
La crescita di un talento: l'intervista al giovane cestista dell'Aquila - Ilvaporetto.com
Il mondo della pallacanestro italiana continua a fermentare grazie a giovani talenti che si fanno largo tra i professionisti. Tra questi, spicca il classe 2004 dell’Aquila, recentemente intervistato da Tuttosport, dove ha condiviso la sua esperienza e le sue aspirazioni in una carriera che sta decollando rapidamente. Il giovane cestista, originario di Dakar, ha raccontato la sua transizione dal calcio alla pallacanestro e il suo sogno di raggiungere vette sempre più alte nel mondo del basket.
L’inizio di un percorso sportivo
La storia di questo giovane cestista inizia nel suo periodo infantile, quando ha iniziato a seguire alcuni compagni di scuola nel provare il minibasket. Prima di tutto, il calcio è stato il suo primo amore, come lui stesso ha dichiarato, sottolineando quanto fosse appassionato della disciplina. “Ero anche bravo, sono sempre stato innamorato di Pogba,” ha rivelato. La sua carriera è iniziata tra due sport, ma è con il tempo che ha deciso di dedicarsi interamente al basket.
In seguito, ha cominciato a seguire assiduamente le partite della NBA e della Serie A, traendo ispirazione da grandi atleti come Kevin Durant, un giocatore che ha lasciato un segno profondo nel suo modo di intendere la pallacanestro. Questo passaggio ha segnato un cambiamento significativo nella sua vita, portandolo a scegliere di abbracciare definitivamente il basket e mettersi in gioco.
Affrontare le sfide e costruire la propria fede
La carriera di un atleta non è priva di ostacoli, e il nostro protagonista ha affrontato anche infortuni che avrebbero potuto mettere a dura prova il suo morale. In questi momenti difficili, il suo legame con la fede ha giocato un ruolo cruciale. “Sono musulmano e i miei genitori mi hanno insegnato a non piangermi addosso,” ha spiegato. Attraverso la preghiera ha trovato conforto e forza per superare le difficoltà, un elemento che ha contribuito a costruire la sua resilienza.
Questa convinzione e disciplina, appresa dai genitori, lo ha aiutato a rimanere concentrato sugli obiettivi. Il giovane cestista ha confermato di sentirsi grato per le opportunità che ha ricevuto e di affrontare ogni giorno con gratitudine per il suo percorso.
Le aspirazioni con l’Italbasket e i prossimi obiettivi
Quando si è trovato davanti alla scelta di rappresentare i colori dell’Italia o del Senegal, non ha esitato a scegliere di rappresentare l’Italia. “Qui sono cresciuto, mi sono formato e sono diventato uomo,” ha affermato con determinazione. Riconosce il valore delle opportunità che ha ricevuto e la possibilità di far parte del progetto dell’Italbasket, un sogno che ora avrà la possibilità di alimentare ulteriormente.
Malgrado un infortunio che lo ha tenuto lontano dal raduno di novembre, ha dimostrato grande forza d’animo. “Il medico mi ha visitato e sono tornato a casa, provando un senso di delusione, ma sono consapevole che ci saranno altre occasioni.” Pozzecco, il coach della Nazionale, è una figura che lo supporta e lo incoraggia assiduamente.
Per il futuro, ha ambizioni alte, desiderando di giocare in Eurolega. “Sto già sperimentando l’alto livello dell’EuroCup, e questo è un passo che voglio fare.” Con questa mentalità, si prepara ad affrontare le sfide più ardue, e ora guarda alla Coppa Italia con determinazione, incoraggiando il suo team a portare a casa un trofeo dal prossimo impegno a Torino. La determinazione si riflette nelle sue parole: “Vorremmo tornare a Trento portando la Coppa con noi sul pullman.”