
Delfino cucciolo trovato morto a Muggia: investigazioni avviate per chiarire le cause del decesso - Ilvaporetto.com
La scoperta di un cucciolo di delfino femmina, di meno di un mese, sulla spiaggia di Muggia, in provincia di Trieste, ha destato una profonda preoccupazione negli appassionati di fauna marina e nei ricercatori. L’animale, un esemplare di tursiope, è stato rinvenuto a pochi passi dalla riva e la notizia, accompagnata da foto che mostrano la giovanissima creatura, è stata diffusa dall’Area Marina Protetta di Miramare pochi giorni dopo il ritrovamento. Le indagini sulle cause della morte sono ora nelle mani dei veterinari dell’Università di Padova, ai quali è stata consegnata la carcassa dell’animale.
Rintracciamento e recupero del cucciolo di delfino
L’AREA MARINA PROTETTA di Miramare, responsabile della salvaguardia dell’ecosistema marino nella regione, ha preso in carico la situazione dopo che il cucciolo è stato scoperto da alcuni passanti sulla spiaggia. Nonostante le relative dimensioni e il peso di circa 40 chili, l’animale era, infatti, un esemplare molto giovane e non ancora svezzato. La tutela dell’ecosistema e la salvaguardia delle specie locali sono aspetti prioritari per questa area, rendendo il recupero di questo esemplare un evento di grande rilevanza.
Gli esperti dell’Area Marina hanno potuto effettuare un primo esame sul posto, notando le caratteristiche distintive di un cucciolo di tale età , come la mancanza di denti e la particolare conformazione della lingua, a forma di ‘U’, che serve ai cuccioli per nutrirsi dal capezzolo materno. Anche la presenza di pieghe fetali e un residuo di cordone ombelicale hanno confermato che si trattava di un animale molto giovane, che probabilmente non aveva ancora avuto l’opportunità di adattarsi al suo ambiente naturale.
Indagini sulle cause del decesso
Al momento, le cause della morte di questo cucciolo di delfino rimangono sconosciute. L’Università di Padova ha confermato che, una volta ricevuta la carcassa, è prevista una serie di esami approfonditi. Gli specialisti veterinari effettueranno analisi necroscopiche per determinare le circostanze che hanno condotto al decesso del cucciolo di tursiope, un’indagine necessaria non solo per capire cosa possa aver provocato la morte, ma anche per raccogliere dati preziosi per future misure di conservazione.
Le attese per i risultati di queste indagini potrebbero richiedere fino a due mesi, dopo i quali le informazioni ottenute verranno inserite nella banca dati nazionale sugli spiaggiamenti. Questa banca dati è uno strumento cruciale per comprendere le dinamiche delle popolazioni marine e per attuare strategie di salvaguardia efficaci.
Importanza della salvaguardia degli ecosistemi marini
Il caso del cucciolo di delfino ritrovato a Muggia offre l’opportunità per riflettere sull’importanza della conservazione degli ecosistemi marini e della salvaguardia delle specie in via di estinzione. La presenza di mammiferi marini come i tursiopi lungo la costa è fondamentale per l’equilibrio ecologico e per il mantenimento della biodiversità .
I risultati delle indagini non saranno solo utili per cercare di capire cosa possa aver causato la morte di questo esemplare, ma contribuiranno anche a una comprensione più ampia dello stato di salute delle popolazioni di delfini in questa area.
La scienza e la conservazione si intrecciano in questo episodio, sottolineando l’importanza di affrontare le questioni legate alla salute degli ecosistemi marini e alla loro biodiversità attraverso un rigoroso approccio scientifico. La collaborazione tra istituzioni di ricerca e organi di tutela ambientale è, quindi, essenziale per garantire un futuro sostenibile per le specie marine e il loro habitat.