Il documentario “One to One: John & Yoko“, diretto da Kevin MacDonald e Sam Rice-Edwards, offre uno spaccato della vita di John Lennon e Yoko Ono durante gli anni ’70 a New York. In anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia, il film analizza il contesto storico e culturale in cui si muoveva la coppia, svelando momenti di vita quotidiana e di intensi impegni politici.
Il contesto storico degli anni ’70
New York: un crocevia di cultura e attivismo
Negli anni ’70, New York rappresentava un epicentro di radicalismo culturale e politico. La guerra del Vietnam infiammava gli animi dei giovani che si riunivano nei cortei per chiedere la pace, e il contesto politico era dominato da figure controversi come il presidente Nixon, che, nonostante le proteste, veniva rieletto. In questo clima di tensione, John Lennon e Yoko Ono non si limitarono a vivere come celebrità, ma si attivarono fortemente in cause sociali.
Il documentario riporta alla luce eventi cruciali, come le manifestazioni contro la guerra, dove frasi e slogan come “stop the war” risuonano ancora oggi con una drammatica attualità. La coppia, facilmente riconoscibile nella scena pubblica, affiancava agli impegni musicali la partecipazione a eventi politici, insinuandosi nella vita comunitaria e cercando di dare voce a chi non ne aveva.
Un amore che genera rivoluzione
Dall’Inghilterra a New York: un nuovo inizio
Il rapporto fra John Lennon e Yoko Ono aveva già suscitato polemiche e attenzioni ai tempi dei Beatles. Tuttavia, tra il 1971 e il 1972, la coppia visse un periodo di intensa creatività e riflessione personale a New York. Trasferitisi a Soho e Greenwich Village, Lennon e Ono dedicarono gran parte del loro tempo alla musica, ma anche all’attivismo politico.
Durante queste giornate di “peace and love“, i due crearono opere che riflettevano la loro visione del mondo e le ingiustizie sociali. È in questo periodo che realizzarono “Some Time in New York City“, un album controverso, e si dedicarono alla produzione di un concerto di beneficenza per la Willowbrook State School, noto per le condizioni disumane che i bambini con disabilità intellettive vi subivano. Questo concerto non fu solo un evento musicale, ma un atto simbolico di denuncia e sensibilizzazione.
L’evento che ha segnato la storia della musica
Il concerto al Madison Square Garden
Un momento clou della carriera solista di John Lennon avvenne il 30 agosto 1972 al Madison Square Garden, dove si svolse l’unico concerto completo dell’artista dopo la fine dei Beatles. Questo evento non rappresentò solo una pietra miliare nella sua carriera musicale, ma anche un riflesso della sua vita personale e del clima politico dell’epoca.
Il documentario accompagna lo spettatore attraverso gli alti e bassi di quegli anni irrequieti, immergendosi nella musica iconica di Lennon, che include brani come “Imagine“, “Hound Dog” e “Come Together“. Attraverso una narrazione che combina musica e narrazione storica, il film tenta di catturare l’essenza di una coppia che, seppur celebre e apprezzata, affrontava le stesse vulnerabilità di ogni individuo.
L’influenza duratura di John e Yoko
Un altro aspetto significativo evidenziato nel documentario è la figura di Yoko Ono. Conosciuta per le controversie che ha generato nel contesto dei Beatles, Ono trova nel film uno spazio per riacquistare dignità e visibilità. La regia di MacDonald pone l’accento sulle lotte personali e pubbliche che ha affrontato, permettendo di riconsiderare il suo ruolo sia come artista che come attivista sociale.
Il racconto di Lennon e Ono non è solo quello di due figure di successo, ma anche quello di due persone che, pur celebrando il loro amore, cercavano di fare la differenza nel mondo, affrontando il dolore e l’ingiustizia sociale. La narrazione si chiude su un’immagine di vulnerabilità e idealismo, offrendo una nuova prospettiva sulla vita e la musica di una delle coppie più influenti del XX secolo.