
Un Treantise sulla Tragedia dell'Heysel: Zbigniew Boniek ricorda la notte dell'orrore - IlVaporetto.com
L’anniversario della tragedia
A 39 anni dalla strage dell’Heysel, l’ex calciatore Zbigniew Boniek rivive i ricordi di quella drammatica notte a Bruxelles. Tra la vittoria sul campo e l’orrore sugli spalti, il peso di quella tragedia rimane vivo dentro di lui. Un mix di emozioni contrastanti che lo portarono a compiere gesti di generosità e solidarietà unici, come donare intero il premio partita a sostegno delle vittime.
La tragica notte dell’Heysel
Sugli spalti dell’Heysel quella maledetta sera, la morte colpì trentadue italiani, quattro belgi, due francesi e un nordirlandese, con altri 600 tifosi feriti. Tra lo sgomento e l’obbligo di scendere in campo, Boniek rivela il tormento interiore di un giocatore costretto a giocare una partita senza senso. La pressione di dover vincere per onorare le vittime, mentre il pericolo e la paura si facevano spazio in un contesto surreale, quasi da campo di concentramento.
Ricordi indelebili, gesti di solidarietà
Ancora oggi, i ricordi dell’Heysel tormentano Boniek, che ricorda con tristezza le vite spezzate di un padre e un figlio di Cagliari, entrambi perduti in quella tragedia. Il terrore di quell’ambiente ostile, con i cani al guinzaglio dei poliziotti e la sensazione di irrealtà che permeava lo stadio, si fonde con la gratitudine per aver potuto onorare le vittime con un gesto di grande umanità: donare tutto il premio partita alla fondazione a sostegno delle famiglie colpite dalla tragedia.