Carabinieri fermano imbarcazione con opera di Laika e Anna Foglietta a Venezia in segno di solidarietà palestinese
La mattina del 2 maggio 2025, al Lido di Venezia, i carabinieri hanno fermato una lancia con a bordo la street artist Laika e l’attrice Anna Foglietta. A bordo era presente la nuova opera di Laika, intitolata “We Are Coming”, realizzata in sostegno alla Global Sumud Flotilla, la spedizione internazionale diretta a Gaza per sfidare il blocco israeliano. Uno dei giovani a bordo mostrava una bandiera palestinese. Le forze dell’ordine hanno fatto scendere tutti e hanno sequestrato sia l’opera che la bandiera, suscitando reazioni nel mondo politico e culturale.
L’intervento dei carabinieri e il sequestro dell’opera al Lido Di Venezia
Poco prima dell’approdo all’Excelsior, al Lido, la piccola imbarcazione con Laika e Anna Foglietta è stata fermata dai carabinieri. Oltre all’opera “We Are Coming”, destinata al pubblico veneziano in occasione della Mostra del Cinema, un giovane mostrava una bandiera palestinese. L’intervento delle forze dell’ordine ha interrotto la navigazione e imposto lo sbarco immediato di tutti i presenti. Gli agenti hanno quindi sequestrato sia il dipinto che il vessillo, impedendone l’esposizione pubblica.
L’episodio ha aperto un dibattito sull’uso dell’arte come mezzo di protesta, soprattutto in un contesto delicato come quello del conflitto israelo-palestinese. Il gesto dei carabinieri ha ricevuto critiche da parte di attivisti e operatori culturali, che hanno parlato di censura.
La nuova opera di Laika come simbolo di resistenza palestinese
L’opera “We Are Coming” si inserisce in un percorso artistico di Laika incentrato su temi sociali e politici. La street artist ha già collaborato con la Global Sumud Flotilla, portando la sua arte sulle navi in partenza da Barcellona verso Gaza. In quell’occasione aveva dipinto una donna palestinese con il dito puntato verso la rotta da seguire, circondata dai colori della bandiera palestinese.
A Venezia, “We Are Coming” riprende lo stesso soggetto: la figura femminile rappresenta decisione e forza, un richiamo a non ignorare le richieste della popolazione oppressa. L’uso dei colori e delle forme rende l’opera immediatamente riconoscibile e carica di significato. Laika ha definito il suo lavoro come una forma di attivismo non violento, capace di attirare attenzione e sostegno alla causa palestinese senza ricorrere a gesti aggressivi.
Le opere di Laika contribuiscono a una narrazione alternativa rispetto a quella prevalente nei media tradizionali. “We Are Coming” vuole essere un messaggio di solidarietà e un invito a riflettere sulle responsabilità di chi osserva o resta in silenzio.
Anna Foglietta e l’impegno civile a sostegno della Flotilla
Anna Foglietta ha accompagnato Laika in questa iniziativa, assumendo un ruolo pubblico di sostegno alla Flotilla. L’attrice italiana ha sottolineato il valore dell’arte come azione pacifica contro le ingiustizie. Durante il fermo al Lido, Foglietta era presente con la bandiera palestinese ben visibile, a indicare il suo sostegno alle popolazioni colpite dal blocco.
La sua partecipazione riflette un crescente coinvolgimento di personalità dello spettacolo italiano in temi di diritti umani e giustizia sociale. Con questa azione, Foglietta ha ribadito che l’indifferenza equivale a complicità e che prendere posizione resta importante in un contesto sempre più polarizzato. La sua presenza ha dato maggiore visibilità all’evento, attirando l’attenzione della stampa nazionale e internazionale.
Le reazioni dei centri sociali e le tensioni nel Porto Di Venezia
Dopo il fermo dell’imbarcazione e il sequestro dell’opera, i Centri Sociali del Nord Est hanno annunciato una mobilitazione. Hanno dichiarato che, se la Flotilla diretta a Gaza dovesse essere bloccata, bloccheranno il porto di Venezia. La vicenda mostra come la solidarietà palestinese abbia attivato una rete di proteste e iniziative politiche sul territorio.
Il porto di Venezia, punto strategico per traffici commerciali e manifestazioni pubbliche, potrebbe diventare teatro di scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. L’allarme evidenzia le tensioni tra chi sostiene le iniziative pacifiche della Flotilla e chi ne ostacola la realizzazione. L’azione di Laika e Foglietta, insieme alla risposta delle autorità, fa parte di un confronto più ampio che coinvolge attivisti e forze di sicurezza.
La situazione resta in evoluzione, con possibili sviluppi nei giorni successivi al fermo. La comunità artistica e politica segue con attenzione la vicenda, pronta a reagire alle prossime mosse delle autorità e alle manifestazioni che potrebbero seguire.
