
Sulley Muntari: il suo punto di vista su Milan, Juventus e la Champions League - Ilvaporetto.com
Sulley Muntari, ex calciatore del Milan, ha recentemente rilasciato un’intervista esclusiva a Flashscore, in cui ha discusso alcuni dei momenti salienti della sua carriera e del futuro della Serie A. Tra i temi trattati, il suo celebre “gol fantasma” contro la Juventus nel 2012, la collaborazione con Kakà e le potenzialità attuali di Milan e Inter nella competizione europea. Ecco un’analisi approfondita delle sue dichiarazioni.
il gol fantasma: cosa sarebbe potuto accadere?
Muntari si è soffermato sul famigerato “gol fantasma” del 2012, quando il suo tiro, che superò la linea di porta, non venne convalidato dall’arbitro. In quell’occasione, il Milan si trovò a contendere lo scudetto alla Juventus, squadra che, sotto la guida di Antonio Conte, mostrava un gioco veloce e intenso. Muntari ha espresso la convinzione che, se il suo gol fosse stato convalidato, le sorti del titolo avrebbero potuto cambiare. “Sì, avremmo potuto vincere lo scudetto,” ha dichiarato, evidenziando come la Juventus, quel anno, fosse a un livello superiore rispetto ad altre squadre.
L’ex centrocampista ha notato come il famoso episodio abbia avuto un impatto significativo sul calcio italiano, portando infine all’introduzione della goal-line technology. “Ora, grazie al VAR, molte controversie possono essere evitate,” ha aggiunto, sebbene abbia espresso anche qualche riserva sulla lentezza che il VAR porta nel gioco. Muntari, però, si è detto ottimista per i giovani calciatori che beneficeranno di tecnologie più moderne per garantire giustizia nelle partite.
giocare con kakà: un’esperienza unica
Nel suo racconto, Muntari non ha potuto fare a meno di parlare del suo ex compagno di squadra Kakà. Descrivendo Kakà come un giocatore con una capacità di accelerazione unica, Muntari ha confrontato il brasiliano con le auto, che cambiano marcia per aumentare la velocità. “Kakà sembrava molle all’esterno, ma era incredibile. Cambiava velocità come poche persone sanno fare,” ha affermato, commemorrando l’abilità del rivale.
Il ricordo più vivido per lui è stato il ritorno di Kakà al Milan, dopo la sua esperienza a Madrid. “Era come un razzo,” ha detto Muntari, sottolineando come, ogni volta che riceveva la palla, riusciva a esprimere una potenza impressionante che lasciava gli avversari indietro. Secondo Muntari, solo Alexandre Pato si avvicinava a quel tipo di esplosività, rendendo Kakà un giocatore davvero unico nel suo genere.
il futuro del calcio italiano: inter o milan?
Un altro argomento di discussione è stato il futuro delle squadre italiane in ambito europeo, in particolare il Milan e l’Inter. Muntari ha notato come l’Inter, che è andata in finale di Champions League due anni fa contro il Manchester City, abbia mantenuto una squadra molto competitiva. La ricostruzione in corso in casa Milan, invece, è vista con attenzione dall’ex calciatore, che spera in un sostanziale miglioramento.
Muntari ha evidenziato quanto il gioco di Simone Inzaghi, attuale tecnico dell’Inter, stia portando la squadra a una crescita strategica su più livelli. “Credo che la gloria in Champions League sia a portata di mano,” ha affermato, facendo riferimento all’equilibrio tra giovani talenti e giocatori più esperti nella rosa interista. La combinazione di queste caratteristiche, secondo lui, fa dell’Inter una delle formazioni più temibili in Europa al momento.
L’analisi di Muntari non può che stimolare la curiosità dei tifosi riguardo al potenziale dei club italiani nel tornare a emergere in competitizioni internazionali, facendo riflettere su come la storia recente delle squadre di calcio italiane possa essere ripensata e rinnovata per il futuro.