È morto Roberto posse, attore e regista torinese con quarant’anni di carriera tra teatro e cinema

di Roberta Ludovico

Addio a Roberto Posse, icona del teatro e cinema torinese. - Ilvaporetto.com

Roberto Posse, attore nato a Torino e noto per la sua lunga carriera nel teatro e nel cinema italiani, si è spento nella notte tra il 27 e 28 agosto 2025 a Roma. Aveva 77 anni. La sua scomparsa è avvenuta a causa di un improvviso malore. Laureato in Architettura e formato all’Accademia del Teatro Stabile, Posse ha attraversato decenni di attività artistica lavorando con numerosi registi di rilievo e lasciando un segno importante nelle diverse arti in cui si è dedicato.

La formazione di Roberto posse e i primi passi nel mondo dello spettacolo

Roberto Posse è nato a Torino e ha conseguito la laurea in Architettura prima di dedicarsi completamente alla scena. Si è diplomato all’Accademia del Teatro Stabile, una delle scuole più rispettate per la formazione teatrale in Italia. Questa doppia formazione ha influito molto sul suo percorso professionale, permettendogli di unire la precisione di una disciplina rigorosa come l’architettura con il senso artistico e interpretativo del teatro.

Nel corso degli anni ha recitato sotto la guida di registi noti soprattutto nel teatro italiano, come Aldo Trionfo, Renato Giordano, Barbara Nativi, Jean Baptiste Sastre e Carlo Alighiero. Questi incontri hanno reso la sua presenza sul palco più ricca, sviluppando una versatilità rara. Ha sempre mantenuto un forte legame con la sua città natale, ma ha anche costruito una carriera che lo ha portato a Roma e in molte altre città italiane, spesso lavorando in produzioni di livello nazionale.

Il contributo artistico di posse nel teatro e nella regia

La carriera di Posse nel teatro è costellata di titoli importanti. Ha preso parte a spettacoli come “Il lupo della steppa”, “Venice California” e “Blasted”, fino ad arrivare a testi rilevanti come “Chi ha paura di Virginia Woolf?” e “La strana coppia”. Questa varietà di ruoli mostra il suo impegno nell’esplorare diversi generi e autori, dai classici ai contemporanei.

Nel 2012 ha attraversato una nuova fase facendo il suo debutto come regista con “Sogni…in una notte d’estate” . Questo passaggio da attore a regista testimonia la sua volontà di approfondire la scena teatrale anche da un altro punto di vista, dirigendo attori e scegliendo come strutturare lo spettacolo. La sua esperienza come interprete gli ha sicuramente fornito una sensibilità particolare in questo nuovo ruolo.

La direzione dei lavori teatrali e la figura di attore di Posse sono stati spesso apprezzati per la capacità di entrare in sintonia con il testo e con il pubblico, mantenendo una profondità nei dettagli e una forza narrativa in scena. La sua attività teatrale si è sviluppata in parallelo con altri interessi, senza mai perdere di vista l’importanza di un approccio rigoroso alla recitazione e alla messa in scena.

L’attività nel cinema e nella televisione italiana di Roberto posse

Oltre al teatro, Roberto Posse ha lavorato a lungo nel cinema e nella televisione. Le sue esperienze sul grande schermo includono collaborazioni con registi del calibro di Mauro Bolognini, Alberto Bevilacqua, Vincenzo Salemme e Maurizio Ponzi. Ha partecipato a film come “L’anno del terrore” di John Frankenheimer e “Albergo Roma” di Bolognini, poi in pellicole più recenti come “Ho visto le stelle” di Salemme.

La televisione ha rappresentato un’altra importante occasione per Posse di mostrare il suo talento. Ha recitato in serie molto seguite come “Il bello delle donne”, “Incantesimo”, “Regina”, “Mamma per caso” e “Un bambino di nome Gesù”. Questi programmi hanno raggiunto un vasto pubblico e contribuito a consolidare la sua presenza tra gli attori noti sia nel piccolo che nel grande schermo.

Le sue interpretazioni erano spesso caratterizzate da una presenza sobria ma intensa e da un ritmo interpretativo preciso, riuscendo a misurare bene ogni ruolo, dal più piccolo al più centrale. In televisione, la sua esperienza teatrale ha aiutato a mantenere un livello alto nelle produzioni di fiction, contribuendo alla qualità degli sceneggiati italiani.

L’altro volto di Roberto posse: architetto e designer a livello internazionale

Parallelamente all’attività artistica, Posse ha mantenuto viva la sua passione per l’architettura e il design. Per oltre quarant’anni ha lavorato in questo campo con il suo amico Giovanni Minardi nel “De Studio Atelier”, una realtà che ha avuto riconoscimenti a livello internazionale. Questo studio ha prodotto progetti di arredamento e design che integravano competenze tecniche e sensibilità estetica, richiamando anche alle scene dove Posse si muoveva come attore.

L’esperienza in architettura ha probabilmente influenzato la sua capacità di gestire lo spazio scenico e di comprendere la relazione tra ambiente e interpretazione teatrale o cinematografica. La sua collaborazione con Minardi ha mostrato un approccio interdisciplinare, dove arte, design e architettura si fondono dando risultati concreti e apprezzati nel mondo del design.

Questa doppia attività ha fatto di Roberto Posse un artista e professionista con una visione ampia, capace di spaziare tra diverse forme di espressione, senza limitarsi a una sola dimensione. La sua carriera rimane un esempio di come più passioni e competenze possano convivere, arricchendosi a vicenda.

Dettagli sulla scomparsa e le esequie a Roma

Roberto Posse è morto a Roma, dove risiedeva da tempo, la notte tra il 27 e il 28 agosto 2025, precisamente a mezzanotte. Il decesso è avvenuto a causa di un malore improvviso, che nessuno si aspettava, vista la sua presenza attiva nel mondo dello spettacolo fino a poco tempo prima.

I funerali si terranno martedì 2 settembre alle 15 presso la Chiesa di Santa Lucia in Circonvallazione Clodia a Roma. La cerimonia sarà l’occasione per dare l’ultimo saluto a un artista che ha toccato numerosi aspetti della cultura italiana, dai palcoscenici alle scene, fino ad arrivare al design e all’architettura.

Il ricordo di Roberto Posse rimane saldo nel mondo teatrale e cinematografico, ma anche in quello delle arti visive applicate, dove ha lasciato un segno concreto e duraturo. La sua vita ha raccontato molte storie, dentro e fuori dal palco.