
Protezione dei lavoratori: il confronto tra governo, imprese e sindacati - IlVaporetto.com
Nella gestione dell’emergenza caldo nei luoghi di lavoro, il governo propone di adottare il protocollo presentato nell’estate del 2023. Le imprese ribadiscono che le regole esistenti sono sufficienti, mentre Cgil, Cisl e Uil chiedono nuovi adempimenti cogenti. Ecco i diversi punti di vista emersi.
Imprese: attenzione alla sicurezza dei lavoratori
Le associazioni datoriali sottolineano l’importanza di garantire la sicurezza dei lavoratori esposti al caldo, facendo riferimento alla vasta strumentazione normativa disponibile. Secondo Confindustria, non è necessario introdurre ulteriori misure, ma piuttosto applicare correttamente le norme attuali e valutare tutti i rischi, compresi quelli legati al caldo estremo. Le imprese si preoccupano anche che eventuali interruzioni dell’attività lavorativa nelle ore più calde non comportino ritardi nelle consegne.
Sindacati: protezioni estese a tutti i settori
I sindacati, rappresentati da Francesca Re David della Cgil, evidenziano lacune nella legislazione attuale riguardo al caldo e al lavoro. Chiedono ammortizzatori sociali anche per i lavoratori stagionali, una regolamentazione chiara in caso di condizioni meteorologiche estreme e una maggiore protezione per tutti i lavoratori, non solo per quelli a tempo indeterminato.