Pep Guardiola, allenatore del Manchester City, ha recentemente smentito rumors che lo volevano in partenza dal club britannico o come possibile successore sulla panchina della Nazionale Inglese. Durante un’intervista con Fabio Fazio nel programma “Che tempo che fa” su La Nove, Guardiola ha preso la parola per rassicurare i fan e i media sulla sua attuale situazione, affermando: “Lasciare il City? Non è vero. Devo riflettere. Nuovo allenatore dell’Inghilterra? Neanche questo è vero. Se avessi deciso lo direi. Neanche io lo so”.
Il legame con il Manchester City
Guardiola ha ribadito il suo impegno nei confronti del Manchester City, un club che ha guidato a livelli di successo senza precedenti. La sua affermazione al riguardo delle voci di un possibile addio mette in risalto non solo la sua dedizione, ma anche lo stato d’animo di un tecnico che, nonostante speculazioni e pressioni esterne, desidera concentrarsi sulla stagione in corso e sulle sfide da affrontare con la sua squadra. La Champions League, di cui il suo City è stato un protagonista negli ultimi anni, rappresenta solo una delle competizioni cruciali che Guardiola spera di conquistare ancora.
Un punto di particolare interesse emerso durante l’intervista è stato il nuovo formato della Champions League. Guardiola ha ampiamente discusso l’iniziativa, esprimendo incertezza: “Non l’ho capita neanch’io. Vedremo come è andata a fine stagione.” Questa affermazione mette in evidenza le sfide e le curiosità che i cambiamenti nel formato del torneo possono portare, tanto per le squadre quanto per i tifosi.
Riflessioni su Johan Cruijff
Durante il colloquio, Guardiola non si è limitato a parlare del suo presente, ma ha anche reso omaggio alla figura di Johan Cruijff, influente sia come calciatore che come allenatore. L’allenatore catalano ha evidenziato l’importanza che Cruijff ha avuto nella sua carriera calcistica e professionale: “Non mi immagino il mio percorso nel calcio senza la figura di Cruijff. Mi ha insegnato tanto a livello tattico, ma soprattutto l’intuizione che anche se qualcosa va male significa che deve venirne una buona.” Queste parole offrono uno sguardo sul mondo di Guardiola e su come le filosofie e le esperienze del passato continuano a plasmare il suo approccio attuale.
Guardiola ha avuto il privilegio di lavorare con Cruijff nel FC Barcellona, un’esperienza che ha ricoperto un ruolo cruciale nello sviluppo del suo stile di gioco unico e della sua visione strategica. La filosofia del possesso palla e la ricerca della bellezza nel gioco che caratterizzano l’allenatore attuale sono in parte ereditate dall’approccio innovativo di Cruijff.
Ricordi di Carlo Mazzone e Roberto Baggio
Guardiola ha ricordato anche l’influenza di Carlo Mazzone, il suo allenatore durante il periodo al Brescia in Serie A. Parlando di Mazzone, Guardiola ha raccontato un aneddoto significativo: “Ero in tribuna allo stadio e, quando l’ho visto andare a protestare sotto la curva dell’Atalanta, ho detto: ‘Questo è il mio allenatore’.” Questo legame, cementato da momenti complici e di grande intensità emotiva, rimane per Guardiola un ricordo prezioso della sua esperienza italiana.
In riferimento a Roberto Baggio, Guardiola ha espresso il suo rispetto per una figura iconica del calcio italiano. Ricordando il “Divin Codino”, ha sottolineato il talento straordinario di Baggio, anche quando era in difficoltà fisica, affermando: “Posso immaginare quando era all’apice. Era una persona solare. Non era solo un grande calciatore, è una bella persona.” La presenza di Baggio nei ricordi di Guardiola aggiunge un tocco interessante al racconto di un’epoca calcistica che ha segnato profondamente il suo percorso.
Un aneddoto finale con Roberto Baggio
In un momento a sorpresa, Roberto Baggio si è collegato video per condividere una curiosità legata al suo cane. L’aneddoto, che ha suscitato sorrisi tra il pubblico, parlava dell’apprensione di Carlo Mazzone nei confronti degli animali: “Lo portai al campo ma non sapevo che Mazzone aveva paura dei cani.” Un episodio che dimostra non solo il lato umano di queste celebri figure del calcio, ma anche la capacità di condividere ricordi che uniscono sport e vita personale.
La chiacchierata tra Guardiola e Fazio ha offerto uno sguardo profondo non solo sulla carriera dell’allenatore spagnolo, ma anche sul suo amore per il calcio e l’importanza delle relazioni che ha costruito nel corso degli anni, evidenziando il potere degli sportivi di ispirare e intrattenere attraverso le loro esperienze condivise.