La mostra fotografica di Angelo Frontoni racconta il cinema e la moda italiana degli anni 70 e 80
La Mole Antonelliana ospita una rassegna fotografica dedicata all’Italia degli anni Settanta e Ottanta, attraverso lo sguardo del fotografo Angelo Frontoni. L’esposizione, organizzata all’interno del Museo Nazionale del Cinema, raccoglie ritratti di icone del cinema, della musica e dello spettacolo italiano e internazionale di quel periodo. Le immagini, tratte dall’Archivio Angelo Frontoni, propongono un viaggio visivo che mette in luce volti famosi e momenti legati alla cultura pop di quegli anni.
Un archivio visivo che racconta il cinema e la moda degli anni Settanta e Ottanta
La mostra, intitolata Pazza idea. Oltre il ’68: icone pop nelle fotografie di Angelo Frontoni, presenta una selezione di oltre 200 fotografie realizzate dal fotografo durante gli anni Settanta e Ottanta. Questi scatti, in origine destinati a servizi fotografici giornalistici, immortalano volti noti come Claudia Cardinale, Raffaella Carrà, Patty Pravo, Brigitte Bardot e Jane Fonda. Angelo Frontoni ha catturato il mondo dello spettacolo e della moda, offrendo un punto di vista diretto sulle dinamiche e sulle personalità che hanno animato quel decennio.
Le immagini non si limitano a ritrarre star celebri ma invitano anche a riflettere sul modo in cui la società di allora si rappresentava e guardava l’altro. La durata temporale del progetto è ampia: si apre infatti nel periodo successivo al 1968, con la mostra che pone l’accento su un periodo ricco di cambiamenti sociali e culturali. La curatela è affidata a Carlo Chatrian, con la collaborazione di Roberta Basano ed Elena Boux. Tutti gli scatti provengono dall’Archivio Angelo Frontoni, valorizzato dal Museo Nazionale del Cinema che ne detiene i diritti.
L’allestimento immersivo tra immagini, video e installazioni multimediali
L’allestimento si sviluppa principalmente all’interno dell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana. Qui il visitatore viene accolto da tre grandi schermi disposti in tripolina e posizionati a circa 18 metri di altezza. Questi schermi permettono di proiettare i ritratti più significativi, dando l’impressione che le fotografie fluttuino nello spazio all’interno della cupola. Il tutto è accompagnato da una selezione di estratti da film con gli attori ritratti nelle immagini, creando una continuità tra fotografia e cinema.
La mostra prosegue lungo la Rampa Elicoidale, dove si alternano le centinaia di fotografie che compongono l’esposizione. Le immagini rappresentano un gruppo eterogeneo di artisti e celebrità di quel tempo: dai cantanti e attrici italiane come Ornella Vanoni, Loredana Berté, Edwige Fenech e Marisa Mell, a figure internazionali come Jane Birkin e Ringo Starr. La presenza di volti anche al di fuori del cinema raschia la superficie di una cultura pop più ampia, che spazia fino al mondo musicale e dello spettacolo.
Carlo Chatrian sottolinea come le fotografie di Frontoni riescano a superare la semplice funzione documentaristica, offrendo un’immagine che si confronta col modo di percepirsi attraverso lo sguardo degli altri, a prescindere dalla fama o dalla notorietà dei soggetti fotografati.
Musica e interazione: la mostra tra suoni anni Settanta e selfie con le star
Per arricchire l’esperienza del visitatore, la mostra si presenta accompagnata da pannelli tematici ispirati alle canzoni più celebri di quegli anni. Questi pannelli forniscono un contesto musicale che viene esteso anche online, grazie a una playlist disponibile su Spotify. La scelta musicale aiuta a immergere completamente il pubblico nell’atmosfera del periodo rappresentato dalle fotografie.
All’esterno della Mole Antonelliana i visitatori trovano una sorpresa: quattro pannelli specchiati installati sulla cancellata storica, dotati di immagini di personaggi noti che hanno segnato la cultura pop italiana e internazionale. Questi pannelli permettono a chi passa di scattare selfie con i ritratti di Jane Fonda, le gemelle Kessler, Edwige Fenech e Raffaella Carrà, rafforzando il legame tra passato e presente anche attraverso l’interazione digitale.
Questa iniziativa crea un ponte diretto tra la mostra all’interno del museo e la vita quotidiana nella piazza, coinvolgendo un pubblico più ampio e stimolando curiosità e partecipazione attiva nei confronti della storia fotografica.
Valorizzare l’archivio frontoni attraverso un progetto culturale e collettivo
Il Museo Nazionale del Cinema, curatore dell’iniziativa, mira a sottolineare il ruolo cruciale dell’Archivio Angelo Frontoni, che conserva numerosi materiali inediti e originali. A spiegare l’importanza di questa operazione, il presidente del Museo Enzo Ghigo, che mette in evidenza quanto questa mostra contribuisca a far conoscere meglio il museo stesso e il lavoro che vi si svolge. La mostra non è soltanto un’esposizione ma diventa una testimonianza concreta dell’attività di ricerca e conservazione portata avanti dalla Fondazione che gestisce la Mole Antonelliana.
In questo senso, il progetto rivela anche il valore della memoria visiva, attraverso un corpus di immagini in grado di raccontare momenti cruciali della cultura pop italiana ed europea, delineando un percorso fatto di volti e voci che hanno attraversato gli anni Settanta e Ottanta, portando alla luce ricordi e suggestioni di un tempo particolare.
L’esposizione rimarrà aperta dal 20 settembre fino al 9 marzo 2026, offrendo un’occasione unica per riscoprire quegli anni attraverso gli scatti di uno dei fotografi più attenti alle dinamiche culturali e sociali di quel periodo.
