Kim Kardashian premiata a Venezia per il suo impegno nella riforma penale e il riconoscimento ottenuto insieme a importanti attiviste
Kim Kardashian è stata protagonista a Venezia, dove ha ricevuto un premio speciale durante la sedicesima edizione dei Diane Furstenberg Award, evento dedicato a donne che si sono distinte per il loro impegno sociale. La star americana, nota per la sua attività nel campo della riforma della giustizia penale negli Stati Uniti, ha ritirato il riconoscimento in una serata molto seguita al Teatro Goldoni. L’attenzione sulla vicenda si è concentrata anche sulla figura di Chris Young, un uomo che ha riottenuto la libertà dopo anni di carcere grazie anche al sostegno diretto di Kardashian e dell’amministrazione della Casa Bianca.
Kim Kardashian e la battaglia per cambiare il sistema giudiziario americano
L’impegno di Kim Kardashian nella riforma della giustizia penale nasce da una profonda esperienza personale e da una crescente consapevolezza delle falle del sistema carcerario negli Stati Uniti. Laureatasi in legge nel 2025, Kardashian ha spinto per modifiche legislative significative, tra cui il First Step Act, una legge che ha introdotto misure per ridurre le pene detentive e favorire il reinserimento sociale dei detenuti. Dal 2018 ha inoltre promosso numerosi appelli per la concessione della grazia a detenuti che si trovavano in condizioni giudicate ingiuste.
Durante la cerimonia a Venezia, Kardashian ha sottolineato che il suo lavoro non riguarda solo la modifica delle leggi, ma anche il salvataggio di vite umane. L’incontro con Chris Young ha rappresentato per lei una nuova motivazione: la storia di un uomo che ha affrontato la responsabilità dei suoi errori e che, nonostante la condanna a vita per reati connessi allo spaccio di droga, è riuscito a ricostruire una vita nuova. Questo ha riflettuto una necessità di cambio profondo nel sistema penale americano, che troppo spesso infligge pene estreme senza considerare la possibilità di redenzione.
La sua posizione da madre ha ulteriormente rafforzato il desiderio di ridare speranza a chi si trova separato dai propri cari in carcere. Kim ha ribadito come il sistema giudiziario spesso fallisca nel considerare l’umanità delle persone coinvolte, lasciando famiglie distrutte da sentenze ritenute ingiuste o eccessive.
La testimonianza di Chris Young: dal carcere al palco del teatro goldoni
Chris Young, trentenne del Tennessee condannato a due ergastoli per spaccio, ha raccontato la sua esperienza ai giornalisti poco prima di salire sul palco per ricevere il premio da Kim Kardashian. Dopo 11 anni di detenzione, la sua scarcerazione è stata possibile anche grazie al lavoro di sensibilizzazione portato avanti dalla star americana e il suo supporto nell’ambito dell’amministrazione Biden.
Chris ha annunciato l’uscita di un memoir prevista per il 2026, con un titolo provvisorio che richiama l’idea di luce e guarigione: «La ferita è dove entra la luce». Questo libro offrirà una narrazione personale del percorso che lo ha condotto dalla prigionia alla parziale rinascita. La sua storia diventa un esempio di quanto la società possa permettere a chi sbaglia di ricostruire la propria esistenza, se supportato da interventi concreti e da un sistema giuridico più umano.
La presenza di Chris sul palco del Teatro Goldoni ha dato un volto alla riforma sostenuta da Kardashian, mettendo in risalto il lato umano dietro le statistiche e le norme.
L’edizione 2025 dei diane furstenberg award: protagoniste le donne di impegno sociale e culturale
L’evento veneziano dei Diane Furstenberg Award ha premiato non solo Kim Kardashian, ma anche altre donne che si sono contraddistinte per il loro lavoro in vari ambiti sociali e culturali. Tra le premiate anche l’italiana Giulia Minoli, presidente di Una Nessuna Centomila, un’organizzazione dedicata al supporto dei centri antiviolenza. Minoli ha commentato la tendenza a banalizzare il tema della violenza di genere, che oggi si manifesta anche in forme digitali, come nel caso della controversa pagina Facebook «Mia moglie». Ha denunciato questa come un fenomeno sintomo di una cultura radicata e maschilista che estende la violenza oltre l’aspetto fisico o psicologico.
Gli altri premi sono stati assegnati a figure internazionali come Hanin Ahmed, attivista sudanese e leader dell’Emergency Response Room, Christy Turlington Burns, fondatrice di Every Mother Counts, e Fany Kuiru Castro, coordinatrice generale di Coica e difensora dei diritti degli indigeni e dell’ambiente.
La stilista e filantropa Diane von Furstenberg, ideatrice del premio, ha descritto Venezia come una città-musa, fragile e bella, paragonandola a una donna straordinaria. Il riconoscimento si propone di dare visibilità e fondi a donne meno note ma altrettanto coraggiose nella loro lotta quotidiana.
Venezia e il teatro goldoni: il palcoscenico della serata evento
Il Teatro Goldoni di Venezia ha ospitato l’edizione 2025 del Diane Furstenberg Award, rivelandosi uno scenario ideale per un incontro che ha unito glamour e temi sociali rilevanti. La scelta di questa location ha sottolineato il valore culturale e simbolico della manifestazione. Una città con un passato complesso ma ricca di storia ospita un evento che mette al centro donne e uomini impegnati a cambiare realtà profonde.
L’incontro ha visto un’attenzione particolare alle storie umane dietro nomi famosi e premi, creando uno spazio per storie di redenzione, sopravvivenza e lotta contro l’ingiustizia. Venezia, con la sua atmosfera, ha fatto da cornice a un momento di riflessione e riconoscimento internazionale.
La serata ha dato visibilità a temi che riguardano non solo la giustizia penale, ma anche la lotta alla violenza sulle donne e la difesa dei diritti delle popolazioni indigene, evidenziando la diversità e la complessità delle battaglie che molte donne portano avanti in diversi contesti del mondo.
