
La Juve di Motta perde l’imbattibilità: il duro riscontro numerico dopo 22 giornate di campionato - Ilvaporetto.com
Il campionato di Serie A ha riservato un brusco risveglio per la Juventus, che ha subito la prima sconfitta stagionale ad opera del Napoli. Questo risultato non solo pone fine all’imbattibilità della squadra bianconera, ma come rivela l’analisi dei dati, la situazione in classifica è drammaticamente peggiorata. La Juventus si trova ora a una distanza considerevole dalla vetta, con sempre più preoccupazioni riguardo a un possibile accesso alla zona Champions League.
La situazione in classifica: un quadro allarmante
Analizzando il posizionamento attuale della Juve nella classifica, alla fine della 22ª giornata i bianconeri potrebbero trovarsi a ben cinque punti dall’area Champions, occupata dalla Lazio. Le squadre in zona di aggancio, ossia Bologna e Milan, distano solamente tre punti, mettendo la Juve in una posizione precaria. Questo scenario è un netto ribaltamento rispetto a quanto accaduto solo una settimana fa, quando i tifosi celebravano la vittoria schiacciante sui rossoneri.
A fare eco a questo allarmante quadro c’è un confronto con i risultati ottenuti nella stagione precedente. Sebbene il paralelo sia complicato – dato che la Juventus non era impegnata nelle coppe europee 12 mesi fa -, i numeri parlano chiaro. L’allenatore Allegri, dopo 22 partite, poteva vantare ben 53 punti e un secondo posto in classifica, a soli quattro punti dall’Inter che occupava la prima posizione. Anche il ritorno di Allegri, nella stagione 2021-22, evidenziava una performance migliore: la squadra, dopo un inizio difficile, era a quota 41 punti.
Un confronto con la storia recente della Juventus
È cruciale sottolineare che per riscontrare una Juventus in una situazione peggiore di quella attuale, si deve risalire alla stagione 2010-11. All’epoca, con Gigi Delneri in panchina, i bianconeri occupavano il settimo posto con solo 35 punti. L’attuale stagione con Motta sulla panchina ha visto il club mantenere comunque una posizione di quinto posto, ma il rischio di una crisi sportiva è concreto e palpabile.
Le difficoltà di questa annata non sono solo numeriche, ma si estendono anche agli aspetti emotivi e motivazionali della squadra. Le prestazioni recenti hanno sollevato interrogativi sulla resilienza e sulla capacità di gestione da parte dell’allenatore.
I fattori chiave della crisi Juventus
Molti tifosi si interrogano su quali possano essere i fattori che hanno contribuito a questa situazione difficile. Le scelte tattiche di Motta, la gestione dei giocatori e il morale dell’intero gruppo sono sotto la lente di ingrandimento. Sono emersi segnali di una certa confusione in campo, con giocatori che sembrano poco coordinati e non al meglio delle loro capacità. Anche il clima interno, sempre vitale per la buona riuscita di una stagione, potrebbe essere influenzato da questi risultati altalenanti.
Resta da vedere come la Juve affronterà le prossime sfide e se sarà in grado di trovare la giusta rotta per recuperare terreno in campionato. Il tempo stringe e, con importanti match in arrivo, ogni partita diventa cruciale per le speranze di rimanere competitivi sia in campionato sia in Europa.