La mostra del cinema di venezia 2025: ritorno di Gianfranco Rosi con Napoli e attese per Frankenstein di del toro
La 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si tiene al Lido dal 27 agosto al 6 settembre 2025, portando in scena una selezione di film internazionale tra concorso e fuori concorso. Tra i protagonisti il documentarista italiano Gianfranco Rosi, che presenta il suo nuovo lavoro dedicato a Napoli, e il visionario Guillermo del Toro con il suo atteso Frankenstein. Il programma si arricchisce con proposte diverse, da thriller a adattamenti televisivi che completano un’offerta ricca di spunti tra cronaca umana e immaginario fantastico.
Gianfranco Rosi racconta Napoli tra arte, natura e memoria nei “sotto le nuvole”
Gianfranco Rosi torna al Lido con Sotto le nuvole, un documentario che offre uno sguardo inedito sulla città di Napoli e il suo ambiente naturale. Il regista, premiato con il Leone d’oro nel 2013 per Sacro GRA e con l’Orso d’oro a Berlino nel 2016 per Fuocoammare, sceglie il bianco e nero per testimoniare una geografia fatta di vecchie rovine sommerse, paesaggi ai piedi del Vesuvio e scenari quasi surreali segnati dalla presenza costante di fenomeni geologici come terremoti e fumarole ai Campi Flegrei. L’aria è rarefatta e densa di presenza viva, con Pompei ed Ercolano come simboli di un passato che riaffiora e che racconta un destino sospeso nel tempo.
Il documentario segue le tracce di questa terra che respira tra cenere e vita, scovando i dettagli dell’umanità nascosta dietro la grandiosità della città e il suo sfondo naturale. La scelta di riprendere in bianco e nero enfatizza l’atmosfera drammatica e poetica allo stesso tempo, mostrando scorci che spesso sfuggono a uno sguardo superficiale. Nei piani di distribuzione, Sotto le nuvole arriverà nelle sale italiane dal 18 settembre 2025, dando modo a un pubblico più vasto di confrontarsi con un ritratto che unisce paesaggio, arte e racconto umano.
Venezia 2025 ospita il “frankenstein” di Guillermo Del Toro con Oscar Isaac e Jacob Elordi
Tra le produzioni più attese di questa 82ª edizione spicca Frankenstein di Guillermo del Toro, opera che il regista messicano sogna di realizzare da molti anni. Il film è presentato in concorso e ripropone il classico romanzo di Mary Shelley con una nuova dimensione visiva e narrativa. I protagonisti sono Oscar Isaac nel ruolo dello scienziato Victor Frankenstein e Jacob Elordi nella parte della creatura, figure che si confrontano in una storia che parla di creazione, ambizione e rovina.
La complessità del racconto emerge nelle sfumature del personaggi, guidati dalle interpretazioni che puntano a mostrare la tragedia dietro l’esperimento che sfugge di mano. Al cast si uniscono anche nomi come Christoph Waltz, Mia Goth, Felix Kammerer e Charles Dance, elementi che confermano la portata internazionale di questa produzione. Il film porta sullo schermo un mito classico con una cura visiva e narrativa che vuole scavare dietro l’apparenza per mostrare la fragilità e il conflitto interiore dei protagonisti.
Proposte fuori concorso tra vichinghi smarriti, drammi carcerari e misteri alpini
La selezione fuori concorso include titoli interessanti come The Last Viking di Anders Thomas Jensen, che vede Mads Mikkelsen nei panni di un rapinatore appena uscito di prigione. La trama ruota attorno a una memoria smarrita e a un bottino nascosto che solo suo fratello Manfred riesce a localizzare, ma la sua mente è segnata da un disturbo mentale che complica ogni domanda. La rappresentazione di questa storia offre una riflessione sull’uomo, la memoria e legami familiari, con un taglio intenso e immediato.
In questa sezione si inserisce anche Un Prophète, adattamento televisivo diretto dall’italiano Enrico Maria Artale riguardante la vita dura in una prigione francese. Il racconto segue Malik, giovane immigrato africano incarcerato per spaccio, impegnato a sopravvivere in un ambiente crudo e violento. Le prime quattro puntate della serie, proiettate fuori concorso, mostrano un ritratto senza filtri della realtà carceraria, evidenziando le tensioni e gli equilibri che si stabiliscono tra i detenuti.
Tra i titoli dei Notti veneziane, convincono l’atmosfera misteriosa e problemi familiari di La Valle dei Sorrisi di Paolo Strippoli. Ambientato in un paesino isolato tra le montagne, il film mostra una comunità insolita, apparentemente felice, che deve affrontare il mistero intorno al nuovo insegnante tormentato dal passato. Michele Riondino guida il cast di un thriller horror fantasy che combina elementi di lutto e sospetto, inserendo lo spettatore in un contesto claustrofobico e carico di enigmi.
Riflessioni sulla maternità e scelte di vita nei giorni degli autori con “Amata”
Amata, diretto da Elisa Amoruso e presentato alle Giornate degli Autori, offre un racconto che si concentra sulla maternità vista attraverso le sfaccettature del desiderio e del rifiuto. Con Miriam Leone, Tecla Insolia, Stefano Accorsi, Donatella Finocchiaro e Barbara Chichiarelli, il film scandaglia le esistenze di due donne legate da scelte profondamente personali e dagli effetti che queste hanno sulla loro vita. Il progetto si muove su una linea intima, scandagliando emozioni, impulsi e conseguenze attraverso un linguaggio corporeo e comunicativo.
La narrazione esplora il tema con uno sguardo sensibile, evitando facili sentimentalismi e proponendo un’indagine della complessità umana. Amata si interroga sui modi in cui le persone rispondono ai propri desideri più profondi, a volte negando se stesse, o attraversando momenti di conflitto. La scelta dell’ambito materno diventa pretesto per portare alla luce tensioni intime e universali che riguardano la vita.
Con questi titoli e proposte, Venezia 2025 conferma la propria vocazione come luogo di incontro che spazia tra generi differenti, intrecciando storie radicate ai luoghi con visioni che superano i confini nazionali per tradursi in immagini e racconti capaci di coinvolgere il pubblico su più livelli.
