Lotus svela tecnologia 900 volt Hyper Hybrid con autonomia sopra i 1000 km e ricariche ultrarapide

di Roberta Ludovico

Lotus presenta l’Hyper Hybrid da 900V con oltre 1000 km di autonomia e ricarica ultravelo - Ilvaporetto.com

La casa automobilistica Lotus, ora interamente controllata da investitori cinesi, ha annunciato un piano prodotto che introduce una nuova tecnologia ibrida plug-in denominata Hyper Hybrid, capace di funzionare a 900 volt, come le auto elettriche pure. Questo sistema promette prestazioni significative in termini di autonomia e tempi di ricarica, segnando un cambio di rotta rispetto al precedente programma che puntava esclusivamente su modelli 100% elettrici entro il 2028. L’azienda intende presentare il primo modello dotato di questa tecnologia entro la fine del 2025, con una commercializzazione globale prevista all’inizio del 2026.

Il sistema hyper hybrid a 900 volt: un salto tecnologico per Lotus

La tecnologia Hyper Hybrid sviluppata da Lotus rappresenta una soluzione ibrida plug-in innovativa che usa una tensione di 900 volt, valore generalmente riservato alle vetture elettriche a batteria pura. Questo permette una gestione energetica più efficiente, con ricariche della batteria estremamente rapide, una caratteristica fondamentale per l’uso quotidiano. La combinazione fra motore a combustione interna e due motori elettrici, oltre a una batteria ad alto voltaggio, consente un’autonomia totale che supera i 1.000 chilometri su ciclo combinato.

A differenza dei tradizionali ibridi plug-in, nel sistema Hyper Hybrid il motore termico non funge solo da generatore ma trasmette direttamente potenza alle ruote, azione che aumenta l’efficienza complessiva e supporta la guida sportiva per cui Lotus è conosciuta. In modalità completamente elettrica, l’auto potrebbe garantire un’autonomia di circa 300-380 chilometri, offrendo così una soluzione valida per chi desidera ridurre l’uso del combustibile fossile ma senza rinunciare all’autonomia di viaggio.

Questa innovazione potrebbe risultare particolarmente adatta ai mercati dove l’infrastruttura per la mobilità elettrica è meno sviluppata, mantenendo la compatibilità con standard di ricarica ulteriormente rapidi, una priorità crescente per i clienti di automobili performanti. La capacità di conmutare con dinamismo tra motore termico ed elettrico punta al contenimento dei consumi e soprattutto all’abbattimento delle emissioni, adeguandosi così alle future normative ambientali.

L’impatto della proprietà cinese sulla strategia e lo sviluppo dei modelli Lotus

L’acquisizione completa di Lotus da parte cinese ha trasformato nelle scelte strategiche dell’azienda, con una presenza commerciale in Cina che rappresenta ormai metà delle consegne nel secondo trimestre del 2025. La nuova strategia integra strettamente la divisione tecnologica cinese con Lotus Cars nel Regno Unito, dove si concentra lo sviluppo delle sportive. Questa collaborazione ha portato alla proposta di una nuova versione ibrida plug-in dell’Emira Turbo, attualmente equipaggiata con un motore Mercedes-AMG a benzina, versione destinata a essere aggiornata per rispettare le normative Euro 7 che limiteranno le emissioni.

La produzione e lo sviluppo si muovono su due binari convergenti, con la Cina che guida gli aspetti tecnologici e il Regno Unito che mantiene il ruolo di cuore della progettazione sportiva. Queste sinergie devono anche gestire la difficile situazione occupazionale nel Regno Unito: recenti annunci prevedono il taglio di circa il 40% del personale nello stabilimento nazionale, una mossa che ha suscitato attenzione ma non è stata discussa direttamente durante una conference call dedicata ai risultati del secondo trimestre 2025.

Feng Qingfeng, CEO di Lotus, ha confermato la volontà di unire le due divisioni per realizzare economie di scala e migliorare la performance operativa, concentrandosi su modelli ad alte prestazioni e sull’ingegneria tecnologica avanzata. Questo approccio punta a rafforzare il posizionamento di Lotus nel segmento delle auto sportive ibride, mantenendo una forte impronta tecnica e un’identità legata alle prestazioni.

Il piano win26: fra innovazione tecnologica e sfide finanziarie

Il piano strategico “Win26” di Lotus è costruito attorno a un obiettivo chiave: raggiungere la redditività EBITDA entro il 2026. L’elemento portante di questo progetto è l’innovazione rappresentata dal sistema Hyper Hybrid a 900 volt, con il lancio previsto di almeno due modelli nuovi entro il 2027. La roadmap include il debutto del primo modello nel 2025, seguito da un’ulteriore vettura ibrida plug-in due anni dopo, probabilmente un’evoluzione dell’Emira o una nuova supersportiva chiamata Vision X.

A livello finanziario, Lotus deve gestire un elevato livello di indebitamento, stimato tra i 3,2 e 3,5 miliardi di dollari, sostenuto da linee di credito e debiti convertibili forniti dal gruppo Geely. La crescita dei ricavi nel primo trimestre 2025 con un margine lordo del 12% rappresenta un segnale positivo, ma la concorrenza nel mercato delle automobili elettriche di lusso resta intensa. Lotus sta cercando di espandersi in nuovi mercati come il Medio Oriente e l’India per contrastare il rallentamento registrato negli Stati Uniti.

L’introduzione di tecnologie ibride avanzate e il consolidamento delle risorse fra le due sedi operative sono parte della risposta alle pressioni competitive e alle aspettative di riduzione dei costi. Con modelli niche ad altissimo contenuto tecnologico, Lotus intende mantenere viva la sua immagine e aprire nuove opportunità commerciali nel segmento premium, accanto alla sfida di rimanere sostenibile dal punto di vista economico in uno scenario globale in rapida evoluzione.