Francesco Baldini, ex giocatore di squadre illustri come Napoli, Genoa e Juventus, ha recentemente rilasciato un’intervista sul canale YouTube di Napolità. Durante l’intervista condotta da Sasà Pengue, il campione ha ripercorso le sue esperienze, con un particolare focus sui legami emotivi che ha costruito con la città partenopea e la sua evoluzione nel mondo del calcio.
Il legame profondo con Napoli
Francesco Baldini ha indossato la maglia del Napoli per sei stagioni, un periodo che il calciatore definisce cruciale nella sua carriera. La sua esperienza nella città partenopea ha lasciato un’impronta indelebile. “Ho fatto 6 stagioni a Napoli, sono stato poi a Reggio Calabria e il destino ha voluto che ci giocassimo la Serie A proprio con Napoli, che fa parte della mia vita, dove ho lasciato un pezzo di cuore,” ha spiegato Baldini. Questo forte legame rispecchia la connessione emotiva che molti calciatori instaurano con le città in cui giocano. Tornato a Napoli in un momento difficile per la squadra, Baldini ha rivelato come il club fosse a un passo dal fallimento: “Quando sono tornato, il Napoli si avviava al fallimento, un periodo davvero triste.”
Nonostante la proposta di altri club, Baldini afferma di aver scelto solamente il Genoa o il Torino per lasciare Napoli. “Dissi al mio procuratore Fedele che avrei cambiato Napoli solo con Genoa o Torino, con nessun’altra,” ha dichiarato, evidenziando l’importanza della sua storia con il club. Il suo orgoglio è amplificato dal fatto di aver indossato la fascia da capitano sia a Napoli sia al Genoa, luoghi che considera incredibili per la loro atmosfera e attaccamento alla maglia.
La scelta di non tornare allo Stadio Maradona
Baldini ha affrontato anche un argomento molto personale e significativo: dopo il suo ultimo match allo stadio San Paolo, ha smesso di tornarci. “Dopo l’ultima partita che ho giocato al San Paolo, non sono più entrato al Maradona. Quando sono andato via, dopo la settima stagione, qualcosa in me si è rotto,” ha raccontato. Il suo amore per il Napoli è stato così intenso che il periodo successivo alla sua uscita è stato caratterizzato da grande tristezza. “Per me il calcio era Napoli, è il Napoli, ma era un Napoli disastrato,” ha continuato Baldini, mettendo in evidenza il peso e la responsabilità di indossare la fascia di capitano in tempi di difficoltà. L’intervista svela il lato umano del calciatore, trattando emozioni personali e il rapporto complicato con il club dopo aver vissuto momenti memorabili.
Il Napoli di Antonio Conte
Con un passato di grande rispetto nel mondo del calcio, Baldini ha parlato del lavoro che Antonio Conte sta realizzando con la squadra. Descrivendo il successo del Napoli, il calciatore ha affermato che il grande lavoro svolto dall’allenatore è evidente. “Antonio Conte sta facendo qualcosa di importante a Napoli,” ha dichiarato Baldini, riferendosi ai risultati raggiunti dalla squadra nella stagione passata. “Se vediamo dov’è arrivata la squadra lo scorso anno e in quanto tempo l’ha portata dove merita di essere, viene fuori il grande lavoro di un grande allenatore.”
L’ex giocatore ha accennato alle critiche iniziali rivolte a Conte, notando come ci fossero già voci di esonero dopo una sconfitta contro il Verona. “Caratterialmente, tecnicamente, tatticamente è un top e il Napoli meritava un allenatore top,” ha aggiunto. Questa affermazione sottolinea la fiducia che Baldini ripone nella capacità di Conte di adattarsi ai suoi giocatori e tirare il massimo dalle loro potenzialità.
I ricordi di Antonio Conte come compagno di squadra
Francesco Baldini ha anche condiviso ricordi di quando giocava insieme a Antonio Conte alla Juventus. “Io ero un ragazzino, la Juventus aveva lui, Baggio, Julio Cesar, Vialli e io e Del Piero che eravamo più piccoli, venivamo spalleggiati tra le camere e dovevamo stare alle loro decisioni,” ha raccontato. Questa piccola finestra sul passato mostra il contesto in cui entrambi i calciatori si sono formati e cresciuti. Baldini ha descritto Conte come “una macchina da guerra”. In campo, Conte era un giocatore instancabile, sempre pronto a correre per la squadra, caratteristiche che ora applica anche nella sua carriera da allenatore. Le parole di Baldini su Conte ci offrono uno spaccato di come il calcio è un viaggio emozionale che segna le vite di chi decide di intraprenderlo.