
I riconoscimenti della Biennale Teatro 2025: Elizabeth LeCompte e Ursina Lardi premiate - Ilvaporetto.com
Elizabeth LeCompte, regista statunitense e fondatrice della storica compagnia Wooster Group, sarà insignita del Leone d’oro alla carriera alla Biennale Teatro 2025. La Biennale di Venezia ha riconosciuto il suo straordinario contributo al panorama teatrale, su proposta del noto attore Willem Dafoe, attualmente direttore del settore Teatro. Ursina Lardi, attrice svizzera impegnata anche come autrice di opere teatrali con spiccate tematiche politiche, riceverà il Leone d’argento. Questo evento di grande prestigio si svolgerà nel corso del 53° Festival Internazionale del Teatro, in programma dal 31 maggio al 15 giugno 2025 a Venezia.
La cerimonia di premiazione del Festival Internazionale del Teatro
Il 53° Festival Internazionale del Teatro ospiterà la cerimonia di premiazione per Elizabeth LeCompte e Ursina Lardi, che si terrà nella storica Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian, sede della Biennale. In particolare, il Leone d’oro alla carriera verrà assegnato a Elizabeth LeCompte domenica 1 giugno, mentre Ursina Lardi riceverà il Leone d’argento sabato 14 giugno. Le due registe e attrici rappresentano un’importante eredità nell’arte performativa contemporanea, portando avanti una visione culturale e sociale attraverso le loro opere.
Elizabeth LeCompte e il suo contributo al teatro d’avanguardia
Willem Dafoe, nel motivare l’assegnazione del Leone d’oro a Elizabeth LeCompte, ha enfatizzato il carattere unico della sua carriera, che intreccia storie personali e collettive. La LeCompte è stata una figura centrale nella fondazione del Wooster Group negli anni Settanta. La compagnia ha iniziato a operare in un contesto di grande fermento, quando New York era un palcoscenico di protesta contro la guerra in Vietnam. Il forte impatto sociale e culturale delle sue opere ha contribuito a cambiare il volto del teatro, rendendo il Wooster Group un punto di riferimento indiscusso.
La LeCompte ha saputo integrare vari codici espressivi, dalla musica alla danza, per creare opere artistiche che hanno stimolato un dibattito intenso e spesso controverso. Nel corso della sua carriera, ha realizzato oltre cinquanta allestimenti, lavorando su testi classici e originali con un approccio collaborativo in compagnia. La sua visione artistica, definita “azione fisica“, evidenzia un forte desiderio di libertà creativa, portando avanti un’idea di teatro al di fuori dei circuiti di produzione tradizionali e affermando la sua indipendenza nel panorama teatrale americano.
Attraverso i suoi lavori, ha costantemente sfidato le convenzioni e stimolato riflessioni su temi attuali. La sua carriera, ricca di riconoscimenti tra cui la MacArthur Fellowship e l’Ordine di Cavaliere delle Arti e delle Lettere in Francia, culmina con questo prestigioso Leone d’oro, segno di un’apprezzamento concreto e duraturo verso il suo impegno artistico.
Ursina Lardi: un’attrice versatile e impegnata
Ursina Lardi, premiata con il Leone d’argento, è definita da Willem Dafoe come un’attrice capace di coniugare radicalità ed empatia. La sua carriera è caratterizzata da interpretazioni intense e diversificate che affrontano tematiche complesse. Lardi ha saputo costruire un percorso artistico che mette in luce la sua personale visione dell’arte, affrontando sia testi classici che opere contemporanee con uno sguardo critico e umano.
Tra i personaggi memorabili che ha interpretato ci sono Lulu di Wedekind e Salomè di Einar Schleef, ai quali ha conferito una straordinaria umanità. Lardi non si limita a rappresentare, ma riesce a dare vita a un’interpretazione che riflette le contraddizioni dell’epoca contemporanea, trasformando il suo corpo in uno strumento di testimonianza e denuncia. La collaborazione con il regista Milo Rau ha ulteriormente accentuato il suo impegno, rendendo il suo racconto personale parte di un discorso collettivo, un contributo significativo al panorama teatrale e politico.
La capacità di Lardi di esprimere emozioni e tensioni attraverso il suo lavoro le consente di affrontare sfide culturali e sociali, rendendo il teatro un passo avanti. La sua prossima performance, “Die Seherin” , in prima italiana il 12 giugno, incarna questa continua ricerca di significato e intervento sociale, evidenziando il ruolo del teatro come specchio critico della civiltà.
Il Festival di Venezia, con i premi a LeCompte e Lardi, celebra non solo l’eccellenza artistica, ma anche il potere del teatro di sollevare interrogativi e invitare alla riflessione. Questo evento rappresenta un’importante occasione per rinnovare il dialogo culturale e continuare a esplorare le complessità del nostro tempo.