
Napoli-Juventus, il gol di Anguissa provoca un 'terremoto': il fenomeno dei footballquake - Ilvaporetto.com
La recente vittoria del Napoli contro la Juventus, caratterizzata da una spettacolare rimonta 2-1, non solo ha fatto esultare i tifosi, ma ha anche generato un fenomeno del tutto inaspettato: un vero e proprio terremoto, seppur di bassa intensità. Questo articolo esplora l’originale manifestazione di gioia dei tifosi e l’impatto che essi hanno su fenomeni sismici, confermando ancora una volta quanto possa essere vibrante l’atmosfera calcistica a Napoli.
Un clima di festa travolgente
Nell’ultimo incontro tra Napoli e Juventus, in programma sabato, il Napoli ha messo a segno una vittoria decisiva. La squadra, guidata da Antonio Conte, è riuscita a rimontare grazie ai gol di Frank Anguissa e Romelu Lukaku. Il momento clou è stato senza dubbio il gol di Anguissa, che ha fatto esplodere di gioia i tifosi partenopei, generando un’atmosfera di festa incredibile.
Ma la gioia non si è limitata ai semplici festeggiamenti. L’intensità e l’entusiasmo dei tifosi hanno provocato un incremento di vibrazioni talmente forte da registrare un movimento nel terreno, monitorato da strumentazioni geologiche. Questo episodio rientra nel cosiddetto fenomeno del “footballquake“, termine coniato per descrivere i mini-terremoti causati dalle esultanze dei tifosi in occasione delle partite di calcio.
Il fenomeno del footballquake
I footballquake sono sismi che possono essere scatenati dal tifo intenso e dal calore dei sostenitori durante eventi sportivi. Nel caso specifico della partita Napoli-Juventus, è stato registrato un movimento di 0,002 g all’57° minuto, precisamente quando Anguissa ha battuto di testa. Questa accelerazione, sebbene bassa, è stata sufficientemente avvertita dai sensori e dagli accelerometri installati sotto importanti strutture pubbliche a Fuorigrotta.
Contrariamente a un terremoto tradizionale, il movimento generato dal tifo ha caratteristiche specifiche che lo differenziano da un sisma naturale. Gli esperti di sismologia e geotecnica hanno ben chiara la differenza, ma in alcune occasioni questi eventi possono raggiungere una magnitudo di 2, a seconda della potenza dell’esultanza dei tifosi. Ciò che rende speciale questo fenomeno è la sua stretta connessione con il fervore e la passione del pubblico, capace di trasformare un ordine di vibrazioni in un evento misurabile dal punto di vista sismico.
Il precedente del gol di Koulibaly
Uno dei casi più emblematici di footballquake risale al 2018, quando Kalidou Koulibaly segnò un gol memorabile allo Stadium di Torino contro la Juventus. Anche in quell’occasione, l’esultanza dei tifosi fu talmente intensa da provocare un sussulto percepito anche dalle stazioni sismiche dell’Osservatorio Vesuviano. Questi episodi evidenziano l’unicità del tifo napoletano, capace di attivare non solo emozioni, ma anche fenomeni fisici quantificabili.
La potenza del tifo a Napoli non è solo relegata a una questione di sportività. Essa si traduce in un vero e proprio legame tra la comunità e la sua squadra, dove ogni gol diventa un evento che va ben oltre il campo di gioco, influenzando anche l’ambiente circostante. Ogni respiro, ogni grido di gioia si fa carico di un’energia che va a impattare le fondamenta della città.
In questo contesto, la vittoria del Napoli contro la Juventus rappresenta un altro capitolo di una storia che continua a connettere il calcio, i tifosi e la geologia in un abbraccio di passione e tradizione, riproponendoci un’idea di sport che va oltre il mero risultato sul campo.