Cybersicurezza: debutta al Parlamento europeo il Centro Studi della Cyber Security Foundation

di Emiliano Belmonte

Un nuovo modello europeo di sicurezza digitale sostenibile

La cybersicurezza europea entra in una nuova fase strategica con il debutto al Parlamento europeo del Centro Studi Cyber Sustainability & Resilience, promosso dalla Cyber Security Foundation, la prima fondazione non profit in Italia dedicata al settore cibernetico. Il Centro nasce con l’obiettivo di costruire un approccio innovativo e sostenibile alla sicurezza informatica, integrando protezione dei dati, efficienza energetica e innovazione responsabile.

Attraverso attività di ricerca avanzata, sperimentazione e formazione, il Centro sviluppa modelli, indicatori e policy capaci di rispondere alle esigenze emergenti della società digitale. Il focus è creare un ecosistema europeo più consapevole, resiliente e pronto ad affrontare le sfide di un panorama di minacce in continua evoluzione.

La presentazione al Parlamento europeo

Un confronto istituzionale ad alto livello

Dopo la presentazione alla Camera dei deputati, il Centro Studi è stato protagonista di un evento ufficiale a Bruxelles, su iniziativa dell’onorevole Francesco Torselli (Ecr Group). L’incontro ha rappresentato un momento chiave per favorire il dialogo tra istituzioni europee, esperti e stakeholder strategici del settore.

All’evento hanno preso parte figure di rilievo come l’ambasciatore Marco Canaparo, rappresentante permanente aggiunto d’Italia presso l’Ue, e l’onorevole Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento europeo. Il tavolo di lavoro ha visto inoltre la partecipazione di Marco Gabriele Proietti, fondatore e presidente della Cyber Security Foundation, Angelo Tofalo, direttore del CTS, Massimo Ravenna, direttore del Centro Studi, Christian D’Cunha della Commissione europea e Fabio Battelli di Deloitte Italia.

Il confronto ha puntato alla definizione di una visione comune della cybersicurezza europea, orientata a coniugare progresso tecnologico, responsabilità sociale e resilienza sistemica.

Verso una nuova agenda digitale per l’Europa

Il Centro Studi ha portato all’attenzione delle istituzioni la necessità di una nuova agenda digitale basata su sicurezza, sostenibilità, formazione e innovazione. Secondo Torselli, la dipendenza dell’Europa da data center non europei, dove è conservato oltre il 90% dei dati, rappresenta un rischio concreto per la sovranità digitale. Serve quindi un investimento strategico sulla cybersicurezza, che non può più essere considerata un semplice costo ma una risorsa essenziale.

Anche Sberna ha sottolineato come il fattore umano resti l’anello debole della sicurezza informatica. Le istituzioni europee stesse sono costantemente sotto attacco e la protezione dei dati richiede un approccio integrato, cooperativo e multidisciplinare. Il Centro Studi, in questo contesto, si configura come un tassello prezioso dell’architettura cibernetica nazionale ed europea.

Cybersicurezza, sostenibilità e resilienza: un nuovo paradigma

La necessità di una governance digitale condivisa

Per Canaparo, l’Unione europea deve compiere un salto di qualità, rafforzando le collaborazioni con partner affidabili e condividendo standard capaci di guidare la trasformazione digitale nei prossimi decenni. La Cyber Security Foundation svolge un ruolo di ponte tra istituzioni, settore privato, università e società civile, contribuendo alla creazione di una strategia comune per la protezione dei dati e delle infrastrutture.

La visione del Centro Studi: resilienza sostenibile

Proietti ha evidenziato come sia ormai indispensabile integrare sicurezza, sostenibilità e resilienza in modo strutturale. La cybersicurezza diventa così un valore sociale e ambientale, una leva competitiva e un elemento centrale per garantire la continuità dei servizi essenziali. Con il concetto di “resilienza sostenibile”, il Centro propone un nuovo linguaggio basato su metriche comuni, green-by-design ed efficienza energetica delle infrastrutture digitali.

Ogni decisione di sicurezza, secondo Proietti, deve incorporare il ciclo di vita del dato, la trasparenza delle filiere e una progettazione orientata alla sostenibilità. L’Europa è chiamata a unire ciò che protegge e ciò che ispira, costruendo un modello di sicurezza digitale capace di supportare davvero il futuro del continente.

Il debutto del Centro Studi Cyber Sustainability & Resilience al Parlamento europeo rappresenta un passo decisivo verso una nuova cultura della cybersicurezza in Europa. Un approccio integrato, sostenibile e orientato alla resilienza è oggi essenziale per affrontare minacce sempre più sofisticate e preservare la sovranità digitale del continente. Il lavoro della Cyber Security Foundation apre la strada a un futuro in cui la sicurezza informatica non è solo difesa, ma anche innovazione, responsabilità sociale e visione strategica.