
La legalità al centro del dialogo: l'intervento di Nicola Gratteri all'Università Vanvitelli - Ilvaporetto.com
Un significativo incontro ha avuto luogo presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, dove il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha condiviso la sua visione sulla legalità con studenti e dottorandi. L’evento ha avuto luogo nell’aula Fraciosi di Palazzo Melzi e si inserisce all’interno di un ciclo di incontri dedicati a temi di grande rilevanza sociale. Gratteri ha fornito importanti riflessioni su un argomento cruciale, accendendo un dibattito che ha toccato vari aspetti della cittadinanza e dei diritti.
Nicola Gratteri e il valore della legalità
Durante il suo intervento, Gratteri ha messo in luce come la legalità non debba essere considerata un mero insieme di norme da seguire, bensì un valore da abbracciare e promuovere attivamente. Per il procuratore, la legalità rappresenta un processo in continua evoluzione, che necessita dell’attenzione e del contributo di ogni individuo. Ha messo in evidenza che ogni cittadino deve sentirsi responsabile nel contribuire a costruire una cultura della legalità, evidenziando come la partecipazione attiva della società sia essenziale per affrontare le problematiche legate all’illegalità.
Rispondendo alle domande degli studenti, Gratteri ha illustrato diversi esempi pratici, spiegando come sia fondamentale un approccio collettivo per contrastare le ingiustizie che affliggono la nostra società. La legalità, ha affermato, deve essere vista come una guida in grado di orientare le scelte quotidiane, non solo a livello legale, ma anche etico e morale.
L’educazione alla legalità come chiave di cambiamento
Gratteri ha sottolineato l’importanza dell’educazione alla legalità, che deve andare oltre il semplice insegnamento accademico. Egli ha affermato che formare i professionisti del diritto implica anche sensibilizzare le nuove generazioni riguardo l’importanza della giustizia sociale e dei valori democratici. Attraverso la sua esperienza, ha chiarito come la formazione di futuri giuristi consapevoli richieda un approccio innovativo nell’affrontare le sfide moderne, specialmente quelle legate alle nuove tecnologie.
Riguardo ai reati in crescita, come il traffico di esseri umani, il riciclaggio di denaro e il cybercrime, Gratteri ha evidenziato che è fondamentale un cambio di paradigma. Le istituzioni e la società civile devono adattarsi alle nuove forme di illegalità, promuovendo un’educazione che integri competenze tecniche e valori etici. La preparazione di studenti e professionisti deve avvenire attraverso un processo attivo, che stimoli il pensiero critico e il dibattito.
La connessione tra università e istituzioni
Il professor Raffaele Picaro, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, ha condiviso l’importanza di eventi come quello con Gratteri. Ha spiegato che tali incontri rappresentano opportunità per gli studenti di confrontarsi con esperti, permettendo loro di approfondire tematiche fondamentali per il loro percorso formativo. Picaro ha ribadito che la legalità deve permeare ogni aspetto della nostra vita sociale. La cultura della legalità, come ha specificato, deve sfidare l’illegalità e le ingiustizie presenti nella società.
Il direttore ha messo in evidenza come queste interazioni non solo arricchiscano il bagaglio culturale degli studenti, ma creino anche un ponte tra il mondo accademico e le istituzioni. L’obiettivo è preparare futuri professionisti in grado di affrontare le sfide della giustizia contemporanea. Picaro ha concluso con l’idea che l’educazione alla legalità deve essere un percorso collettivo, coinvolgendo ogni studente nel processo di cambiamento, affinché la consapevolezza e l’impegno civile si manifestino anche al di fuori delle aule universitarie.