
La misteriosa eredità di Wanda Rutkiewicz, pioniera dell'alpinismo scomparsa nel 1992 - Ilvaporetto.com
Il mondo dell’alpinismo deve molto a figure iconiche che hanno tracciato sentieri e sfidato le vette più alte con coraggio e determinazione. Una di queste è Wanda Rutkiewicz, una delle alpiniste più celebrate e influenti della storia. La sua scomparsa, avvenuta durante una spedizione al Kanchenjunga, continua a suscitare interrogativi e rispetto a quasi 30 anni di distanza. Il nuovo documentario “L’Ultima Spedizione – Il mistero di Wanda Rutkiewicz“, diretto da Eliza Kubarska, offre uno sguardo profondo sulla vita e l’eredità di questa straordinaria figura, ripercorrendo le tappe della sua carriera, le sue conquiste e i misteri che circondano la sua misteriosa scomparsa.
La carriera di Wanda Rutkiewicz
Wanda Rutkiewicz è nata nel 1943 in Polonia ed è diventata una delle alpiniste più illustri del suo tempo. È stata la prima donna a completare l’ascensione del K2, la seconda montagna più alta del mondo, nel 1986, un traguardo che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arrampicata. Con il suo approccio audace e la sua resilienza, Rutkiewicz ha sfidato le convenzioni sociali e ha aperto la strada a molte donne nel mondo dell’alpinismo, un campo tradizionalmente dominato dagli uomini.
La sua determinazione era evidente in ogni spedizione. Wanda ha salito numerose vette imponenti, ma la sua ambizione non si limitava solo alla conquista delle montagne. La sua profonda passione per l’alpinismo era accompagnata da un impegno per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo le sfide che gli alpinisti affrontano, in particolar modo nelle aree più isolate del mondo. Questo attivismo ha contribuito a rendere visibile un universo spesso ignorato dalle masse.
La spedizione al Kanchenjunga e la misteriosa scomparsa
Il 13 maggio 1992 segna una data tragica nella storia dell’alpinismo. In quel giorno, Wanda Rutkiewicz partì per raggiungere la vetta del Kanchenjunga, che si erge a 8586 metri nel Nepal, la terza montagna più alta della Terra. Questo intento rappresentava non solo una conquista personale, ma anche un nuovo capitolo nelle già illustri imprese della sua carriera. Tuttavia, la spedizione si trasformò in un tragico evento, poiché Wanda scomparve senza lasciare traccia.
Il ritrovamento del suo corpo avvenne solo nel 1995, da parte di un gruppo di alpinisti italiani sul versante opposto a quello dell’ascensione. La notizia scosse il mondo dell’alpinismo, alimentando interrogativi sul destino della leggendaria alpinista. Perché Wanda non ha mai fatto ritorno? Che cosa è successo sulla montagna? Questi misteri e la ricerca di risposte continuano a circondare la sua figura, trasformandola in un simbolo di determinazione e rischio.
Il documentario “L’Ultima Spedizione”
Il documentario “L’Ultima Spedizione – Il mistero di Wanda Rutkiewicz“, distribuito da NFilm, offre un’analisi dettagliata della vita di Wanda e della sua eclatante scomparsa. La regista, Eliza Kubarska, non è solo un’appassionata di cinema, ma anche un’alpinista che porta una prospettiva unica al progetto. Con una durata di 85 minuti, il film esplora i trascorsi di Wanda, le sfide affrontate nelle sue spedizioni e il significato della sua vita nell’alpinismo.
L’opera è promossa dal Club Alpino Italiano e, a partire dal 3 febbraio, sarà proiettata in diverse sale cinematografiche in tutto il Paese. Per i membri del CAI, ci sarà la possibilità di accedere a uno sconto speciale, facilitando così la visione di un film che promette di non solo intrattenere, ma di stimolare riflessioni sui costi e le ricompense dell’alpinismo estremo.
Wanda Rutkiewicz rimane un’icona per gli appassionati di montagna e per tutti coloro che credono nella forza dell’individuo di superare i propri limiti. La sua storia continua a ispirare nuove generazioni di alpinisti, rendendo la sua figura un faro di determinazione e avventura.