
Benfica trionfa allo Stadium e la Juventus affonda al ventesimo posto in classifica - Ilvaporetto.com
La Juventus vive una serata drammatica allo Stadium, subendo la sconfitta contro il Benfica, che spinge i bianconeri al ventesimo posto della classifica. Dopo la conferma dei play-off, le disavventure in campo non si arrestano: l’infortunio di Kalulu, le reti di Pavlidis e Kokcu e i fischi dei tifosi accompagnano una prestazione opaca della squadra di Thiago Motta. Con un calendario che prevede un match contro l’Empoli, la Juve è chiamata a reagire prontamente.
L’inizio del match e i segni di affanno
Il match inizia in modo infausto per la Juventus: il difensore Kalulu è costretto ad abbandonare il campo per un infortunio muscolare, una perdita che pesa onerosamente sulla squadra. Per rimediare al problema, Thiago Motta schiera Locatelli al suo posto. Nonostante questo ostacolo, i bianconeri hanno la possibilità di segnare subito, con Mbangula che sfiora il gol con un colpo di testa, ma la sua conclusione viene neutralizzata dal portiere Trubin.
La situazione precipita rapidamente. Poco dopo, in un solo minuto, la Juventus subisce due colpi che segnano l’andamento dell’incontro. L’errore di Gatti, che lascia spazio a Pavlidis, consente al giocatore di portare il Benfica in vantaggio. I bianconeri, pronti a rispondere, si trovano invece a fronteggiare un momento di crisi. Risultano spesso imprecisi nei passaggi e fischiati dai tifosi, segnando un passo indietro rispetto alle prestazioni attese.
La reazione della Juve e le difficoltà in attacco
Nonostante l’inizio difficile, la Juventus cerca di riprendersi. Nel secondo tempo, i bianconeri provano a forzare la situazione. Thuram, con un tiro potente, sembra voler risvegliare la squadra, ma la conclusione si rivela poco incisiva. Con l’ingresso di Koopmeiners e Nico Gonzalez, la squadra cerca di cambiare marcia. Vlahovic, presente in attacco, ha l’occasione per riportare la Juve in pareggio ma spreca un’importante occasione calciando alto.
Questa insistenza, però, non porta i frutti sperati. Al 75′, con un cross di McKennie, Douglas Luiz riesce a rendersi pericoloso, ma Trubin, con un gesto atletico, respinge l’insidioso tentativo di gol. La Juve continua la sua pressione, ma è evidente che manca qualcosa nella finalizzazione e nelle scelte di gioco. Le emozioni alternate tra speranza e delusione caratterizzano una fase di gioco in cui il tempo scorre e i bianconeri non riescono a trovare la chiave per sbloccare la partita.
Il colpo finale e l’uscita di scena tra i fischi
Con il passare dei minuti, il Benfica si dimostra una squadra bene organizzata e pronta a colpire. A dieci minuti dal termine, Kokcu trova il raddoppio con un tiro preciso dal limite dell’area, mandando in delirio i tifosi portoghesi accorsi a Torino. Questo gol segna l’apice del dominio della squadra ospite e, per la Juventus, è una mazzata definitiva che segna la seconda sconfitta consecutiva.
Nonostante i tentativi di rimonta, l’atmosfera all’interno dello Stadium è tesa. I fischi dei tifosi accompagnano il rientro della squadra negli spogliatoi, un segnale forte della frustrazione accumulata. La Juventus dovrà affrontare il prossimo incontro contro l’Empoli con il peso di queste sconfitte da smaltire e una necessità impellente di cambiamento.
La stagione continua e i bianconeri devono sperare in un cambio di rotta, mentre il sogno di un buon rendimento nei play-off di Champions League si fa più distante. Con l’andata fissata per il febbraio dell’anno prossimo, la squadra ha tempo per recuperare, ma qui e ora la pressione per ottenere risultati immediati è palpabile.