La rassegna acqua porta teatro e musica contro il cambiamento climatico nella bassa ravennate

di Chiara Moretti

Teatro e musica in bassa ravennate per la lotta al cambiamento climatico. - Ilvaporetto.com

La Bassa Ravennate torna al centro dell’attenzione culturale con “Acqua”, una serie di eventi artistici che esplorano il tema del cambiamento climatico e le sue conseguenze sul territorio. Organizzata da Ater Fondazione in collaborazione con la Fondazione del Monte di Ravenna e Bologna, la rassegna coinvolge le comunità colpite dalle alluvioni degli ultimi anni. Tra spettacoli teatrali, concerti e incontri, la manifestazione si propone di alimentare riflessioni profonde, valorizzando al contempo le caratteristiche sociali e umane delle popolazioni locali.

La rassegna acqua e l’impegno di ater fondazione e fondazione del monte

Ater Fondazione, ente attivo nella promozione artistica in Emilia-Romagna, ha ideato “Acqua” per rispondere alle esigenze delle comunità della Bassa Ravennate duramente segnate da eventi climatici eccezionali. La rassegna riunisce undici appuntamenti con l’obiettivo di affrontare le trasformazioni ambientali attraverso la cultura. Il presidente di Ater, Natalino Mingrone, ha sottolineato come ogni evento sviluppi il tema del cambiamento climatico, mostrando le sfide e le opportunità generate da queste dinamiche nei territori interessati.

Anche la Fondazione del Monte, rappresentata da Pierluigi Stefanini, ha evidenziato l’importanza di dialogare con le comunità in seguito alle catastrofi naturali. L’istituzione partecipa alla rassegna con l’intento di promuovere consapevolezza collettiva sulle mutate condizioni climatiche e sull’impatto che hanno su vite e territori. Le iniziative di “Acqua” fungono così da spazio per riflettere, immaginare e trasformare la fragilità in occasioni di crescita sociale e culturale.

Il contesto delle alluvioni e l’attenzione al cambiamento climatico

Negli ultimi anni la Bassa Romagna ha subito alluvioni che hanno modificato in modo significativo il paesaggio e la vita di molte comunità. Questi eventi hanno reso urgente una maggiore sensibilizzazione rispetto al cambiamento climatico e alla vulnerabilità dei territori. Le ripercussioni ambientali e sociali delle precipitazioni anomale e dei fenomeni meteorologici estremi hanno spinto organizzazioni locali e regionali a sviluppare progetti culturali di divulgazione e confronto.

La rassegna “Acqua” si inserisce proprio in questo contesto, affrontando il tema con un approccio artistico che mira a stimolare la partecipazione attiva del pubblico. La scelta degli eventi, dalla prosa alle conferenze scientifiche, è pensata per mettere in evidenza come il cambiamento climatico incida sulla quotidianità e sulle prospettive future, soprattutto per i territori che hanno vissuto da vicino le conseguenze delle alluvioni. Questo legame tra arte e scienza rappresenta un tentativo di rendere più tangibile e immediata la problematica ambientale.

“terre d’acqua”: spettacolo d’apertura che unisce scienza e teatro

La rassegna si inaugura il 13 settembre, al Pavaglione di Lugo, con “Terre d’Acqua”, uno spettacolo che ha debuttato a maggio all’Arena del Sole di Bologna. La performance mette in scena una conferenza immaginaria in cui due attori, Stefano Accorsi e Anna Ferzetti, dialogano con lo scienziato Giulio Boccaletti sulla probabile evoluzione del pianeta nei prossimi cento anni, concentrandosi sulle crisi climatiche attese.

Il testo sfrutta il confronto tra teatro e scienza per proporre uno scenario inedito e in parte inquietante, ma ricco di spunti di riflessione. Boccaletti, noto per i suoi studi sull’acqua e la sostenibilità, interpreta in termini concreti le sfide idriche e ambientali che interessano tutte le aree del mondo, comprese quelle italiane. La presenza di attori di calibro nazionale rende il messaggio più fruibile e incisivo per il pubblico locale, che potrà riflettere sulle trasformazioni a venire partendo da uno spettacolo coinvolgente.

Gli altri eventi culturali e musicali in programma fino a novembre

Dopo l’apertura, la rassegna propone una serie di appuntamenti che coinvolgono più comuni e diverse forme artistiche. Dal 19 al 21 settembre a Sant’Agata sul Santerno va in scena “Attorno a un tavolo. Piccoli fallimenti senza importanza” del Teatro delle Ariette, spettacolo che esplora dinamiche umane attraverso una narrazione intima.

Il 28 settembre a Bagnara di Romagna si presenta “Una riga nera al piano di sopra”, monologo di Matilde Vigna, che ripercorre con ironia gli eventi dell’alluvione del Polesine nel 1951. Il 29 settembre a Bagnacavallo Stefano Mancuso, noto ricercatore, tiene una lectio magistralis, mentre nei giorni successivi Fusignano e Massa Lombarda ospitano due concerti della Toscanini Academy.

L’11 ottobre a Russi si ascoltano le musiche di Gianni Maroccolo accompagnate dalla riflessione del filosofo Telmo Pievani. Il 14 ottobre ad Alfonsine va in scena “Canto alle vite infinite. Progetto Terra mater matrigna” con Elena Bucci. Il 24 a Cotignola una serata unisce musica e cinema. Il calendario prosegue il 28 ottobre a Conselice con l’incontro col meteorologo Andrea Giuliacci.

L’ultimo appuntamento si svolge il 5 novembre a Russi con “Golem_e Fango è il mondo”, teatro di figura portato da Mariasole Brusa e prodotto da La Biennale di Venezia. Questa varietà di eventi ne testimonia l’impegno a sollecitare la riflessione critica e a rafforzare il legame tra arte e territorio nella risposta ai cambiamenti climatici.