Roma 2025-26, Gasperini tra rassegnazione e un mercato estivo orientato alla crescita futura
La preparazione estiva della Roma ha messo in evidenza alcune difficoltà, soprattutto nel reparto offensivo, con un mercato che punta più al futuro che a risultati immediati. L’allenatore Gian Piero Gasperini ha manifestato non poche perplessità nel collegare gli acquisti alla competitività della squadra, lasciando trasparire un certo senso di rassegnazione dopo mesi di trattative. La rosa si è rinnovata soprattutto con giovani, ma bisogna ancora capire se questi nuovi volti riusciranno a far compiere alla Roma quel salto di qualità tanto atteso.
La delusione di Gasperini dopo il mercato estivo della Roma
Gian Piero Gasperini, subito dopo la vittoria a Pisa, aveva annunciato che “martedì tireremo le somme”, mostrando una duplice sensazione di speranza e di consapevolezza pessimistica. Da allora, il mercato della Roma ha portato in dote soprattutto giovani per il futuro, ma pochi elementi pronti a risolvere problemi immediati. L’unica eccezione è stata l’acquisizione di Leon Bailey, attaccante fermato da un infortunio al primo allenamento. Ad oggi, la squadra ha ricevuto otto volti nuovi, ma Gasperini aveva già sottolineato che c’è una differenza netta tra “completarsi” e “rinforzarsi”. Per lui, l’attacco rappresenta il vero cuore della competitività, e oltre a Bailey, le risposte non sembrano all’altezza delle aspettative.
L’allenatore ha inoltre specificato che la Roma, nella passata stagione, ha segnato 28 gol in meno dell’Atalanta, il che evidenzia una lacuna importante nel settore offensivo. L’arrivo di Evan Ferguson rappresenta un investimento in prospettiva, ma il giovane attaccante è ancora da formare e migliorare. Di fatto il reparto non ha subito cambiamenti sostanziali dopo l’inizio del ritiro a Trigoria, lasciando Gasperini con un senso di insoddisfazione, ma anche con la consapevolezza di dover lavorare con un gruppo che comunque stima e considera sano.
Una Roma orientata ai giovani senza certezze immediate
Il mercato estivo della Roma ha scommesso su diversi giovani, in particolare i difensori Daniele Ghilardi e Jan Ziolkowski. Ghilardi, recentemente arrivato dal Verona, è stato lanciato nelle amichevoli ma non ha ancora avuto spazio in Serie A, mentre Ziolkowski, arrivato dopo trattative lunghe, ha appena accumulato un paio di allenamenti prima di partire con la sua nazionale. Questo denota come la squadra stia costruendo una base per il futuro ma senza certezze immediate.
Il ruolo di vice Svilar è stato affidato al portiere Vasquez, chiamato a sporadiche apparizioni, seguendo un modello già visto nei precedenti con Gollini. Wesley, esterno dal Flamengo, rappresenta l’unico nuovo elemento finora considerato inamovibile e destinato a giocare con continuità. Però il calendario brasiliano impone pause e impegni frequenti, come se l’atleta fosse già vicino al termine di una stagione impegnativa.
L’allenatore ha dovuto fronteggiare anche qualche delusione sotto forma di promesse non mantenute. Fabio Silva non è arrivato nonostante gli impegni presi e pure la trattativa per Sancho si è arenata dopo lunghe negoziazioni. I Friedkin, la proprietà, avevano anticipato qualche difficoltà causata dai limiti del fair play finanziario, ma avevano garantito la volontà di migliorare soprattutto l’attacco, non solo completare la rosa. Incontro di agosto a Liverpool, con il vicepresidente Ryan, sembrava aver destinato alla squadra novità più importanti rispetto all’arrivo di Bailey. Il risultato è stato invece meno significativo.
Gasperini tra speranze e tensioni interne alla Roma
Il tecnico ha messo in campo il proprio prestigio per convincere gli obiettivi di mercato, entrando personalmente in alcune trattative. Questo approccio racconta la sua preoccupazione per eventuali accuse sul suo lavoro in caso di risultati scarsi. Il senso di amarezza che emerge da questa finestra di trattative non ha però intaccato la stima verso l’ambiente e il gruppo squadra, giudicato solido e motivato.
Un problema ancora irrisolto riguarda il rapporto tra Gasperini e il direttore sportivo Massara, che con la chiusura del mercato poco entusiasmante rischia di farsi più fragile. Questo potrebbe lasciare qualche strascico negativo nelle dinamiche interne. Le tensioni accumulate restano sotto la superficie, ma in futuro potrebbero condizionare i rapporti e le scelte importanti per la squadra.
Il presente della Roma racconta dunque la storia di una squadra in fase di costruzione, affidata a un allenatore che lavora per gettare basi a lunghissimo termine, ma che deve fare i conti con aspettative e una rosa che per adesso non sembra ancora all’altezza. Sul campo e fuori, il clima si fa teso, ma il cammino prosegue.
