
Atalanta espugna Roma: cronaca del posticipo di Serie A con un netto 0-2 - Ilvaporetto.com
La partita di lunedì sera tra Roma e Atalanta si è conclusa con una vittoria netta per i bergamaschi, che hanno dimostrato di essere in ottima forma in questo campionato di Serie A. L’incontro, valido per la quattordicesima giornata, ha visto l’Atalanta imporsi con un punteggio di 2-0, consolidando la propria posizione nelle zone alte della classifica. La prestazione dei giocatori bergamaschi, unita a una certa difficoltà da parte della Roma, ha segnato un momento chiave della stagione, specialmente in vista delle sfide future.
Le assenze in campo: chi è mancato per l’Atalanta
L’Atalanta ha affrontato la Roma con alcune assenze significative. Oltre a Gianluca Scamacca, che rimane lungodegente, l’unico altro giocatore non disponibile per l’allenatore Gian Piero Gasperini è stato Davide Zappacosta. Il terzino, infortunatosi al soleo del polpaccio sinistro durante la partita contro l’Udinese il 10 dicembre, aveva previsto un rientro imminente al campo di allenamento, ma la sua presenza nel match di Roma è stata esclusa. Senza Zappacosta, il tecnico ha optato per una formazione che ha visto il rientro di Ederson dalla squalifica, pronto a unirsi al centrocampo composto anche da Marten De Roon.
In questo contesto, il team bergamasco ha avuto la possibilità di testare nuove combinazioni, con Bellanova ingaggiato a destra per sostituire Cuadrado e Lookman a dirigere l’attacco. La mancanza di Zappacosta, pur pesante, non sembra aver intaccato la preparazione della squadra, la quale ha sfruttato le settimane precedenti per affinare la strategia sul campo.
La formazione dell’Atalanta e le scelte di Gasperini
Gasperini ha optato per una formazione che, pur mantenendo la compattezza difensiva, ha cercato di essere offensiva. Si è discusso a lungo sulla disposizione della squadra: probabilmente, il mister ha scelto di schierare Pasalic nella posizione di trequartista, avvicinandolo alle punte ma anche contemplando altre spaziature strategiche per ovviare alle specificità del gioco avversario.
Il portiere Carnesecchi ha confermato la sua presenza tra i pali, mentre in difesa Kossounou è stato preferito a Djimsiti e Scalvini, studio che si è rivelato fruttuoso. Con Ruggeri a sinistra e Hien e Kolasinac a comporre la linea difensiva, l’Atalanta ha mostrato una solida organizzazione che ha reso difficile per gli attaccanti romani creare opportunità chiave durante l’incontro.
Le dinamiche di gioco: Roma sotto pressione
L’Atalanta ha affrontato la Roma con grande aggressività, mettendo subito sotto pressione i giallorossi. Fin dalle prime fasi del match, la squadra di Bergamo ha dimostrato di essere ben organizzata, sfruttando gli errori della difesa avversaria e impiegando un pressing alto. La Roma, incapace di adattarsi a questa intensità, ha faticato a trovare la giusta fluidità. Il ritmo imposto dall’Atalanta ha creato spazi che Lookman e Ederson hanno saputo capitalizzare nel migliore dei modi.
Purtroppo per la Roma, il proprio piano di gioco ha subito diversi colpi che hanno compromesso le difficoltà già evidenti in campo. La squadra, pur cercando di reagire, si è vista costretta a rincorrere un avversario che ha saputo segnare due volte e gestire il possesso con abilità. Oltre a una mancanza di incisività offensiva, le scelte tattiche di José Mourinho non sono state in grado di controbattere all’approccio strategico dell’Atalanta.
Al termine della partita, la Roma ha dovuto fare i conti con una vittoria amara, che sottolinea la necessità di un riesame profondo della propria strategia, in vista non solo delle prossime sfide interne, ma anche della classifica di campionato.
Con il successo ottenuto, l’Atalanta si conferma come una delle squadre più temibili della Serie A, mettendo in luce le potenzialità di un gruppo ben allenato e motivato.