Mamoru Hosoda presenta scarlet, un viaggio tra medioevo e metropoli con un forte messaggio pacifista
Il nuovo film d’animazione di Mamoru Hosoda, “Scarlet“, porta sullo schermo due mondi lontani tra loro: una corte medievale ispirata all’Amleto di Shakespeare e una metropoli contemporanea, uniti da un viaggio nell’aldilà. La pellicola, dalle tinte fantasy e con un chiaro messaggio antimilitarista, è stata presentata alla Mostra del Cinema di Venezia 2025 e arriverà nelle sale italiane nel 2026. Protagonista una principessa guerriera che sfida gli stereotipi del suo tempo, mentre un infermiere ottimista vive nella realtà odierna.
Un racconto che intreccia epoche diverse e un aldilà immaginato come terreno di scontro e speranza
L’ambientazione di “Scarlet” si sviluppa su due piani temporali distinti e distanti, con una corte medievale e una città attuale, in cui vivono rispettivamente la principessa Scarlet e l’infermiere Hijiri. L’elemento che unisce queste ambientazioni è l’aldilà, rappresentato come un luogo di attesa dove i combattimenti proseguono e i personaggi cercano la propria redenzione. Questa idea trae ispirazione dalla Divina Commedia di Dante, letta dal regista durante il liceo, che narra di mondi multipli e tempi diversi. Qui l’aldilà diventa un luogo desolato in cui chi vi si trova spera di essere scelto per accedere a una sorta di paradiso eterno, un simbolo della continua lotta tra conflitto e speranza.
La struttura narrativa rimanda al poema dantesco non solo per il gioco temporale e spaziale, ma anche per la natura stessa del viaggio, che è insieme fisico e metaforico. Lo scontro presente in questa dimensione post-mortem riflette le tragedie del mondo reale, offrendo una chiave per riflettere sulle conseguenze della violenza e sulle possibilità di espiazione. L’ambientazione si presta così a rafforzare il messaggio antimilitarista che attraversa tutta la storia.
Scarlet, la principessa guerriera che rompe gli schemi del medioevo
La figura centrale del film è Scarlet, una principessa dal carattere forte e indipendente, profondamente diversa dalle donne ritratte nelle storie medievali tradizionali. Nel passato le principesse venivano raccontate come figure protette dagli altri, passive o guidate da uomini di potere. Scarlet invece prende in mano il proprio destino ed è capace di difendersi da sola, combatte con coraggio e affronta territori sconosciuti senza esitazioni.
Il suo viaggio nasce dalla volontà di vendetta per l’uccisione del padre, un re magnanimo e affettuoso, tradito dallo zio con la complicità della madre. Da questo punto di partenza si apre un percorso più ampio, in cui Scarlet cerca non solo giustizia ma anche di superare l’odio che la circonda. La sua figura vuole rappresentare le donne indipendenti della nuova generazione, riflettendo un’immagine contemporanea e forte nonostante le radici medievali.
Mamoru Hosoda ha voluto che Scarlet incarnasse un modello femminile che combacia con i tempi moderni, dando voce a una principessa che non aspetta salvezza ma agisce con autonomia e determinazione. Il suo personaggio è un esempio di come i ruoli tradizionali possono essere rivisti, offrendo uno spunto nuovo sulla resilienza e il coraggio femminile.
Un messaggio pacifista e attuale nel cuore di un’animazione fantasy
“Scarlet” trasmette una forte denuncia delle tragedie legate alla guerra e alla sofferenza, specialmente quella che coinvolge i bambini. Il regista giapponese ha spiegato di voler narrare una storia che, pur parlando di violenza e conflitto, lasci una speranza concreta alle nuove generazioni. Da genitore, Hosoda ha sentito la necessità di comunicare ai più piccoli la possibilità di un futuro dove conforto e pace possano ancora esistere.
Il film si inserisce nel filone delle opere che affrontano il tema della guerra con un approccio pacifista e antimilitarista, invitando lo spettatore a riflettere sulle conseguenze umane delle tensioni armate. Attraverso la narrazione, vengono evidenziate le difficoltà del presente e le ferite aperte che ancora segnano il mondo. L’ambientazione nel regno post-mortem diventa così una metafora della realtà e un richiamo a non perdere la speranza.
Il messaggio scelto da Hosoda si rivolge soprattutto a un pubblico giovane, ma porta con sé un monito universale: la pace è un obiettivo ancora da conquistare e, nonostante il dolore, esistono possibilità di riscatto e cambiamento. La storia non si limita a una denuncia, ma si fa portavoce di una fiducia che non nasce dall’ingenuità, ma dal desiderio di un domani migliore.
Le tappe di presentazione e distribuzione del film scarlet
Il film di Mamoru Hosoda ha visto la sua prima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia 2025, dove è stato presentato fuori concorso e accolto come un’opera significativa nel panorama dell’animazione contemporanea. Dopo Venezia, “Scarlet” è stato proiettato anche in altre importanti città internazionali come Toronto e New York.
La distribuzione internazionale sarà curata da Sony Pictures Classics per gli Stati Uniti e da Sony Pictures Releasing nel resto del mondo. L’uscita nelle sale italiane è prevista per il 2026, dopo uno slittamento dalla data originaria fissata per dicembre 2025 in Nord America. Questo lasso temporale ha permesso di rifinire ulteriormente il prodotto e preparare un lancio più ampio.
Il film, grazie a questa rete di distribuzione, si prepara a entrare nel circuito globale del cinema d’animazione, puntando a raggiungere un pubblico interessato a storie con contenuti profondi e riflessivi, unite a una cura artistica tipica del regista. La presenza in festival cinematografici di rilievo anticipa l’attenzione suscitata dall’opera, che si propone come un lavoro distinto per temi e estetica.
“Scarlet si candida così a diventare un punto di riferimento per chi segue l’animazione come forma di racconto capace di coniugare fantasia, cultura e impegno civile.”
