Venezia celebra la Giornata Europea Della Cultura Ebraica con iniziative tra Ghetto e Cimitero Storico
Domenica 14 settembre Venezia ospita la 26ª edizione della Giornata europea della cultura ebraica, un appuntamento dedicato alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale della comunità ebraica locale. Con il tema scelto quest’anno, “Il popolo del libro”, l’evento offre l’opportunità di riscoprire spazi e memorie della città legate a questa tradizione millenaria.
Riapertura dell’antico cimitero ebraico al Lido, un viaggio nella storia dal 1386
Tra le iniziative di spicco della giornata c’è la riapertura straordinaria dell’antico cimitero ebraico del Lido di Venezia. Questo luogo fu istituito nel 1386, quando il doge Antonio Venier concesse un terreno alle famiglie ashkenazite residenti nella città. Il sito conserva molte lapidi risalenti ai secoli XVI e XVII, testimonianze preziose della presenza ebraica nel territorio veneziano nei secoli passati.
Negli ultimi tempi, questo cimitero ha subito un intervento di restauro, sostenuto sia dal settore pubblico che da privati, finalizzato a preservare le fragile iscrizioni e le strutture storiche. La giornata dedicata alla cultura ebraica offrirà visite guidate a partire dalle 9:30 con ritrovo in Riviera San Nicolò 22, sotto la conduzione del comandante Aldo Izzo. Queste visite permettono di scoprire non solo il valore storico, ma anche le tracce materiali e spirituali lasciate nel corso dei secoli.
Visite libere nelle scolé del Ghetto: un tuffo nella tradizione religiosa e culturale
Nel cuore del Ghetto di Venezia, due antiche sinagoghe aprono le porte al pubblico senza obbligo di prenotazione, dalle 10 alle 17. La Scola Levantina e la Scola Spagnola rappresentano testimonianze architettoniche e religiose fondamentali per comprendere la vita ebraica a Venezia. Questi spazi, con i loro dettagli originali e antiche decorazioni, raccontano la storia di una comunità che ha mantenuto le proprie tradizioni nonostante i vincoli storici e sociali che l’hanno accompagnata.
Visitare queste scolae permette di entrare nel mondo della preghiera, della cultura e delle celebrazioni che hanno segnato la quotidianità e i momenti solenni della comunità ebraica veneziana. L’apertura libera facilita l’accesso a chiunque voglia conoscere da vicino questo patrimonio storico e culturale.
Incontri e dialoghi in Sala Montefiore: il rapporto tra cultura ebraica e letteratura contemporanea
La giornata prosegue in Sala Montefiore, in Cannaregio 1189, con una serie di incontri culturali rivolti a un pubblico curioso di approfondire il significato del tema “Il popolo del libro”. Alle 10:30 si svolgeranno i saluti istituzionali, poi alle 11 il professor Giulio Busi dialogherà con il rav Alberto Sermoneta sul Talmud, testo fondamentale della tradizione ebraica che racchiude leggi, interpretazioni e racconti.
Nel pomeriggio, alle 15:30, lo scrittore Tono Galla presenterà il suo libro “L’Erede” , mentre alle 16:45 il traduttore Alon Altaras converserà con Andrea Molesini sulla raccolta “Un Pozzo di Latte in Centro Città” . Quest’ultima opera rende omaggio a Hezy Leskly, poeta ebraico contemporaneo di rilievo, esplorando con le parole una parte importante dell’eredità culturale e identitaria.
Questi momenti di dialogo raccolgono l’attenzione di chi vuole conoscere meglio la complessità della storia e della cultura ebraica, approfondendo le connessioni tra testi antichi e la letteratura attuale.
Questa giornata dedicata alla cultura ebraica a Venezia si sviluppa quindi in luoghi simbolici e attraverso eventi culturali, evidenziando l’importanza di conservare e raccontare questa parte della memoria cittadina. La città si fa così custode e testimone della presenza ebraica, mantenendo vivi contatti tra passato e presente.
