La recente sfilata di Dior haute couture Primavera-Estate 2025, condotta da Maria Grazia Chiuri a Parigi, ha riunito elementi storici e visioni moderne in un affascinante gioco di stili e riferimenti. L’evento ha avuto luogo nel suggestivo Museo Rodin, con opere dell’artista indiana Rithika Merchant che hanno fatto da cornice a un viaggio visivo straordinario. Questa collezione non solo celebra la moda, ma invita a riflettere sul significato e sul valore del passato nella creazione del futuro.
Maria Grazia Chiuri ha inteso riconsiderare iconografie della moda storica per reinterpretarle in chiave moderna. Gonne con gabbie di crinolina in bella vista e panier che emanano eleganza allargano la silhouette femminile in un modo audace. Durante la sfilata, l’idea di “non c’è futuro senza guardare al passato” è stata il fulcro creativo, mescolando la tradizione con l’innovazione. La crinolina, un simbolo della moda dell’Ottocento, è esposta e non più nascosta, con i suoi intricati fili ricamati che richiamano la delicatezza della natura, ondeggiando ad ogni passo.
Nella visione di Chiuri, il tempo diventa fluido. I riferimenti ai secoli passati non sono solo decorativi, ma rivelano un intento audace: sovvertire la concezione temporale della moda, rendendo i pezzi attuali parte di un’eterna evoluzione. La settimana della moda diventa un’ode alla femminilità, facendo dialogare stili e epoche diverse in un unico abbraccio visivo.
Il panorama della sfilata è arricchito dalle opere di Rithika Merchant, la cui arte tessile è caratterizzata da simboli onirici e motivi mitologici. Sfondi a tema che richiamano un universo incantato creano un’atmosfera fiabesca, immergendo gli spettatori in una realtà parallela. Le opere di Merchant non sono semplici decorazioni, ma pannelli ricamati che fondono moda e arte, trasformando la passerella in un museo temporaneo.
L’approccio artigianale degli atelier Dior si unisce a quello della Scuola di Craft di Chanakya, contribuendo a creare pezzi unici che evocano storie antiche e contemporanee al tempo stesso. Questa sinergia permette di esplorare un mondo in cui ogni indumento racconta una storia, avvicinando il pubblico a una dimensione estetica senza tempo. Gli abiti diventano veri e propri esploratori di emozioni, permettendo al pubblico di guardare oltre la superficie.
Il parterre della sfilata è stato illuminato da ospiti illustri, tra cui Carla Bruni Sarkozy, Jisoo delle Blackpink e Anya Taylor-Joy. La loro presenza ha reso l’evento ancora più magnetico, conferendo un tocco di glamour e celebrità a questa celebrazione della haute couture. Ogni ospite, con il proprio stile unico, rappresenta un aspetto della moda contemporanea, in un continuo dialogo con il passato e le sue radici.
La collezione ha abbracciato una femminilità che è sia forte che vulnerabile, esplorando diverse identità attraverso abiti che chiedono di essere indossati. Le culotte di tulle e le linee ad “A” evocano una figura di donna che può oscillare tra diverse interpretazioni di sé, permettendo ai vari look di trasformarsi in una vera e propria dichiarazione di intenti. L’essenza della collezione è un invito alla libertà espressiva, alla scoperta e alla rivisitazione di una moda che ha sempre più da offrire.
Con questa impresa, Maria Grazia Chiuri non solo celebra la tradizione, ma invita le donne a esplorare il loro potenziale, incoraggiandole a reinventare la propria immagine e identità. La sfilata diventa così un’opera d’arte vivente, di riflessione e aspirazione, pronta a lasciare il segno, non solo nelle passerelle, ma nel cuore di chi la osserva.