Roberto Bolle festeggia 50 anni con un libro che racconta il suo corpo e la danza

di Roberta Ludovico

Roberto Bolle celebra 50 anni raccontando danza e corpo in un libro. - Ilvaporetto.com

Roberto Bolle, étoile conosciuto in tutto il mondo, celebra il mezzo secolo di vita con un libro fotografico uscito il 2 settembre 2024 per Rizzoli. Il volume raccoglie immagini importanti della sua carriera e momenti di vita privata, accompagnati dalle sue riflessioni e dai commenti di artisti, musicisti e stilisti. Un viaggio tra arte e pensieri che mette al centro il corpo, strumento fondamentale per Bolle, ma anche fragile. Intanto, l’étoile continua a portare avanti la sua missione, con eventi in programma a Milano e non solo.

Cinquant’anni di danza: il racconto di Roberto Bolle in 176 pagine

“Roberto Bolle: Oltre il Palcoscenico” è un libro che segna un passo importante per il ballerino nato nel 1975, che ha compiuto 50 anni a marzo. Pubblicato da Rizzoli, costa 55 euro e si sviluppa su 176 pagine. Qui si trovano fotografie intense, spesso intime, che ripercorrono i momenti chiave della sua carriera e della sua vita. Ma non solo: Bolle racconta anche con parole sue chi è, e quale ruolo ha il suo corpo nell’arte della danza.

Il testo si arricchisce di voci note: da Trudie Styler e Sting a Roberto Benigni, Vasco Rossi e Giorgio Armani, fino ai grandi nomi della moda come Dolce e Gabbana e al coreografo William Forsythe. Questi contributi offrono uno sguardo variegato su Bolle, mettendo in luce le diverse sfumature del danzatore e dell’uomo. Un punto che emerge con forza è il corpo di Bolle, visto come simbolo di perfezione ma anche di umanità.

Lo stesso Bolle parla del corpo come “un grande maestro da cui non si smette mai di imparare”. Nel libro confessa anche un suo lato meno noto: l’insicurezza legata alla voce. Per anni quella voce troppo alta e qualche imperfezione lo hanno messo in difficoltà. Così ha lavorato sull’impostazione vocale, fino a trovare una tonalità più calda e profonda, che rispecchia chi è oggi.

Il corpo di Bolle: mezzo di espressione e soggetto di osservazione

Il cuore del libro è il corpo di Bolle, diventato per molti un’immagine iconica della danza e della perfezione fisica, ma anche un elemento in continua evoluzione e scoperta personale. Le fotografie mostrano l’étoile in pose diverse, sul palco e fuori, a volte nudo, altre volte pensieroso, con muscoli e volto messi in primo piano. Non è solo una questione estetica: si riflette su cosa significa usare il corpo per comunicare emozioni, tecnica e personalità.

La danza di Bolle si basa sull’equilibrio tra forza fisica, controllo e intensità espressiva. Questi aspetti emergono chiaramente dalle immagini raccolte. Fotografi e critici hanno sottolineato la sua capacità di parlare al pubblico con ogni gesto e ogni sguardo. Il corpo diventa così un archivio di storie e sensazioni, un “maestro” da ascoltare e interpretare per crescere ancora.

Nel mondo della danza, classica e contemporanea, il corpo è molto più di una vetrina di tecnica: è un veicolo d’identità. Per Bolle, questa consapevolezza ha anche un peso emotivo, legato al suo passato da ragazzo timido e alle sfide personali affrontate sul palco.

Dai grandi successi ai nuovi progetti milanesi

Nel libro Bolle ripercorre i momenti chiave della sua carriera, dall’esordio come giovane danzatore fino ai palcoscenici più importanti del mondo. Ne esce il ritratto di un artista che ha conquistato il pubblico grazie a una tecnica impeccabile e a un talento comunicativo fuori dal comune.

Sul fronte degli impegni, Bolle continua a promuovere la danza con iniziative come “Come On Dance”, il festival che ha creato otto anni fa a Milano e che nel 2024 si terrà dal 3 al 7 settembre. Ogni edizione ha un tema diverso, e quest’anno l’attenzione sarà sul legame tra danza e sport, in vista delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, un evento che coinvolgerà tutta la città.

Tra le novità di questa edizione spicca il “Ballo in Rosso”, una grande coreografia che vedrà coinvolti 1.500 giovani danzatori italiani in una performance collettiva sulle note del Bolero di Maurice Ravel. Questo evento si affianca al tradizionale “Ballo in Bianco”, trasmesso in diretta su Raiuno, e punta a superare la distanza tra palco e pubblico, valorizzando la partecipazione e l’energia del ballo. Non sarà solo una lezione, ma un vero momento di condivisione artistica e sportiva.

Così, Roberto Bolle resta protagonista non solo come ballerino, ma anche come figura di riferimento per la danza italiana e internazionale, capace di coinvolgere nuove generazioni e portare la sua arte ben oltre il teatro.