La rassegna concertistica Tempio Armonico: un viaggio nella musica barocca a Napoli

La rassegna concertistica Tempio Armonico: un viaggio nella musica barocca a Napoli - Ilvaporetto.com

La rassegna concertistica Tempio Armonico torna a Napoli per il secondo anno consecutivo, promettendo un’esperienza immersiva nella musica barocca. Questa iniziativa, che si avvale della collaborazione del Complesso monumentale e Biblioteca dei Girolamini, è supportata dalla Direzione generale Spettacolo del Ministero della Cultura. Con una direzione artistica di spessore, affidata a Antonio Florio, fulcro della manifestazione è l’archivio storico dei Girolamini, recentemente digitalizzato, che custodisce un vasto repertorio di opere musicali.

Un evento di prestigio al Chiostro dei Girolamini

Dal 14 al 22 settembre 2024, il Chiostro dei Girolamini ospiterà quattro concerti che si protrarranno nei weekend di sabato e domenica. Gli eventi rappresentano una significativa opportunità per riscoprire la storia dell’Oratorio napoletano, attraverso l’esecuzione di opere di rinomati compositori come Giovanni Salvatore, Leonardo Leo, Giovan Battista Pergolesi e Francesco Feo. Alcune delle partiture saranno presentate in prima esecuzione moderna, evidenziando l’importanza della riscoperta e della valorizzazione del patrimonio musicale locale.

La Chiesa-Museo, finalmente restituita alla città nel marzo di quest’anno, offrirà uno scenario unico e suggestivo per questi concerti, permettendo al pubblico di vivere un’esperienza che unisce arte, storia e musica in un contesto di incomparabile valore culturale.

L’approccio multidisciplinare della rassegna

Ogni concerto sarà preceduto da un incontro con esperti di vari settori, i quali illustreranno il contesto artistico e culturale dell’epoca barocca, un periodo di grande fermento per la musica e per la città di Napoli. L’idea è quella di promuovere un approccio interdisciplinare che stimoli l’interesse verso il patrimonio musicale dell’Istituto e, al contempo, attragga turisti e appassionati di storia e cultura verso il Centro Storico.

Questi incontri offrono un’importante opportunità di approfondimento e dialogo, permettendo al pubblico di comprendere meglio l’evoluzione della musica barocca e il suo impatto sulla cultura napoletana. Grazie a questo approccio, Tempio Armonico non si limita a presentare concerti, ma diventa un autentico laboratorio di idee e conoscenze, aperto a tutti.

I Girolamini: una tradizione musicale centenaria

La storia della musica all’interno dei Girolamini affonda le radici nella fondazione della congregazione, avvenuta grazie all’opera di San Filippo Neri. Già dai primi anni di vita dell’Oratorio, la musica ha giocato un ruolo fondamentale. Tra i primi collaboratori si distinse padre Giovenale Ancina, un musicista che contribuì in modo significativo alla scena musicale napoletana del tempo. La sua opera, il “Tempio armonico della Beatissima Vergine N.S.”, rappresenta una testimonianza dell’importanza della musica nelle pratiche religiose e sociali dell’epoca.

Nel corso dei secoli, l’Oratorio divenne un centro di riferimento per la musica, attraverso l’introduzione di innovazioni come l’uso delle musiche per quattro cori, grazie al maestro filippino Erasmo di Bartolo. Questo approccio contribuì a formare una comunità di musicisti, riflettendo un modello educativo simile a quello dei conservatori musicali, che continuò a prosperare fino alla fine del Settecento.

Accesso e prenotazioni

L’ingresso alla rassegna concertistica è libero fino a esaurimento posti, richiedendo solo il pagamento del biglietto d’ingresso alla Chiesa-Museo. Gli interessati possono acquistare i biglietti attraverso il sito ufficiale di Musei Italiani, utilizzando l’app dedicata oppure direttamente sul posto tramite totem digitali.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’organizzazione tramite email all’indirizzo bcm-gir.tempioarmonico@cultura.gov.it o telefonicamente al numero 081 3997115. Questo evento rappresenta una preziosa opportunità per riscoprire la musica barocca in un contesto ricco di storia e cultura, contribuendo alla promozione del patrimonio artistico della città di Napoli.

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *