Napoli si prepara ad accogliere CARE: un’installazione relazionale che coinvolge il pubblico

Situata nel cuore di Napoli, la chiesa di San Severo al Pendino diventa teatro di un’interessante iniziativa artistica denominata CARE. Ideata dall’artista Valeria Apicella, questa installazione relazionale è parte della programmazione Arte contemporanea 2024 promossa dal Comune di Napoli. L’evento si propone di invitare il pubblico a vivere un’esperienza intima e attiva, spingendolo a mettere da parte le aspettative quotidiane e a immergersi in un viaggio sensoriale che riscrive i confini tra artisti e spettatori.

Un progetto innovativo in un contesto storico

CARE non è solo un’installazione, ma rappresenta un nuovo modo di interagire con la cultura, le arti e i luoghi storici di Napoli. La chiesa di San Severo al Pendino, con la sua architettura affascinante e la sua storia ricca, fa da cornice all’iniziativa che si svolgerà fino al 4 ottobre, tutti i giorni dalle 9 alle 19. Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune, ha evidenziato l’importanza di questo progetto per riavvicinare cittadini e turisti a uno dei monumenti più emblematici della città, considerato un punto di riferimento della Strada dei Musei.

Il bando pubblico per l’arte contemporanea, attraverso il quale è nata questa iniziativa, ha l’obiettivo di connettere e valorizzare le risorse culturali e artistiche del territorio. CARE si configura come una sinergia tra creatività locale e innovazione artistica, trasformando la chiesa in un luogo di interazione tra pubblico e opere d’arte. Questo approccio sposta l’attenzione da un fenomeno muto e osservato a una questione di attiva partecipazione e condivisione, un tema caro all’arte contemporanea.

Un’esperienza partecipativa e sensoriale

Il cuore dell’installazione CARE è rappresentato dalla presenza di cinque performer che, per due settimane, abitano la chiesa, creando una comunità temporanea e inoperosa. La proposta è quella di un invito a “deporre” qualcosa di personale, fosse esso un corpo, un pensiero o un’opera. Lo spazio ospita un insieme di opere, tra cui una stampa su tessuto, un video, un dispositivo sonoro e installazioni tattili, che si inseriscono in una Cerimonia della deposizione. Durante la visita, il pubblico viene accompagnato dagli artisti in un percorso che stimola la riflessione sulle dinamiche di movimento e il concetto di inattività.

Valeria Apicella propone una rottura con le convenzioni, invitando i visitatori a esplorare il loro corpo e il concetto stesso di presenza. La soglia che i visitatori devono attraversare è simboleggiata da un “Portale in tessuto”, un passaggio che segna l’inizio di un’esperienza immersiva. L’interazione tra performer e pubblico, nonostante la staticità apparente, rappresenta un’essenza di fiducia e relazione, fondamentale per la realizzazione di ogni atto creativo. CARE diventa così una metafora per esplorare la vulnerabilità e la connessione umana.

La visione di Valeria Apicella e l’importanza della creazione collettiva

Dietro il progetto CARE c’è un’innovativa riflessione artistica promossa da Valeria Apicella, che pone l’accento sull’esperienza corporea come strumento di integrazione e trasformazione. L’artista si distingue per la sua ricerca che combina elementi performativi, visivi e sonori, trasformando l’arte in un linguaggio vivo e dinamico. La sua formazione e la sua carriera, avviate in Francia con compagnie artistiche di rilevanza internazionale, si sono poi tradotte in un percorso di ritorno a Napoli, dove ha fondato uno spazio di creazione e scambio artistico, denominato puntozerovaleriaapicella.

Apicella promuove la collaborazione tra artisti locali e internazionali, favorendo una continua esplorazione dei linguaggi contemporanei e nuove modalità di espressione artistica. La sua visione si fonda su un’idea di arte come atto politico ed ecologico che invita a una profonda riflessione sui valori dell’esistenza. La pratica di CARE si colloca quindi all’interno di un contesto più ampio di attivismo culturale, che mira a creare momenti di partecipazione attiva e di riconnessione con il presente attraverso l’arte.

L’installazione CARE non è solo un evento da visitare, ma rappresenta un’opportunità unica per interagire con l’arte contemporanea in un modo nuovo e coinvolgente, lasciando un segno di cambiamento e trasformazione culturale a Napoli.

Published by
Diego Rossi