Un allerta è scattato tra i concessionari del gioco a distanza, raggruppati sotto il nome di Logico, a causa della proposta di una nuova tassa salva-calcio in discussione nel Governo. Secondo indiscrezioni, questa iniziativa, presentata dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, potrebbe essere inserita nella Legge di Bilancio. La tassa, destinata a colpire le aziende che operano nel settore delle scommesse online, viene giudicata dagli operatori come ingiustificabile e potenzialmente devastante per il comparto.
Preoccupazioni per un onere insostenibile
Moreno Marasco, presidente di Logico, ha espresso forte contrarietà nei confronti di questa nuova iniziativa. Secondo Marasco, non ci sono giustificazioni valide per tale misura, specialmente in un momento in cui il settore è già sotto pressione. “Ci prepariamo ad affrontare un bando di gara che prevede un costo di concessione di 7 milioni di euro,” ha spiegato. Questo costo rappresenta un aumento incredibile rispetto ai valori precedenti, che erano già sostenibili per molte aziende.
L’innalzamento significativo delle spese di concessione potrebbe portare a una consistente diminuzione del numero di concessionari operativi nel mercato del gioco a distanza. Con l’ulteriore introduzione di una tassa, le conseguenze potrebbero essere devastanti. La pressione fiscale già elevata rischia di escludere molte realtà imprenditoriali dalla possibilità di partecipare alla nuova gara, un fatto che potrebbe aggravare ulteriormente la situazione del settore legale del gioco. I concessionari avvertono che una tassazione maggiore può tradursi in un mercato meno competitivo, favorendo in questo modo il gioco illegale, che già rappresenta una seria minaccia per il settore.
Un settore in difesa della legalità
Il settore del gioco legale si trova attualmente in una posizione difficile. La recente proposta di legge potrebbe portare a ulteriori misure punitive che renderebbero la situazione insostenibile per gli operatori onesti. Ricordiamo che il gioco legale è considerato dall’autorità competente come l’unico presidio affidabile contro l’offerta di gioco illegale online, un fenomeno in crescita che sfugge a qualsiasi controllo e monitoraggio.
Marasco ha messo in evidenza come le aziende, dopo aver già affrontato le complessità di un bando di gara, si trovino ora di fronte a una nuova e onerosa tassazione che potrebbe compromettere la loro attività. “Si tratta di un cambiamento ingiustificato delle regole del gioco, già stabilite in precedenza,” ha sottolineato il presidente di Logico, evidenziando come tale provvedimento potrebbe non solo scoraggiare la partecipazione, ma anche indebolire ulteriormente il già fragile ecosistema del gioco legale.
La questione delle sponsorizzazioni sportive
Marasco ha proposto un’alternativa interessante per il finanziamento del calcio: il ripristino della legittimità delle sponsorizzazioni sportive. Questa possibilità è stata bloccata dall’entrata in vigore del decreto dignità nel 2018, che ha posto severe restrizioni sulla pubblicità nel settore. “Se il calcio ha bisogno di finanziamenti, il modo migliore è restituire spazio alle sponsorizzazioni. Le aziende del settore dovrebbero poter comunicare in modo responsabile i loro marchi,” ha affermato.
Marasco ha ribadito l’importanza di un dialogo aperto tra tutti i soggetti coinvolti, tra cui il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, e le principali federazioni sportive. Questo incontro sarebbe fondamentale per trovare un terreno comune e affrontare la questione in modo costruttivo.
Verso un cambiamento del panorama normativo
Roberto Alesse, Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha recentemente espresso opinioni simili, suggerendo che sarebbe ragionevole rivedere il divieto di sponsorizzazione, che ha definito come un’“ipocrisia ordinamentale.” La possibilità di rimettere al centro dell’attenzione le sponsorizzazioni nell’ambito del gioco legale rappresenterebbe una via per sostenere il settore, senza ricorrere a tassazioni che grava sulle sole aziende concessionarie del gioco a distanza.
Il dibattito è acceso, e la tensione aumenta mentre i concessionari attendono di capire come si svilupperà la situazione. Con il settore a rischio di ulteriori misure restrittive, la necessità di un intervento legislativo equilibrato è sempre più pressante. La comunità del gioco legale è pronta a mobilitarsi per difendere i propri interessi e garantire che un settore già fragile non venga ulteriormente ostacolato da provvedimenti che potrebbero rivelarsi devastanti.