Milan-como A Perth in attesa dell’Ok UEFA tra dubbi e sfide per San Siro e gli Europei
La Lega Serie A conferma la trattativa in corso per spostare a Perth, in Australia, la partita tra Milan e Como, valida per la 24ª giornata di campionato. La decisione, ancora in attesa dell’approvazione della UEFA, ha suscitato reazioni divise tra tifosi e istituzioni, mentre sul fronte degli Europei 2028 si intensificano i dubbi sul futuro dello stadio San Siro, coinvolto anche nell’organizzazione dei Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026.
L’attesa per l’Ok Uefa sulla partita Milan-Como a Perth e le ragioni della scelta
Il presidente della Lega Serie A, Ezio Simonelli, ha aggiornato la stampa sulla situazione riguardante la possibile disputa a Perth, Australia, della sfida Milan-Como, in programma per la 24ª giornata della Serie A 2024/25. Durante l’assemblea odierna, Simonelli ha spiegato che allo stato attuale non ci sono sviluppi definitivi, ma mantiene un atteggiamento moderatamente positivo in attesa di una risposta da parte della UEFA, attesa entro fine mese.
La scelta di un paese lontano come l’Australia nasce da esigenze logistiche legate all’occupazione di San Siro, prevista per i Giochi Olimpici Invernali che si svolgeranno tra Milano e Cortina nel 2026. Un’ipotesi eccezionale come questa comporta una serie di complicazioni, a partire dal disagio per alcuni tifosi, specie quelli abbonati, che dovrebbero sostenere viaggi lunghi e costosi. Simonelli ha ammesso questa difficoltà, precisando però che diversi appassionati vedranno nell’occasione la possibilità di visitare un continente che ancora non conoscono.
Il presidente della Lega ha poi ribadito l’importanza di far crescere la visibilità del calcio italiano in mercati esteri dove la domanda è alta. Secondo lui, gestire eventi di rilievo al di fuori dell’Italia rientra in una strategia volta a consolidare il legame con i fan internazionali. La partita Milano-Como su 380 totali rappresenta un’eccezione che, seppure attirando critiche, risponde a logiche di espansione commerciale e sportiva. Nonostante le tensioni emerse, Simonelli invita a mantenere pazienza e attesa, confidando in una risposta positiva da parte della UEFA.
San Siro e gli europei di calcio 2028, la sfida infrastrutturale di Milano
La questione San Siro si intreccia con quella degli Europei 2028, per cui Milano è candidata a ospitare alcune partite. Simonelli ha esposto con chiarezza un rischio concreto: se nei prossimi mesi non verranno prese decisioni efficaci, la città lombarda potrebbe perdere la possibilità di essere tra le sedi del torneo continentale. L’attuale condizione dello stadio, definito dalla stampa italiana “la Scala del Calcio”, non sarebbe adeguata agli standard necessari.
Il presidente della Lega ha richiamato la responsabilità condivisa tra club e istituzioni, rimarcando il pericolo di una mancata candidatura di Milano come una sconfitta per l’immagine e lo sport italiani. Dallo stadio dipende infatti gran parte del prestigio dell’Italia nel panorama calcistico internazionale. Simonelli ha sottolineato che la semplice condivisione di intenti non basta, serve un “allineamento di azioni”, e che ogni decisione importante dovrebbe arrivare entro il 30 settembre.
Non solo esigenze sportive: San Siro nelle settimane a venire sarà coinvolto anche nella fase organizzativa dei Giochi Olimpici Invernali 2026, generando impatti sulla logistica del calcio e spingendo per una rapida definizione sul futuro impianto, sia per l’abbattimento sia per la costruzione di un nuovo stadio. La posta in gioco resta molto alta. La città e le società si trovano sotto pressione per garantire che Milano mantenga un ruolo centrale nel calcio europeo anche nel prossimo decennio.
La nuova denominazione della lega serie a e i passi approvati in assemblea
Oltre a temi sportivi e infrastrutturali, la giornata di assemblea della Lega Serie A ha segnato un cambio ufficiale nel nome dell’organismo che sovrintende il massimo campionato italiano. Simonelli ha annunciato che la denominazione “Lega Nazionale Professionisti Serie A” è stata modificata in “Lega Calcio Serie A”. La decisione è passata quasi all’unanimità, insieme ad altre delibere di natura statutaria.
Il cambiamento vuole ribadire la centralità del calcio nell’identità della Lega, riportando la parola “Calcio” al centro del nome stesso. Simonelli ha spiegato che questa scelta punta a valorizzare maggiormente l’anima sportiva e popolare del campionato. Il voto unanime testimonia un clima di unità tra i club che compongono la serie A, disposti a muoversi insieme su direttrici comuni per affrontare sia le sfide internazionali, sia gli aggiornamenti organizzativi interni.
Il passaggio di logo e nome ha un significato simbolico importante in un periodo delicato, dove tradizione e innovazioni si intrecciano spesso tra successi, problemi di governance e investimenti infrastrutturali. Anche questo aspetto contribuisce a delineare il presente e il futuro di uno dei campionati più seguiti al mondo, impegnato a tenere alta la sua attrattività non solo in Italia ma a livello globale.
