Robert Rauschenberg, il centenario internazionale tra mostre e omaggi in tutto il mondo nel 2025
Robert Rauschenberg, artista nato nel 1925 in Texas, rappresenta una figura chiave nella scena artistica americana del Novecento. Il 2025 segna il centenario della sua nascita e non solo negli Stati Uniti, ma in molte città globali vengono organizzate iniziative per celebrare il suo lavoro e il suo contributo all’arte contemporanea. Le celebrazioni proseguiranno fino al 2026, rivelando la portata internazionale di Rauschenberg e il suo ruolo cruciale nel cambiamento della scena artistica mondiale negli anni Sessanta.
La centralità di Rauschenberg nella svolta artistica del dopoguerra
Robert Rauschenberg si impose nel 1964 come primo artista americano vincitore della Biennale di Venezia, tappa fondamentale che segnò il passaggio di potere artistico dagli ambienti europei del dopoguerra alla scena statunitense. Questa affermazione riconobbe la centralità di movimenti come la Pop Art, il Neo-Dada e il Minimalismo nascente, di cui Rauschenberg fu protagonista. Nato il 22 ottobre 1925 a Port Arthur in Texas, si distinse per una produzione artistica che andava al di là della semplice pittura, coinvolgendo scultura, fotografia, danza e musica.
L’importanza della sua vittoria alla Biennale non fu solo simbolica, ma cambiò le dinamiche della cultura artistica internazionale, aprendo la strada a nuovi modi di esprimersi e a una ridefinizione degli spazi espositivi. Con la sua opera, Rauschenberg portò avanti un approccio multidisciplinare, capace di mettere in contatto materiali differenti e di sperimentare forme espressive nuove per il periodo. Il suo lavoro incarna una stagione di grande fermento che influenzò artisti e movimenti successivi.
Milano e il ricco calendario di mostre dedicate a rauschenberg
Milano si conferma uno dei fulcri delle celebrazioni per il centenario di Rauschenberg. La città ha ospitato una mostra al Museo del Novecento, conclusa a giugno, che ha ricostruito il dialogo tra l’artista texano e le avanguardie italiane del XX secolo, dal Futurismo all’Arte Povera. Questa esposizione ha mostrato come Rauschenberg fosse in grado di interagire con le tendenze artistiche internazionali, creando un confronto aperto e fecondo.
Attualmente le Gallerie d’Italia presentano una rassegna che espone 60 opere dell’artista, visitabile ancora fino al 5 ottobre 2025. La mostra aiuta a collocare Rauschenberg all’interno della New Art, mettendo in luce la sua capacità di innovare linguaggi e tecniche. Questi eventi si inseriscono nel programma più ampio della Milano Art Week 2025, caratterizzato da oltre 350 appuntamenti tra esposizioni, workshop e incontri, che arricchiscono il tessuto culturale della città e ne rafforzano la vocazione internazionale.
Attraverso queste iniziative, Milano resta un punto di osservazione privilegiato per comprendere la profondità dell’impatto di Rauschenberg sull’arte contemporanea, in particolare per gli italiani, offrendo un’ampia panoramica sul modo in cui l’artista ha influenzato le correnti estetiche del Novecento.
La rete globale delle celebrazioni: Colonia, New York, Houston, Madrid, Hong Kong
Oltre che in Italia, l’eredità di Rauschenberg viene rievocata in diverse città del mondo, segno dell’influenza trasversale che il suo lavoro ha mantenuto nel tempo. Dal 3 ottobre il Museo Ludwig di Colonia mette in luce i rapporti di Rauschenberg con altri protagonisti delle arti visive e performative, come il compositore John Cage, il coreografo Merce Cunningham, e gli artisti Jasper Johns e Cy Twombly. Questa mostra racconta la condivisione di idee e progetti tra artisti appartenenti a diversi ambiti.
A New York, presso il Museum of the City of New York, dal 12 settembre è attiva una esposizione che indaga il legame fra l’artista e la metropoli statunitense, dal titolo “Pictures from the Real World”. In parallelo a Houston la Menil Collection propone opere tessili degli anni Settanta di Rauschenberg, soprattutto quelle che testimoniano un interesse particolare per i materiali e le texture.
Madrid accoglie “The Use of Images” alla Fundación Juan March, incentrata sull’uso innovativo delle immagini da parte di Rauschenberg. Al Guggenheim di New York spicca “Life Can’t Be Stopped”, dall’10 ottobre 2025 al 5 aprile 2026, con al centro la monumentale serigrafia “Barge”, realizzata all’inizio degli anni Sessanta in sole 24 ore. L’opera rappresenta uno degli esempi più significativi della capacità dell’artista di catturare l’energia del suo tempo.
Ad Hong Kong il museo M+ si dedica a esplorare i legami fra Rauschenberg e l’Asia, rivelando la sua apertura culturale e la presenza globale. La galleria Thaddaeus Ropac di Parigi, in occasione di Art Basel, allestirà una personale che riflette la legacy di Rauschenberg, legando le celebrazioni alle principali manifestazioni d’arte contemporanea.
Rauschenberg e la scena performativa: danza e musica al centro del tributo
Robert Rauschenberg non si limitò alla pittura e alla scultura, ma partecipò attivamente alla scena della danza e della musica contemporanea. Morto nel 2008 a Captiva in Florida, fu compagno di viaggio di musicisti e coreografi, tra cui Merce Cunningham e John Cage. Il suo contributo è stato determinante nella progettazione di scenografie e costumi per la danza contemporanea, creando un rapporto profondo tra arti visive e performative.
La Trisha Brown Dance Company e il Merce Cunningham Trust hanno inaugurato nel giugno 2025 un tour nazionale che ripercorre proprio quelle esperienze. Il tour tocca importanti sedi culturali come l’Hancher Auditorium di Iowa City, il Walker Art Center di Minneapolis, il Kennedy Center di Washington, e il Wexner Center di Columbus. Nel febbraio 2026 è prevista una tappa a New York e il tour si chiuderà in aprile a Beverly Hills.
Queste rappresentazioni rimettono al centro la multidisciplinarietà di Rauschenberg, evidenziando il suo ruolo di ponte tra arti diverse. La storia di un artista capace di lavorare in spazi ibridi torna così a vivere attraverso le performances dal vivo, mettendo in scena un patrimonio poco conosciuto ma fondamentale della sua produzione.
