La David di Jago censurata sui social sarà esposta dal 3 settembre al Teatro Antico Di Taormina
l’opera “david” di jago, scultura in bronzo dorato che reinterpreta il mito di david e golia con una figura femminile, sarà protagonista di una mostra personale a taormina nel teatro antico. nonostante le difficoltà incontrate sui social network, dove meta ha limitato la visibilità delle sue immagini per via della nudità ritenuta esplicita, l’artista porterà la sua creazione a un pubblico reale e diretto dal 3 settembre 2025 al 3 maggio 2026. la mostra “gesti scolpiti” racconta anche il viaggio della david a bordo della nave scuola amerigo vespucci, puntando i riflettori sulla censura digitale nei confronti delle forme iperrealiste della scultura.
Le origini e il significato della scultura David
la david di jago ha un’altezza di 181 centimetri ed è realizzata in bronzo dorato, un materiale che aggiunge un valore tattile e visivo lontano dalla tradizione marmorea classica. l’opera rappresenta una figura femminile forte e fiera, simbolo di coraggio e rivalsa nelle tempeste della contemporaneità, e si richiama al racconto biblico di david e golia. questo interpretazione moderna mette al centro non un eroe maschile, ma una donna che sfida le convenzioni, evocando temi attuali come la forza e la determinazione.
dopo essere partita dal laboratorio di jago, la scultura ha intrapreso un viaggio simbolico per il mondo a bordo della prestigiosa nave scuola amerigo vespucci, un percorso che ha amplificato il suo valore culturale e la sua risonanza globale. la versione definitiva e monumentale della david, in marmo di carrara e alta oltre quattro metri, rappresenta il prossimo step nell’evoluzione dell’opera, e sarà un punto di riferimento per la carriera di jago.
questa doppia versione, in bronzo e marmo, sottolinea la volontà dell’artista di sperimentare con materiali diversi e di proporre al pubblico contesti differenti, spostando così l’attenzione sui dettagli anatomici e sulla perfezione tecnica che definiscono il lavoro iperrealista.
La censura di meta e i problemi con la visibilità sulle piattaforme social
da qualche tempo jago si confronta con le restrizioni imposte dagli algoritmi di meta, la società che gestisce facebook e instagram. il social ha limitato la diffusione delle immagini della david accusandole di contenere “contenuti espliciti” a causa della presenza del nudo. questa decisione è avvenuta nonostante le linee guida ufficiali di meta prevedano la tutela delle opere d’arte che ritraggono nudità.
i reclami formali presentati dall’artista non hanno modificato la posizione dell’azienda, che ha persino ridotto la visibilità del profilo di jago a chi non è già follower, creando così un effetto di censura involontaria ma molto forte. questo episodio si inserisce in un dibattito più ampio sul rapporto tra intelligenza artificiale e arte, illustrando le difficoltà di sistemi automatizzati nel valutare il contenuto estetico e culturale di opere iperrealiste.
la rigidità dell’algoritmo evidenzia un limite tecnologico: l’incapacità di riconoscere il valore artistico di certe immagini, che spesso vengono interpretate come inadeguate o offensive. questa situazione apre una riflessione sul ruolo dei social media nel sostenere o ostacolare la diffusione di contenuti culturali, soprattutto quando si parla di forme visive e rappresentazioni del corpo umano.
La mostra “gesti scolpiti” al Teatro Antico Di Taormina
l’appuntamento principale sarà dal 3 settembre 2025, quando la david di jago sarà esposta nel teatro antico di taormina nell’ambito della mostra personale “gesti scolpiti”. l’evento è promosso da aditus e civita sicilia con la collaborazione di bam, e si propone di creare un dialogo tra il patrimonio storico del teatro e le opere performative e scultoree dell’artista.
oltre alla david, nella mostra saranno presentate altre tre sculture di jago: impronta animale, memoria e prigione. tutte caratterizzate da un forte dettaglio tecnico e da tematiche precise legate all’identità e al corpo. fra gli elementi previsti all’inaugurazione a ingresso gratuito, ci sarà la proiezione di un videoracconto che documenta il viaggio della david in giro per il mondo con la nave escola amerigo vespucci.
jago interverrà durante l’apertura per discutere in pubblico la questione della censura sui social media, sottolineando come l’intelligenza artificiale non riesca a cogliere la profondità estetica delle sue opere. l’iniziativa mira a riunire appassionati, studiosi e cittadini per affrontare temi attuali come il confine tra arte e controllo digitale, approfittando di una cornice storica unica come quella del teatro antico.
questa esposizione resterà aperta fino al 3 maggio 2026, offrendo al pubblico la possibilità di ammirare la david dal vivo e di riflettere sulle sfide che l’arte contemporanea si trova a fronteggiare nei nuovi media. il contrasto tra la dura censura digitale e la potenza della presenza fisica delle opere nello spazio artistico evidenzia la complessa relazione fra tradizione culturale e innovazione tecnologica.
