Insigne in attesa alla Lazio nonostante il mercato chiuda a settembre: scenari e ostacoli per il possibile ingaggio
Lorenzo Insigne resta fermo sulla possibilità di un approdo alla Lazio, nonostante il mercato si chiuda lunedì 2 settembre e le difficoltà a tesserarlo. L’ex capitano del Napoli, svincolato dopo l’addio al Toronto FC, continua a sperare in un’occasione per lavorare con Maurizio Sarri, suo allenatore ai tempi partenopei. La società biancoceleste però è ancora bloccata da rigide limitazioni finanziarie che complicano qualsiasi operazione in entrata. A pochi giorni dalla fine del calciomercato estivo, la situazione resta in sospeso e piena di incognite.
La paziente attesa di Insigne tra speranze e limiti della Lazio
L’attesa di Lorenzo Insigne per vestire la maglia della Lazio si sta protraendo ormai dalla scorsa estate. Fin da giugno l’attaccante ha nutrito la speranza di ricongiungersi con Maurizio Sarri, tecnico che in passato lo valorizzò molto durante la sua esperienza al Napoli. Nonostante più di due mesi siano trascorsi, il calciatore non ha ancora deciso di accettare altre proposte o di chiudere la porta definitivamente a un trasferimento in biancoceleste.
Il mercato chiuderà lunedì 2 settembre ma Insigne non sembra voler rinunciare subito a questa chance. Da svincolato avrebbe la possibilità di trovare squadra anche dopo, ma per ora ha messo in stand-by le altre offerte. Fra queste, ci sono club italiani ed esteri che si sono fatti avanti, ma il richiamo del rapporto con Sarri e la Lazio resta il fattore principale. Il manager dell’attaccante ha avuto nel frattempo un contatto diretto con Claudio Lotito, presidente della Lazio, e nelle prossime ore si attendono sviluppi.
Tuttavia, tra dichiarazioni della società e analisi del mercato in casa Lazio, emerge chiaramente uno scenario molto complicato. Il direttore sportivo biancoceleste, Igli Tare, e il ds Igli Fabiani, nel corso dell’estate hanno più volte ribadito che la priorità resta il ringiovanimento della rosa. C’è stata una preferenza per giocatori più giovani, mentre l’ingaggio di uomini trentenni come Insigne appare più difficile, soprattutto in considerazione delle limitazioni richieste. Nel caso dell’ex Napoli, che ha 34 anni, la concorrenza interna è alta e la società sembra orientata a puntare soprattutto su figure d’esperienza già presenti, come Pedro, 38 anni e punto fermo nello spogliatoio.
Il blocco di mercato della Lazio e i vincoli finanziari che frenano le operazioni
La Lazio è alle prese con un blocco imposto sul mercato, che impedisce l’acquisto di nuovi calciatori fino a gennaio, a meno di vendite che bilancino le entrate. Questo vincolo è legato a un indicatore che monitora i costi di gestione, e la società deve migliorare i conti per poter operare liberamente. Claudio Lotito, il presidente, lavora a soluzioni per abbattere i costi e aumentare i ricavi entro la fine di settembre, ma non ci sono certezze.
Ad oggi il club biancoceleste può chiudere operazioni solo se vendesse giocatori a titoli equivalenti. In questa situazione l’inserimento di Insigne si complica, perché nel reparto offensivo a sinistra la titolarità è già di Zaccagni, e Pedro rimane intoccabile per il valore che rappresenta dentro e fuori dal campo. Per far posto all’ex Napoli sarebbe necessario cedere qualche elemento o liberare giocatori in esubero.
Al momento nella rosa ci sono almeno due giocatori con cui la società vorrebbe trovare una soluzione: Gigot e uno tra Basic e Patric. Questi profili sono in lista di possibili tagli, ma senza un accordo o una partenza certa si blocca tutto. Basic ha richieste dall’Empoli, ma per un prestito la Lazio dovrebbe coprire una parte significativa dello stipendio, pari a circa 1,6 milioni. La gestione dei contratti pesanti pesa quindi anche nella pianificazione di entrate e uscite.
Il 1 settembre sarà una data cruciale per la Lazio, per la chiusura della sessione estiva. Saranno definiti gli elenchi per il campionato fino a gennaio e il club dovrà fare scelte obbligate. Ad esempio Isaksen è stato escluso per indisponibilità, così come Gigot non prenderà parte alla trasferta a Siviglia. Il francese spera di partire entro la chiusura del mercato, ma il rischio di ulteriori problemi finanziari resta presente.
Il ruolo di Sarri e le aspettative su Insigne nel nuovo contesto laziale
Maurizio Sarri ha ripreso il timone della Lazio con l’obiettivo di costruire una squadra competitiva, basando il proprio gioco su schemi ben definiti e giocatori capaci di interpretare il pressing e il possesso palla. Insigne ha mostrato in passato qualità che il tecnico apprezza molto, e proprio per questo il rapporto fra i due sembra il motore principale della volontà del calciatore di attendere un possibile ingaggio biancoceleste.
Nella stagione precedente con Sarri al Napoli, Insigne fu protagonista di una fase offensiva importante, grazie a movimenti tattici studiati e la possibilità di agire da attaccante esterno o trequartista. Alla Lazio però lo spazio sembra limitato. Pedro, uomo spogliatoio esperto e riferimento tattico a sinistra, è già confermato fino a 38 anni, mentre Zaccagni riveste un ruolo ormai definitivo nel settore avanzato. Questi fattori riducono le possibilità per un inserimento immediato o da titolare di Insigne.
Nonostante ciò, Sarri potrebbe valutare altri usi o cambi di formazione se la società riuscisse a sbloccare le risorse. Tutto dipende da più variabili: se Insigne resterà disponibile, se il club riuscirà nelle operazioni di mercato, e soprattutto se il presidente Lotito deciderà di accelerare sull’acquisto di svincolati nonostante i vincoli. I tanti “se” tengono la trattativa in sospeso fino agli ultimi minuti della stagione estiva.
Da Torino a Roma l’attaccante ha conservato la sua volontà di recuperare un posto da protagonista nel calcio italiano, rifiutando nel frattempo offerte che potrebbero non offrirgli la medesima garanzia tecnica o tattica. Lo scenario però è complesso e il mercato si avvia a una chiusura ricca di dubbi e incertezze. Il destino di Insigne nelle prossime ore resterà tra una firma di compromesso o la prosecuzione di questa lunga attesa condizionata dalle strette regole di bilancio della Lazio.
