Benevento esclusa dagli incentivi per le auto elettriche a causa di una classificazione statistica contestata
Il Comune di Benevento si trova escluso dagli incentivi statali dedicati all’acquisto di veicoli elettrici, per via di un criterio statistico che definisce le “aree urbane funzionali” . Questo ha provocato una protesta pubblica da parte del sindaco Clemente Mastella, che ha denunciato l’ingiustizia e ha chiesto ufficialmente un intervento al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. La questione assume rilievo nel contesto del piano nazionale che destina 600 milioni di euro per favorire la mobilità elettrica e ridurre le emissioni inquinanti.
Esclusione di Benevento dagli incentivi governativi per auto elettriche: il nodo delle aree urbane funzionali
La causa dell’esclusione di Benevento si trova nel decreto attuativo del Governo italiano, che dal settembre 2025 ha messo a disposizione 600 milioni di euro per agevolare l’acquisto di auto elettriche. Il requisito principale per accedere agli incentivi è la residenza in un’area urbana funzionale, cioè un territorio formato da una città principale e dai comuni vicini connessi da flussi di pendolarismo significativi. Benevento, secondo le rilevazioni statistiche ufficiali, non rientra in questa classificazione. Di conseguenza, i suoi abitanti non possono beneficiare degli sgravi economici previsti.
Questo parametro ha generato una vera e propria anomalia, poiché altre città campane, come Avellino, risultano incluse nelle aree urbane funzionali. La mancata iscrizione di Benevento all’elenco del FUA appare quindi un elemento controverso e datato, che penalizza direttamente i residenti della provincia. Il sindaco Mastella ha sottolineato che questo “tecnicismo statistico” crea un isolamento rispetto alle opportunità offerte dalla mobilità sostenibile, frenando così il rinnovo del parco auto.
La definizione di area urbana funzionale si basa su dati di mobilità e interazione economica fra comuni, ma non sempre riflette con precisione le dinamiche di territori come Benevento, dove i flussi pendolari potrebbero essere sottostimati o cambiati nel tempo. Questa discrepanza ha creato una disparità netta rispetto ad altri capoluoghi con caratteristiche simili ma collocati in ambiti diversi.
La mobilità sostenibile tra incentivi e criticità nelle aree interne: il caso sannita
Il piano nazionale di incentivazione per veicoli elettrici punta a favorire il passaggio a mezzi a zero emissioni, abbattendo l’inquinamento atmosferico e migliorando la qualità della vita nelle città. L’accesso a fondi pubblici per l’acquisto di auto elettriche rappresenta un driver importante per la diffusione della mobilità sostenibile in tutta Italia.
Per territori come la provincia di Benevento, che affronta sfide legate all’inquinamento e alla scarsità di infrastrutture, la mancanza di sostegni economici soffoca la transizione verso soluzioni più verdi. L’esclusione dagli incentivi rallenta l’adozione di mezzi a basse emissioni, mentre zone vicine invece possono avvalersi di questo aiuto per svecchiare le flotte private e pubbliche.
Le aree interne spesso registrano minori investimenti e difficoltà di collegamento, per questo la presenza di incentivi diretti può compensare lacune strutturali e favorire un salto verso tecnologie più sostenibili. Senza questo supporto, si allunga il tempo per una reale trasformazione ecologica e si rischia di compromettere gli sforzi di riduzione delle emissioni a livello regionale e nazionale.
Il mancato riconoscimento di Benevento come FUA rischia quindi di alimentare un divario, lasciando la città e il suo hinterland indietro nello sviluppo di politiche per la mobilità pulita, fondamentali per la qualità dell’aria e la salute pubblica.
La posizione del sindaco Mastella e le ripercussioni politiche della esclusione da fondi europei
Il sindaco Clemente Mastella ha preso direttamente posizione contro questa esclusione, rendendo pubblico il problema con una lettera inviata al Ministro Gilberto Pichetto Fratin, responsabile del dicastero Ambiente e Sicurezza energetica. Mastella ha denunciato la “penalizzazione anomala” che colpisce Benevento, definendo la situazione “inaccettabile” e chiedendo una revisione della classificazione che escluderebbe ingiustamente la città da finanziamenti di natura europea.
Mastella si fa portavoce delle segnalazioni dei cittadini che si trovano esclusi da una misura fondamentale per il rinnovo del parco auto e per il sostegno alla mobilità alternativa. La sua azione politica si inserisce in un più ampio quadro di difesa delle necessità delle aree interne, temi che il primo cittadino segue con attenzione e che ieri ha rilanciato anche con proposte sul futuro amministrativo del Sannio.
L’esclusione dagli incentivi alimenta infatti un senso di isolamento territoriale e limita la possibilità di allineare Benevento alle strategie nazionali ed europee contro i cambiamenti climatici e per la sostenibilità energetica. La battaglia di Mastella mira a ricomporre questa disparità e a coinvolgere più direttamente le istituzioni centrali e comunitarie nel sostegno al capoluogo sannita.
L’interrogazione ufficiale sollecita correzioni immediate e un riconoscimento degli effetti negativi del criterio statistico adottato. Con questo gesto si apre uno scontro politico e tecnico sulla rappresentazione dei territori interni nel piano nazionale, che resta cruciale per assicurare un’equa ripartizione delle risorse e non lasciare indietro realtà come Benevento.
L’esclusione di Benevento dagli incentivi per le auto elettriche mette in luce limiti tecnici e disparità territoriali che pesano sull’adozione della mobilità sostenibile. Il confronto tra amministrazione locale e Governo promette di tenere alta l’attenzione su un tema che riguarda la qualità dell’ambiente e le possibilità di sviluppo futuro della provincia sannita.
