
Martedì 10 giugno 2025, alle 17:30, il CNEL – Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro ha ospitato la presentazione del Bilancio Sociale 2024 della Fondazione Museo della Shoah, un evento in cui la memoria attiva si unisce alla responsabilità sociale per restituire alla collettività un racconto di impegno civile. La giornalista e attivista per i diritti umani Claudia Conte ha guidato il confronto, invitando a riflettere sull’impatto culturale, educativo e istituzionale delle attività svolte nell’ultimo anno.
Un dibattito istituzionale per la memoria
All’avvio dei lavori ha preso la parola Renato Brunetta, Presidente del CNEL, che ha rimarcato il valore strategico del Bilancio Sociale come strumento di trasparenza e di coinvolgimento di tutti gli attori sociali. Tra gli interventi successivi, Mario Venezia, Presidente della Fondazione Museo della Shoah, ha descritto le linee guida per potenziare ulteriormente il ruolo dell’ente; Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, ha sottolineato l’importanza del sostegno parlamentare alle iniziative di educazione alla memoria; Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ha evidenziato la necessità di promuovere il dialogo interculturale; e Maria Elena Boschi, Capogruppo di Italia Viva alla Camera, ha ribadito l’urgenza di contrastare l’odio attraverso l’istruzione e la tolleranza.
Visitatori e radicamento nazionale
Nel 2024 il Museo ha registrato 60.868 visitatori, con un aumento di oltre 6.000 presenze rispetto all’anno precedente, e l’88% di questi ha origine italiana, a testimonianza del forte radicamento sul territorio nazionale.
Giovani protagonisti della memoria
Sono stati 5.795 gli studenti in visita, 2.250 i partecipanti ai percorsi PCTO provenienti da 50 scuole, e 220 i giovani coinvolti nei Viaggi della Memoria, esperienze che consolidano la conoscenza diretta dei luoghi simbolo della Shoah.
Potenziamento culturale e progetti editoriali
La Fondazione ha promosso 11 mostre itineranti per avvicinare nuove città al tema della Shoah e altrettante 11 presentazioni di libri per alimentare il dibattito culturale. A queste iniziative si sono aggiunti 2 concorsi per studenti, volti a stimolare la creatività storica, e il progetto Social Book Club, con la distribuzione di 1.000 volumi per ampliare l’accesso alla lettura e alla riflessione.
Il ruolo del Terzo Settore e lo sguardo al futuro
Riconosciuta come ente del Terzo Settore, la Fondazione Museo della Shoah si conferma fulcro della trasmissione della memoria, della promozione di una cultura dei diritti e di una inclusione autentica. Il Bilancio Sociale 2024 diventa così non solo un documento di rendicontazione, ma un manifesto operativo nella lotta contro l’antisemitismo, l’odio e ogni forma di discriminazione, con l’obiettivo di far della memoria attiva il presupposto di una convivenza fondata sul rispetto e sulla solidarietà.