Gli italiani amano gli animali domestici, ma quando il comportamento di questi è aggressivo, la convivenza può dare origine a conflitti.
Il rapporto Eurispes e l’ultimo fatto di cronaca
Secondo il rapporto Eurispes Italia 2024, circa il 37,7% delle famiglie italiane possiede almeno un animale domestico e più del 40% degli italiani possiede un cane o un gatto. Tuttavia, i cani spesso causano problemi con i vicini perché abbaiano, annusano, temono gli incontri ravvicinati e i loro padroni non raccolgono i loro escrementi. Anche i cani aggressivi e i danni alle aree comuni possono peggiorare la situazione.
Il proprietario di un cane è stato recentemente condannato per stalking per non aver monitorato il comportamento del suo animale domestico. La Lombardia sta pertanto attualmente valutando una legislazione che introdurrebbe licenze per i proprietari di cani potenzialmente pericolosi. Anche se lo stalking condominiale non è esplicitamente menzionato nel codice penale, la giurisprudenza lo riconosce come atto persecutorio. In questo senso, un famoso incidente coinvolse un professore fiorentino le cui azioni terrorizzarono i suoi vicini e li costrinsero a trasferirsi, in quanto i suoi tre cani labrador circolavano da soli nel giardino della sua abitazione, disturbando costantemente, sia di giorno che di notte, il vicinato con il loro abbaiare.
La sentenza e il disegno di legge
Il tribunale ha ritenuto il proprietario penalmente responsabile del disturbo mentale causato a causa di una condotta negligente. La sentenza prevede pene detentive e risarcimento, creando un precedente per lo stalking condominiale. Esempi di stalking in un condominio includono molestie e minacce fisiche, ma anche azioni imprudenti da parte del proprietario possono essere considerate stalking.
Il disegno di legge elaborato in Lombardia prevede l’introduzione di una patente, comprensiva di corso obbligatorio, per i proprietari di razze di cani potenzialmente pericolose. Milano ha già introdotto le licenze obbligatorie dal 2020, con sanzioni imposte a chi non le rispetta. La nuova proposta lombarda mira quindi a incorporare pratiche di valutazione per prevenire gli attacchi.