A settembre il teatro italiano si risveglia con Romaeuropa, Short Theatre e star come Boni e Banfi
L’autunno porta con sé un calendario teatrale ricco e variegato, che spazia dalla danza contemporanea al teatro classico, fino a incontri-spettacolo con volti noti del cinema e dello spettacolo italiano. Al centro dell’attenzione ci sono appuntamenti di rilievo come il Romaeuropa Festival, che nel 2025 festeggia i suoi 40 anni con un programma denso, e il ventesimo compleanno di Short Theatre, ormai un punto di riferimento per la scena contemporanea. Nel frattempo, altre città offrono spettacoli e performance di grande spessore, con protagonisti come Alessio Boni e Lino Banfi, a dimostrazione di una stagione culturale davvero vivace.
Romaeuropa 2025: flamenco, fotografia e danza nuova al Teatro Costanzi
La quarantesima edizione del Romaeuropa Festival si conferma uno degli eventi culturali più importanti dell’anno. La rassegna si allunga per più di due mesi, dal 4 settembre al 16 novembre, con ben 110 spettacoli e circa 700 artisti da tutto il mondo, a sottolineare il respiro internazionale dell’evento. Il cuore della manifestazione è il Teatro Costanzi di Roma, dove si incontrano arti e culture diverse.
L’apertura ufficiale è affidata al Ballet Nacional de España, guidato dal coreografo Rubén Olmo e al suo primo lavoro con il regista Marcos Morau. In anteprima nazionale portano in scena Afanador, uno spettacolo che unisce la danza flamenca alle fotografie oniriche del colombiano Ruvén Afanador. Sul palco si muovono 33 danzatori accompagnati da 9 musicisti, dando vita a una performance che trasforma in movimento gli scatti contenuti nei libri Ángel Gitano e Mil Besos. Non è solo un omaggio al flamenco, ma anche ai 160 anni di rapporti diplomatici tra Italia e Spagna.
Un’apertura intensa, che mescola linguaggi artistici in modo originale. Afanador rompe un po’ gli schemi tradizionali del flamenco, mantenendo però la sua anima profonda, e porta in scena una coreografia che intreccia immagini e forza espressiva del corpo.
Short Theatre 2025: un mosaico globale di danza e performance
Sempre a Roma, dal 5 al 14 settembre, torna la ventesima edizione di Short Theatre, festival dedicato alla danza contemporanea e alle arti performative. Quest’anno il cartellone accoglie artisti da ogni parte del mondo: dall’Italia alla Spagna, dalla Grecia a Cipro, fino alle Filippine, Iran, Libano, Costa d’Avorio e Repubblica Democratica del Congo. Un festival che conferma la sua anima internazionale e sperimentale.
Tra gli appuntamenti più attesi c’è la prima nazionale di A little bit of the moon, firmata da Anne Teresa De Keersmaeker e Rabih Mroué, due nomi di spicco nel panorama contemporaneo. Lo spettacolo, in scena al Teatro India, esplora la vulnerabilità e l’intimità umana con un linguaggio che mescola dialogo e performance giocosa. Un incontro tra due artisti con background diversi, che dà vita a una riflessione su emozioni personali e collettive senza perdere ritmo.
Short Theatre diventa così un’occasione per scoprire nuove tendenze, puntando su sperimentazione e scambio culturale. Dieci giorni di spettacoli che attraversano corpo, immagine e parola.
Teatro in tutta Italia: da Amleto a Pinocchio, tra grandi nomi e nuove visioni
Fuori Roma, il primo weekend di settembre porta in scena diversi eventi di spessore. A Todi, nel cuore dell’Umbria, il Todi Festival entra nel suo secondo fine settimana con un programma variegato. Tra gli spettacoli spicca Benvenuti in Casa Morandi, un racconto autobiografico portato in scena da Marianna e Marco Morandi, figli del cantante Gianni Morandi, che condividono sul palco storie di famiglia. C’è spazio anche per l’ironia di Barbari, Barberini e Barbiturici con Urbano Barberini.
Un altro momento molto atteso è il ritorno di Lino Banfi in teatro con Passaggi a livello, una conversazione-spettacolo in cui l’attore pugliese racconta aneddoti e tappe della sua carriera dialogando con Pino Strabioli. Dopo anni lontano dal palcoscenico, Banfi riporta sul palco la sua presenza amata da pubblico e critica.
Nel centro Italia, a Foligno, il Festival dei Segni Barocchi propone una nuova lettura dell’Amleto di Shakespeare con Alessio Boni nei panni del principe di Danimarca. La messa in scena si concentra sul fantasma del re ucciso e sulla sua richiesta di vendetta, offrendo uno sguardo fresco su una delle tragedie più celebri della letteratura inglese. Sempre nello stesso festival, Massimo Popolizio porta in scena La mirabolante historia del cavaliere dalla trista figura Don Chisciotte de La Mancia, adattamento del capolavoro di Cervantes, in programma il 3 e 4 settembre.
Tra Piemonte e Lazio: Pinocchio e Camille Claudel sul palco
Nel Monferrato, tra Aqui e Ovada, si svolge la dodicesima edizione del Festival di Agriteatro a L’Altro Monferrato. Tra gli spettacoli più seguiti c’è La fata, un monologo affidato a Lella Costa che interpreta la Fata Turchina, figura chiave delle avventure di Pinocchio. Il testo esplora la presenza enigmatica di questa figura, mettendo in luce la sua importanza nel viaggio del burattino che ha segnato la letteratura italiana. Il monologo mescola momenti ironici e riflessioni più profonde, ricostruendo il mito con delicatezza.
Nel Lazio, a Civita Castellana, il Civitafestival festeggia la sua trentasettesima edizione con spettacoli che indagano arte e vita di grandi personalità. Mariangela D’Abbraccio interpreta Camille, testo di Dacia Maraini che racconta la tormentata vita dell’artista e scultrice francese Camille Claudel. In scena un assolo intenso, che restituisce tutta la passione e il tormento dell’artista.
Nella stessa serata debutta Quelli che si allontanano da Omelas, adattamento teatrale del racconto di Ursula K. Le Guin, con la regia di Davide Sacco e la musica darkwave del gruppo La Mano Sinistra. Lo spettacolo riflette sull’allontanamento dai luoghi sicuri e privilegiati, offrendo uno sguardo attuale su scelte individuali e sociali.
Questo primo scorcio di settembre consegna così un calendario teatrale equilibrato, che mette insieme grandi nomi, produzioni innovative e riflessioni profonde, portando in scena storie conosciute accanto a narrazioni contemporanee e coinvolgendo un pubblico vario e appassionato.
