Inter tra conferme e risparmi: la difesa a un bivio tra vincoli e rincari
L’Inter si trova davanti a una scelta difficile per la difesa della prossima stagione. Con alcuni giocatori esperti in partenza e la necessità di rinnovare il reparto, il club deve fare i conti con il budget imposto dal fondo Oaktree, che tiene le redini delle finanze nerazzurre. In mezzo a queste restrizioni, si sta valutando anche la possibilità di non intervenire subito, mantenendo la difesa così com’è.
Difesa da rifare, ma con calma
L’estate 2025 porterà via Acerbi, Darmian e De Vrij, pilastri della retroguardia nerazzurra. Il club è quindi chiamato a rimpiazzarli, e il direttore tecnico Chivu ha chiesto almeno un centrale in più, un’esigenza condivisa anche dal suo predecessore Leoni, per garantire solidità e un po’ di respiro alla linea difensiva.
Detto questo, non è escluso che l’Inter decida di tenere tutto com’è per il momento. Meglio aspettare e non fare scelte affrettate o tamponamenti temporanei. L’obiettivo è trovare un giocatore che diventi un punto fermo in futuro, affidabile ma con margini di crescita.
Il problema è il prezzo. I giovani difensori con potenziale spesso costano più di 20 milioni, una cifra difficile da incastrare nel tetto di spesa fissato dal fondo americano. Così, la dirigenza preferisce attendere condizioni migliori piuttosto che chiudere affari “di ripiego”.
Oaktree stringe le maglie su stipendi e acquisti
Il fondo Oaktree controlla stretto i soldi dell’Inter. Per ogni acquisto, il costo del cartellino non dovrebbe superare i 25 milioni, e lo stipendio del nuovo giocatore non deve andare oltre i 2 milioni l’anno, salvo casi particolari.
Questi paletti rendono complicato prendere giovani stranieri in rampa di lancio. Finora, solo per Lookman e Koné sono state fatte eccezioni, visto che sono già parte della rosa. Per gli altri, se il prezzo o l’ingaggio sforano, l’ok non arriva.
La società ha risorse disponibili, non mancano i soldi, ma vuole evitare spese folli che possano sbilanciare i conti. L’obiettivo è una gestione più equilibrata, e questo spiega perché l’Inter fatica a chiudere per giovani difensori stranieri con valutazioni alte.
Tentativi falliti: offerte troppo alte per i giovani difensori
L’Inter ha provato a pescare sul mercato, ma senza successo. Tra i nomi in lista ci sono Jacquet del Rennes, Ordonez del Bruges e Akcicek del Fenerbahce. Il Rennes chiedeva circa 50 milioni per Jacquet, una cifra fuori portata. Ordonez, più giovane, era valutato intorno ai 40 milioni, e anche qui la trattativa si è bloccata.
Akcicek, con i suoi 19 anni, è la proposta più accessibile, anche se deve ancora crescere. Il Fenerbahce ne chiedeva quasi 20 milioni, mentre l’Inter si era fermata a 16. La differenza non è enorme, ma non basta per chiudere.
Così la ricerca si sposta su profili più economici, con potenziale ma a costi più bassi, per evitare rischi e tenere risorse libere per il futuro. Nel frattempo, si punta a mantenere stabile la difesa attuale.
Pavard in uscita? Cosa cambierebbe in difesa
Una possibile novità potrebbe venire dalla cessione di Pavard. Il francese è un giocatore importante, e se dovesse partire, libererebbe risorse per prendere un difensore già pronto. Al momento, l’unico club che sembra interessato è il Neom, ma Pavard preferisce restare in Europa, soprattutto pensando al Mondiale del 2026.
Anche Galatasaray e Marsiglia hanno mostrato interesse, mentre il Lille ha detto no, considerando le condizioni attuali poco vantaggiose. Se arrivasse un’offerta di almeno 20 milioni e il giocatore fosse d’accordo, l’Inter dovrebbe puntare su un rinforzo di qualità, non su un giovane in crescita.
In questo scenario, potrebbe entrare in gioco un nome importante come Upamecano, oggi al Bayern Monaco con contratto fino al 2026. Nato nel 1998, è un difensore esperto e di livello, che farebbe comodo subito, a differenza dell’attuale linea che punta più su prospetti giovani. Il suo nome sembra piacere più di altri, come Kim.
Tutti gli occhi sono puntati su Pavard: la sua decisione potrebbe cambiare i piani dell’Inter, tra investimenti importanti o conferme della rosa attuale.
L’Inter sta affrontando un momento delicato per la difesa, dove bisogna trovare il giusto equilibrio tra qualità, costi e aspettative. La società resta vigile, pronta a cogliere le occasioni, consapevole che ogni scelta peserà sul futuro della squadra. Le offerte dall’estero e i vincoli di Oaktree condizionano le mosse e guideranno le decisioni nei prossimi mesi.
