La procura di Napoli apre un fascicolo sulle nomine e i fondi del teatro San Carlo senza indagati

di Andrea Presto

Inchiesta della procura di Napoli su nomine e fondi al teatro San Carlo. - Ilvaporetto.com

La Procura di Napoli ha avviato un’indagine sulla gestione del Teatro San Carlo, concentrandosi su alcuni aspetti legati alle nomine e all’uso dei fondi pubblici. Al momento non risultano indagati, ma la vicenda ha riacceso l’attenzione sulla trasparenza di uno dei simboli culturali della città. Le verifiche sono affidate alla Guardia di Finanza, che opera su delega della sezione penale della Procura, specializzata in reati contro la pubblica amministrazione.

Apertura del fascicolo in seguito a denunce e articoli stampa

L’avvio del procedimento nasce da alcune segnalazioni e denunce presentate negli ultimi mesi, oltre a servizi e articoli di stampa che hanno sollevato dubbi sulla gestione amministrativa e finanziaria del Teatro San Carlo. Nel 2022, la Corte dei Conti aveva già aperto un’inchiesta contabile dopo un esposto presentato da Catello Maresca, consigliere comunale d’opposizione. Le verifiche in corso coinvolgono così due fronti: quello penale, con la Procura di Napoli, e quello contabile, affidato alla magistratura contabile.

L’indagine penale è coordinata dalla seconda sezione della Procura, competente per i reati legati alla pubblica amministrazione. Sono stati messi sotto osservazione soprattutto i meccanismi di nomina di alcune figure chiave e l’utilizzo delle risorse pubbliche che arrivano alla Fondazione Teatro San Carlo. In mancanza di indagati, si tratta di un fascicolo aperto a titolo esplorativo, con il compito di fare chiarezza su possibili presunti episodi di cattiva gestione o irregolarità.

I ruoli chiave spenti da accuse e tensioni politiche interne

Gli affari interni al Teatro San Carlo rappresentano da tempo materia di confronto e polemiche. L’ex Sovrintendente Stephane Lissner, ad esempio, è stato spesso al centro delle critiche per la scelta delle nomine di figure con ruoli strategici, come Emmanuela Spedaliere, direttore generale, e Ilias Tzempetonidis, direttore casting. Entrambi hanno ricevuto stipendi elevati, considerati fuori scala rispetto a standard simili, e hanno guidato la macchina organizzativa della Fondazione fino ad agosto 2025.

La tensione si è ulteriormente acuita dopo la nomina del nuovo Sovrintendente, Macciardi. Alcune scelte gestionali sono state contestate dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il quale ha presentato ricorso al TAR per questioni amministrative. Questa situazione riflette un clima istituzionale complicato in cui la gestione del Teatro appare intrecciata a dinamiche di potere locali e divergenze politiche.

Ruolo della guardia di finanza e obiettivi dell’indagine in corso

La Guardia di Finanza, che ha ricevuto la delega alla indagine, svolge accertamenti puntuali su eventuali irregolarità nell’assegnazione degli incarichi e nell’impiego dei finanziamenti pubblici. Il Teatro San Carlo, infatti, riceve fondi significativi dallo Stato e dai vari enti territoriali, risorse che devono rispettare criteri stringenti di trasparenza e correttezza amministrativa.

Le verifiche si concentrano soprattutto su alcune nomine sospette, l’utilizzo dei fondi per incarichi, collaborazioni esterne e spese interne. L’obiettivo è stabilire se ci sono stati abusi, favoritismi o sprechi nel funzionamento quotidiano della Fondazione. In precedenza, inchieste della Corte dei Conti avevano evidenziato anomalie contabili, ma la fase attuale punta a una ricostruzione dettagliata e circostanziata di quanto è avvenuto negli ultimi anni.

Il peso culturale e istituzionale del teatro San Carlo nella città di Napoli

Il Teatro San Carlo rappresenta la più antica istituzione lirica del Sud Italia e uno dei maggiori punti di riferimento culturali a livello nazionale. La sua importanza non riguarda solo la musica e la tradizione, ma ha una valenza economica e sociale notevole per Napoli e l’intera Campania. La gestione del Teatro influenza un settore che coinvolge artisti, operatori, strutture ricettive e turismo culturale.

Proprio per questo, ogni elemento di sospetto o di irregolarità amministrativa viene seguito con attenzione sia dai cittadini sia dalle autorità. Il controllo del modo in cui vengono impiegati i fondi pubblici è cruciale, perché da questi dipendono le attività e le opportunità che il Teatro riesce a offrire. Le indagini in corso vogliono garantire che la prestigiosa storia del San Carlo non venga compromessa da pratiche poco trasparenti o da gestioni imprudenti.

Questa fase dell’indagine porterà a ulteriori accertamenti e probabilmente a verifiche più estese, ma al momento la Procura di Napoli conferma soltanto l’esistenza del fascicolo senza iscrizioni di indagati. Le prossime settimane saranno decisive per capire se ci saranno sviluppi concreti o eventuali contestazioni ufficiali.