Pagare il caffè con il bancomat: boom dei pagamenti digitali nei bar italiani nel 2025

di Andrea Presto

Caffè al bancomat, cresce l’uso dei pagamenti digitali nei bar italiani. - Ilvaporetto.com

Il modo in cui gli italiani fanno colazione sta cambiando. Nel 2025, il pagamento senza contanti per cappuccini, cornetti e altre consumazioni mattutine ha registrato una crescita significativa in tutta Italia, soprattutto nei bar e nelle caffetterie. Questi dati, raccolti dall’Osservatorio Bar e Caffè Cashless di SumUp, spiegano come le carte e i dispositivi digitali abbiano cambiato le abitudini di acquisto degli italiani.

L’aumento dei pagamenti digitali nei bar e caffetterie italiane

Nei primi otto mesi del 2025, gli esercenti italiani del settore bar hanno sperimentato un’impennata del 42% nelle transazioni pagate con metodi cashless. In particolare, le caffetterie hanno visto un incremento del 44% nel numero di pagamenti digitali effettuati nelle ore mattutine, ovvero tra le 6 e le 10. Questi dati raccontano di una diffusione crescente di carte di credito, debito e app digitali che sostituiscono il tradizionale contante al bar. L’uso del digitale per piccoli pagamenti è ormai meno un’eccezione e più una realtà consolidata.

Il report sottolinea inoltre una flessione dello scontrino medio digitale che è sceso a 11,1 euro, con un calo del 4,2% rispetto all’anno precedente. Questo evidenzia come i consumatori usino sempre di più i pagamento cashless anche per spese minori, come l’acquisto di un caffè oppure di un cornetto. La semplicità e la rapidità di questi metodi fanno sì che il contante non sia più indispensabile nemmeno per importi modesti.

Le province del sud in cima alla classifica dei pagamenti Cashless per la colazione

Il fenomeno dei pagamenti digitali si manifesta con percentuali di crescita particolarmente alte in alcune province italiane, soprattutto al Sud. Campobasso guida la classifica con una crescita del 167,9% nelle transazioni cashless nelle prime ore del giorno rispetto allo scorso anno. Seguono Catanzaro con un aumento del 113,3% e Palermo con il 90,2%. Anche Ragusa e Sassari si collocano appena sotto il podio, a dimostrazione di una diffusione molto intensa in queste aree.

Il Nord Italia, in questo contesto, appare meno coinvolto nelle variazioni più forti, con Trento che rappresenta la provincia settentrionale più significativa, con un aumento del 77,6%. Questi numeri indicano che, nonostante la digitalizzazione sia un trend nazionale, alcune province meridionali stanno accelerando il passaggio al cashless sulle abitudini di spesa mattutine più di altre.

I scontrini cashless più bassi d’Italia e le variazioni nelle province

Sul fronte degli importi medi pagati con metodo digitale, la provincia di Bolzano si distingue nel 2025 per avere il ticket medio cashless più basso d’Italia, con 9,9 euro medi spesi nei bar e nelle caffetterie. Questa cifra è inferiore alla media nazionale, che si attesta a poco più di 11 euro, e testimonia che anche nelle aree con scontrini più consistenti si usa la carta per pagamenti di diverse entità. Altre province con scontrini medi bassi includono Piacenza , Bologna , Fermo , Prato e Belluno .

Completano la classifica delle province con scontrini cashless tra i più contenuti Genova, Modena e Benevento, tutte con 12,9 euro, e infine Vercelli con 13 euro. Questi dati aiutano a capire come gli importi pagati in modalità digitale varino anche geograficamente, influenzati forse dalla composizione dell’offerta o dalle abitudini locali di consumo. Ciò conferma che, al di là delle dimensioni dello scontrino, i metodi cashless sono ormai diffusi e accettati dalla maggior parte dei clienti nei bar di tutta Italia.