ali dell’amore” di Iain Softley e “La ragazza con l’orecchino di perla” di Peter Webber. Proprio per quest’ultimo film, ambientato nel XVII secolo e basato sull’omonimo romanzo di Tracy Chevalier, Serra ottenne anche il premio Bafta per la migliore fotografia.
La sua mano si è vista anche nel mondo del cinema più popolare: ha curato l’impatto visivo di entrambi i capitoli di “Harry Potter e i Doni della Morte”, che hanno concluso la nota saga iniziata con i romanzi di J.K. Rowling. Serra ha contribuito a dare forma visiva a queste storie dimostrando una grande capacità di adattamento a temi diversi, dal fantasy all’avventura, mantenendo un elevato livello qualitativo.
il contributo di eduardo serra a tematiche impegnate nel cinema contemporaneo
Fra le sue opere più note c’è pure “Diamanti di sangue” , un film con Leonardo DiCaprio che affronta il tema del traffico di pietre preziose in Africa. Anche in questo caso la fotografia di Serra ha giocato un ruolo importante nello sviluppare l’atmosfera e nel sostenere la narrazione con immagini forti e consapevoli.
La sua capacità di dare corpo visivo a storie di diversa natura ha reso la sua opera un punto di riferimento. La luce, le ombre e i colori non erano mai semplici elementi estetici, ma strumenti narrativi. Questo modo di lavorare ha reso la sua fotografia un elemento imprescindibile nei film cui ha partecipato, consolidando una carriera riconosciuta a livello internazionale.
La scomparsa e il ricordo di una figura chiave nel cinema portoghese
Eduardo Serra è morto il 19 agosto 2025, ma la notizia è stata resa pubblica solo in questi giorni dalla famiglia e dall’Accademia del cinema portoghese. I messaggi arrivati da più parti hanno sottolineato il ruolo fondamentale che Serra ha avuto nel portare il nome del Portogallo nel mondo cinematografico.
Dal suo esordio in condizioni difficili, lontano dalla sua patria e in mezzo a un clima politico oppressivo, Serra ha costruito una carriera coerente e riconosciuta, capace di attraversare decenni e generi. La sua eredità rimane impressa non solo nei film che ha illuminato, ma anche nelle immagini che hanno segnato la storia del cinema contemporaneo.
