
Le dichiarazioni di Luca Cerchione su Thiago Motta e le dinamiche del calcio italiano - Ilvaporetto.com
Luca Cerchione, noto giornalista e direttore di 1 Station Radio, ha condiviso le sue opinioni durante il programma “Tutti al VAR“, in onda ogni giovedì su Sportitalia. Le sue parole spaziano dai problemi di Thiago Motta ai destini di Kvaratskhelia e Adeyemi, analizzando anche la situazione di Fiorentina e il confronto tra Napoli e Juventus. Con uno sguardo attento al campionato italiano, Cerchione fornisce spunti interessanti sulle attuali sfide delle squadre.
Il bilancio di Thiago Motta alla guida del Bologna
Una delle critiche principali mosse a Thiago Motta riguarda il suo approccio tattico. Cerchione mette in evidenza come il Bologna di Motta abbia collezionato ben 16 pareggi nella stagione in corso, avvicinandosi al record di Mancini con l’Inter, fissato a 17 pareggi. Questo dato fa emergere una certa difficoltà nel tradurre le performance in vittorie. Nonostante il suo approccio analitico in campo, la strategia di Motta ha generato un clima di frustrazione, come dimostra l’ultima partita di Champions in cui la squadra ha realizzato un solo tiro in porta. Cerchione suggerisce che un maggiore spazio all’improvvisazione dei giocatori potrebbe giovare al Bologna e aiutare il tecnico a trasformare queste situazioni in successi.
Motta, secondo Cerchione, non sembra aver interiorizzato il motto che caratterizza la storia della Juventus: “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”. Questo potrebbe tradursi in una carenza di risultati, specialmente in un club dove la vittoria è non solo attesa, ma richiesta in modo costante. I bianconeri, con un roster pieno di talenti, meritano strategie che massimizzino il potenziale offensivo, piuttosto che puntare su un gioco rigido e troppo tattico.
La situazione di Kvaratskhelia e i passaggi da Napoli
Kvaratskhelia, giocatore del Napoli, vive un periodo piuttosto delicato. Cerchione fa notare come il calciatore georgiano si trovi a riflettere su ciò che è stato il suo percorso, comparandolo con le fortune economiche di altri compagni. Con la sensazione di dover cambiare ambiente per elevare i propri guadagni, Kvaratskhelia non è l’unico a sentirsi in una situazione difficile. Le selezioni fatte dal club partenopeo si basano su valutazioni economiche, ma bisogna considerare anche il benessere psico-emotivo del calciatore. Cerchione evidenzia che non ci sono colpe specifiche, ma piuttosto una mancanza di armonia tra le aspettative del giocatore e le decisioni della società.
Il giovane talento, desiderando una remunerazione adeguata al suo valore, potrebbe non trovare nella sua attuale situazione la serenità lavorativa che merita. La questione è complessa, e il ruolo di eventuali “cattivi consiglieri” potrebbe influenzare pesantemente le scelte di Kvaratskhelia nel prossimo futuro, rendendo la situazione ancora più intricata.
Le incertezze su Adeyemi e le opportunità di mercato
La potenziale acquisizione di Adeyemi da parte del Napoli è avvolta da una comune incertezza legata alle sue condizioni fisiche. Cerchione sottolinea come il giovane calciatore abbia una carriera già segnata da infortuni, riducendo l’appeal di un trasferimento. Il Napoli, infatti, sta valutando con attenzione la possibilità di aggiungere Adeyemi al proprio roster, ma le preoccupazioni sarebbero giustificate vista la sua storia contingente. La possibilità di trattative alternate, considerando la richiesta elevata dello United per Garnacho, potrebbe complicare ulteriormente le menzioni sul futuro del giocatore.
Da un lato, sarebbe economicamente vantaggioso per il Napoli investire in un calciatore con talenti promettenti, dall’altro lato, c’è il rischio di legarsi a un atleta che potrebbe non garantire la continuità desiderata. Adeyemi, seppur con il potenziale per brillare, si trova davanti a una biforcazione: un passaggio a Napoli potrebbe significare perderlo per un miglior contratto in estate.
I destini di Palladino e la Fiorentina
La Fiorentina vive una fase di instabilità che potrebbe portare a stravolgimenti nella sua panchina. Cerchione fa notare che un’eventuale sconfitta contro la Lazio potrebbe risultare letale per la permanenza di Palladino come allenatore. Con Igor Tudor già preparato per un possibile intervento, i colori viola si preparano a esplorare diverse soluzioni per il prossimo anno, tra cui un possibile avvicinamento a Sarri, già contattato. Tuttavia, l’assenza di riscontri positivi da De Zerbi, impegnato con il suo progetto in Francia, getta ombre su un’immediata ripresa delle sorti della squadra. L’attesa, in questo contesto, rende la situazione incerta non solo per Palladino, ma per l’intero ambiente della Fiorentina.
Il confronto Napoli–Juventus e le statistiche
Analizzando il confronto tra Napoli e Juventus, emergono dati interessanti. Le due squadre si trovano in una situazione simile per quanto riguarda gol realizzati, gol subiti e partite a reti inviolate. Cerchione evidenzia come la Juventus si presenti come una squadra più orientata al possesso palla, mentre il Napoli sfrutta in modo devastante le ripartenze. Nella lotta tra i due attaccanti, Lukaku e Vlahovic, i numeri mostrano che il primo ha segnato 8 gol, mentre il secondo si attesta a 7, di cui solo 3 su azione. La battaglia tra le due compagini potrebbe dunque venir decisa da un episodio singolo, rendendo le prossime sfide ancora più affascinanti.
L’abilità di Lukaku nei duelli difensivi
Lukaku si dimostra sempre più determinato a primeggiare nei duelli difensivi, e secondo Cerchione, i due difensori che possono competere alla sua altezza fisica sono Hien e Mina. Il potere di Lukaku, già in crescita come calciatore, ha le spalle larghe per affrontare difese che non sanno bene come arginarlo. Interventi strategici dei suoi compagni, come l’ottima prestazione di Anguissa contro l’Atalanta, mettono ulteriormente in risalto l’efficacia di Lukaku nel punire le disattenzioni avversarie. Anche se il suo costo di 30 milioni di euro pesa come una spada di Damocle, ciò non sembra influenzare la sua performance in campo. La crescita del belga è visibile; ora spetta a lui dimostrare di poter sostenere questo livello di gioco nella prima linea di una delle squadre più storiche d’Italia.
Il bilancio di Thiago Motta sta per raggiungere un traguardo
Thiago Motta, che guida la classifica dei pareggi nelle squadre italiane, si prepara a un finale di stagione competitivo; con 16 pareggi già accumulati e ancora diverse partite da disputare, il rischio di superare il record negativo di Mancini potrebbe concretizzarsi. Gli allenatori che hanno combattuto con un numero significativo di pareggi, tra cui Walter Novellino nel Torino, devono fare i conti con un avvio di stagione che offre più interrogativi che certezze. Se Motta non riesce a convertire le prestazioni in successi, il rischio di chiudere la stagione con un numero senza precedenti di pareggi è altissimo, un fattore che richiederà una riflessione seria sulla sua leadership e sulle esigenze del Bologna.