
Samuel di Chiara, primo atleta disabile premiato dall'Unvs di Bolzano come atleta dell’anno - Ilvaporetto.com
Un momento storico per il mondo dello sport e per la comunità, quello che ha visto Samuel di Chiara, un atleta paralimpico di Merano, ricevere il prestigioso riconoscimento di Atleta dell’anno 2024 dalla sezione di Bolzano dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport. Questo premio, che dal 1988 celebra i migliori atleti del trentino, segna un importante passo avanti per l’inclusione degli sportivi con disabilità, mettendo in luce le straordinarie capacità di questi atleti. La cerimonia si è tenuta nella palestra del tennistavolo situata nella zona sportiva di Maso delle Pieve, diventando il palcoscenico per una storia di resilienza e determinazione.
Un premio significativo per un atleta straordinario
La motivazione del premio, espressa dall’Unione, è particolarmente toccante: “Samuel di Chiara è un vero campione di vita e di sport”. La sua storia personale inizia con una sfida difficile, legata a una emorragia cerebrale subita alla nascita, che gli ha lasciato una paresi destra con conseguenze significative, rendendolo paralizzato dal braccio alla gamba destra. Nonostante queste difficoltà, a soli 13 anni, Samuel ha deciso di affrontare la sua disabilità attraverso il tennistavolo, uno sport che gli ha permesso di esprimere sé stesso e di superare le sue limitazioni.
L’Unione Nazionale Veterani dello Sport ha sottolineato i sacrifici e il talento che Samuel ha mostrato nel corso della sua carriera sportiva, caratterizzata da impegno e passione. Questo riconoscimento non è solo un tributo ai successi sportivi, ma anche un’ispirazione per tanti, dimostrando che la volontà di vincere può prevalere su qualsiasi ostacolo. Samuel è diventato un esempio da seguire, non solo per gli atleti disabili, ma per tutti coloro che affrontano sfide nella vita.
I numerosi successi di Samuel di Chiara
Nel corso della sua carriera sportiva, Samuel di Chiara ha collezionato una serie impressionante di successi, dimostrando che con determinazione e dedizione si possono raggiungere traguardi incredibili. Negli ultimi dieci anni, ha conquistato 13 titoli di campione italiano, un risultato che evidenzia la sua abilità e la sua costanza nel tempo. Inoltre, ha ottenuto tre podi ai campionati europei, confermando il suo status di atleta di alto livello nel panorama internazionale.
Nel 2024, Samuel ha brillato, aggiudicandosi il titolo di campione italiano sia nel singolo che nel doppio, in coppia con il torinese Loris Cordura. Questo straordinario risultato non è solo una testimonianza del suo talento individuale, ma anche della sinergia creata con il suo compagno di squadra. La sua carriera, percorsa da successi e sfide, costituisce un capitolo fondamentale per lo sport paralimpico, contribuendo a dare visibilità a discipline troppo spesso dimenticate.
Il riconoscimento ricevuto non fa altro che accentuare l’importanza dello sport come strumento di integrazione e inclusione sociale, capace di trasformare le vite delle persone. Samuel rappresenta la prova vivente che la disabilità non definisce il valore di un atleta, e il suo esempio incoraggia molti a intraprendere percorsi simili.
Una cerimonia che segna la storia dello sport a Bolzano
La premiazione di Samuel di Chiara non è stata solo un evento personale per l’atleta ma anche un momento significativo per la comunità sportiva di Bolzano. La scelta di premiare un atleta disabile sottolinea il crescente impegno verso un maggior riconoscimento e sostegno per gli sportivi con disabilità. La cerimonia ha visto la partecipazione di diverse autorità locali e sportivi, rendendo omaggio non solo a Samuel, ma anche a tutti coloro che si adoperano quotidianamente per abbattere le barriere fisiche e mentali nel mondo dello sport.
Questo premio può essere visto come un punto di partenza per una maggiore inclusione e rappresentanza nel panorama sportivo. La comunità sportiva di Bolzano ha dimostrato di voler creare spazi in cui ogni atleta possa brillare, indipendentemente dalle proprie limitazioni. Gli sforzi in questo senso continuano a crescere, e la speranza è che altre storie di atleti come Samuel possano emergere, contribuendo a un cambiamento positivo nella percezione dello sport e della disabilità.
Samuel di Chiara, attraverso il suo esempio, non solo ha conquistato un premio ma ha anche aperto la strada a un dialogo più ampio sulla disabilità nel mondo dello sport, dimostrando che la passione, la forza e il coraggio possono davvero cambiare il corso della vita di una persona.