
Il regifting e il reselling: nuove abitudini per riciclare i regali di Natale - Ilvaporetto.com
Oggi, sempre più italiani stanno abbracciando la pratica del regifting e del reselling, trasformando un tabù in una tendenza socialmente accettata. Queste nuove abitudini sono il riflesso di una crescente consapevolezza ecologica e di un approccio più responsabile nei confronti del consumo. La ricerca condotta da Ipsos per eBay, insieme ad altre indagini, rivelano come il trattamento dei regali di Natale, spesso indesiderati, stia conoscendo un cambiamento significativo. Questo articolo esplorerà in dettaglio l’evoluzione di tali pratiche e le motivazioni alla base di quest’approccio.
Regifting: una pratica sempre più accettata
Negli ultimi anni, il regifting, ovvero il riutilizzo dei regali ricevuti, ha guadagnato popolarità, specialmente tra i giovani. Secondo i dati di Ipsos, il 37% di coloro che hanno ricevuto un regalo non gradito ha scelto di tenerlo, mentre il 23% ha preferito regalarlo a qualcun altro. Il fenomeno del regifting si è evoluto notevolmente, con la percentuale di chi ha optato per rivenderlo che è aumentata dal 7% del 2019 al 15% nel 2023. Questo cambiamento è significativo e indica un’atteggiamento più aperto verso la rivendita, essenziale in un contesto di economia circolare.
Le ricerche mostrano che per molti italiani, in particolare quelli di età compresa tra i 25 e i 44 anni, questa pratica si è trasformata in una consuetudine, grazie anche a una maggiore accettazione sociale del regifting. Anche se rimane il timore di essere scoperti nell’atto di rivendere un dono ricevuto , il “bon ton” che un tempo limitava queste azioni sta scemando, con il 34% degli intervistati che considera ancora questa pratica irrispettosa nei confronti del donatore.
Barbara Bailini, Head of Categories di eBay Italia, sottolinea come il regifting non sia visto come un gesto egoistico, ma piuttosto come una forma di circolarità che ha il potenziale di beneficiare anche gli altri. È evidente che un cambiamento di mentalità sta avvenendo, incoraggiando una visione più sostenibile e consapevole della gestione degli oggetti.
La crescente diffusione del reselling
Il mercato C2C sta vivendo una crescita esponenziale. Secondo le ultime rilevazioni, più della metà degli italiani ormai considera la rivendita di regali indesiderati come una pratica condivisa. Questo fenomeno non si limita a un gruppo ristretto di persone, ma abbraccia un’ampia fascia della popolazione, inclusi i giovani e i professionisti.
Nel complesso, circa un italiano su tre ha dichiarato di aver venduto almeno un regalo indesiderato, mentre il 20% ha indicato di averlo fatto più di una volta. Le motivazioni dietro questa scelta sono chiare: il regalo ricevuto non rispecchia i propri gusti , si possiede un articolo simile o semplicemente non si desidera tenerlo . Le categorie di prodotti più comunemente rivenduti includono abbigliamento, articoli per la casa, libri e accessori.
Le piattaforme online rappresentano il canale preferito, con il 66% degli italiani che si affida a marketplace e applicazioni dedicate per vendere i propri oggetti indesiderati. Inoltre, il reselling offre l’opportunità di guadagnare, con un profitto medio di circa 50 euro. Un cambiamento di abitudini che potrebbe essere la scintilla per promuovere un consumo più responsabile anche in altre occasioni di dono.
Un approccio pratico e viabile
La crescente accettazione del regifting e del reselling si collega a un’attenzione maggiore verso la sostenibilità. Molti italiani percepiscono queste pratiche come un modo per ridurre rifiuti e dare nuova vita ad oggetti inutilizzati. In effetti, il 37% degli intervistati ha dichiarato di considerare il regifting un gesto pratico, mentre il 36% lo vede come una scelta ecologica. L’emergere di questo comportamento suggerisce che sempre più persone vedono in queste azioni non solo una soluzione per liberarsi di regali poco apprezzati, ma anche un’opportunità per contribuire alla sostenibilità ambientale.
Molti, tuttavia, sottolineano che il regifting non deve intendersi come un atto irrispettoso e, addirittura, il 49% degli intervistati ha dichiarato di avere una percezione positiva quando il ricavato di una eventuale rivendita viene destinato a opere benefiche. È quindi chiaro che mentre gli italiani si adeguano a nuovi comportamenti, l’atteggiamento nei confronti del dono sta facendo passi da gigante verso una maggiore apertura verso pratiche che favoriscono il recupero e il riutilizzo.
La giornata del reselling: un evento da non perdere
Il 28 dicembre è stato ufficialmente proclamato “Wallapop Re-Selling Day“, un giorno dedicato all’attività di rivendita. Questa data è emersa da una ricerca che dimostra una notevole aumento delle vendite online subito dopo le festività natalizie. Nell’anno passato, si è registrato un incremento del 113% negli annunci, molti dei quali riguardanti accessori e articoli di bellezza. Questo trend, che si allinea con una crescente attenzione per il rispetto dell’ambiente e una gestione più consapevole delle risorse, mette in luce come il regifting e il reselling si stiano affermando come pratiche sempre più popolari e accettate.
In un contesto di continui cambiamenti sociali e culturali, il tradizionale scambio di regali può ora includere non solo il gesto del dono, ma anche modalità di condivisione responsabile e sostenibile, mirando non solo al benessere individuale, ma a un bene comune più ampio. Un aspetto che potrebbe riempire ulteriormente il 2024 di nuove opportunità e iniziative nel campo del gifting e del riutilizzo.