La tragedia che ha colpito Napoli con la morte di Valeria Vertaglio ha suscitato un’ondata di indignazione tra i residenti di Sant’Erasmo. È emerso un forte desiderio di cambiamento e maggiore sicurezza sulle vie della città , in particolare in via Marina, dove si sono verificati due incidenti gravi in sole 24 ore. Le mamme del quartiere chiedono un intervento urgente per rendere le strade più sicure per i bambini e tutti gli utenti della strada.
Incidenti mortali e reazioni immediate
Nei giorni scorsi, via Marina è diventata teatro di due gravi incidenti stradali, con un esito tragico per Valeria Vertaglio, una madre di 42 anni. La sequenza degli eventi ha avuto inizio il 1° ottobre, quando Vertaglio, dopo aver accompagnato i suoi figli a scuola, è stata investita da un’automobile mentre tentava di tornare a casa. Il veicolo coinvolto era una Fiat Panda guidata da un giovane di 22 anni, che ha subito prestato soccorso alla vittima. Tuttavia, le ferite riportate dalla donna erano tali da risultare fatali, nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei soccorritori intervenuti sul luogo dell’incidente.
Il giorno seguente, intorno alle 6.30 del mattino, si è verificato un nuovo incidente nella stessa area: un violento scontro tra una moto e un ciclomotore ha causato il ferimento di due persone. Le cause che hanno portato all’incidente sono attualmente al vaglio delle autorità competenti, ma la preoccupazione generale per la sicurezza stradale in quel punto specifico è notevolmente aumentata.
La mobilitazione delle mamme di Sant’Erasmo
Di fronte a questa situazione allarmante, le mamme del quartiere si sono unite in un’azione di protesta, chiedendo misure concrete per migliorare la sicurezza stradale in via Marina. Sono scese in strada per manifestare la loro rabbia e preoccupazione, segnalando che il numero crescente di incidenti mortali mette a rischio non solo la vita di adulti come Valeria, ma anche quella dei più piccoli, che quotidianamente transitano in quella zona.
Le mamme hanno chiesto l’implementazione di misure di sicurezza stradali come dossi, segnali chiari e una maggiore vigilanza da parte delle forze dell’ordine. Il loro obiettivo è chiaro: evitare che simili tragedie possano ripetersi in futuro e garantire un ambiente più sicuro per i bambini che frequentano le scuole nelle vicinanze.
La rivolta delle mamme riguarda anche un tema più ampio: la necessità di una migliore pianificazione urbana e una gestione più responsabile delle strade, affinché non si trasformino in trappole mortali per i pedoni e gli utenti vulnerabili della strada.
Richieste di intervento e reazioni istituzionali
In risposta alla mobilitazione delle mamme, ci si aspetta che le autorità locali prendano seriamente in considerazione le istanze presentate dalla comunità . È fondamentale che le istituzioni ascoltino le preoccupazioni dei cittadini e agiscano tempestivamente per migliorare la sicurezza stradale in via Marina e in altre zone ad alto rischio della città .
Le famiglie delle vittime e i residenti del quartiere hanno sollecitato un incontro con i rappresentanti del comune e delle forze dell’ordine per discutere delle misure previste. Si prevede che il tema della sicurezza stradale sarà affrontato nei prossimi incontri pubblici, dove si discuteranno soluzioni concrete e possibili interventi per prevenire ulteriori tragedie.
La volontà della comunità di Sant’Erasmo di farsi sentire è un chiaro segnale che, dietro a ogni incidente, ci sono storie di vite spezzate e famiglie distrutte, ed è fondamentale che le strade diventino, finalmente, un luogo sicuro per tutti.