
Medico del Napoli: il dottor Raffaele Canonico parla di infortuni e salute degli atleti - Ilvaporetto.com
Durante un’intervista esclusiva rilasciata a CRC, la radio partner della SSC Napoli, il dottor Raffaele Canonico, responsabile dello staff medico della squadra, ha affrontato vari aspetti della preparazione dei calciatori e della loro salute. In un contesto in cui la disinformazione è sempre più diffusa, il dottore ha condiviso le sue osservazioni e le best practices adottate per garantire il benessere dei professionisti.
Attività dei professionisti e gestione delle festività
Il dottor Canonico ha spiegato che, contrariamente a quanto si possa pensare, i professionisti del settore non si concedono mai una vera e propria pausa durante le festività, eccezion fatta per il giorno di Natale. La preparazione della squadra è sempre mantenuta su basi solide, con sessioni d’allenamento settimanali sotto la direzione del mister. Anche a Natale, i calciatori si sono allenati il giorno prima e il giorno dopo le festività, dimostrando una dedizione invidiabile che li porta a seguire rigorosamente le indicazioni del personale medico e tecnico.
Questo approccio rigoroso nel mantenere una “settimana tipo” è fondamentale per garantire che i giocatori non solo si mantengano in forma, ma siano anche pronti ad affrontare eventuali sfide agonistiche. La programmazione degli allenamenti è pensata per minimizzare il rischio di infortuni e consentire ai calciatori di raggiungere il massimo della condizione fisica.
Difesa dalle fake news nel mondo dello sport
Un tema scottante sollevato dal dottor Canonico riguarda la proliferazione di fake news, che influenzano non solo i tifosi, ma anche i calciatori stessi. La disinformazione può derivare da fonti non attendibili, amplificando inconsapevolmente la diffusione di notizie errate riguardo la salute degli atleti. Secondo il dottore, una delle false convinzioni più comuni è l’idea che un digiuno possa essere benefico. Al contrario, il suggerimento è quello di mantenere una dieta equilibrata, ricca di frutta e verdura, e bere molta acqua.
Inoltre, il dottore ha parlato di come la disinformazione possa influenzare il rapporto con i pazienti esterni, dal momento che spesso si ricevono notizie su presunte diagnosi non verificate. Queste fake news non solo minano la fiducia, ma possono anche complicare ulteriormente il lavoro dello staff medico. La professionalità e l’attenzione alle fonti affidabili sono cruciali per affrontare queste problematiche.
Preparazione al freddo e protezione degli atleti
Riguardo alla preparazione degli atleti per affrontare condizioni climatiche rigide, Canonico ha evidenziato che il periodo più freddo si manifesta generalmente nei mesi di gennaio e febbraio. La preparazione fisica inizia all’interno delle strutture sportive, dove si lavora per attivare muscoli e articolazioni. Questo processo avviene sia in sala medica, con l’ausilio di fisioterapisti, sia in palestra, dove si impiegano preparatori atletici.
Gli atleti indossano anche indumenti tecnici specializzati, studiati per proteggere dal freddo, sia durante gli allenamenti che in partita. Questo accorgimento è particolarmente utile per i subentranti in corso d’opera, che necessitano di un adeguato riscaldamento prima di entrare in campo per evitare infortuni.
La questione della medicina sportiva e gli infortuni
Il caso di Bove ha colpito non solo la squadra, ma anche tutta la comunità calcistica. Canonico ha espresso preoccupazione in merito, sottolineando che la prontezza dei soccorsi avvenuti sul campo ha sicuramente evitato conseguenze più gravi. La medicina dello sport è oggi molto avanzata, dotata di strutture e tecnologie che permettono di arrivare a diagnosi accurate, ma sembra esserci ancora molto da fare.
Il dottore ha evidenziato che alcune patologie non sono rilevabili prima di eventi critici e che la bravura dei medici è centrale per intercettare i problemi in fase iniziale. La qualità della visita medica è una variabile fondamentale, dato che è accessibile in modo diverso a seconda della categoria. Spesso, in Campania ci si imbatte in visite fatte superficialmente, senza seguire gli standard necessari. Canonico rimarca che la salute degli atleti deve essere la priorità; spesso però ci si trova ad affrontare procedure velocizzate che non tutelano adeguatamente i calciatori.
Collaborazione tra staff medico e tecnico
All’inizio della stagione, il lavoro del dottore prevede un costante adattamento alle richieste e alle necessità dello staff tecnico. Canonico ha messo in evidenza l’importanza della comunicazione con l’area atletica, con cui esiste uno scambio quotidiano di informazioni. I nuovi giocatori vengono seguiti mediante specifici test medici e atletici, che permettono di decidere insieme se un determinato allenamento sia più indicato. Inoltre, la sinergia tra le diverse aree è fondamentale per stabilire il miglior regime di preparazione per gli atleti.
La capacità di adattarsi e comprendere le esigenze di tutti è una competenza necessaria per un medico sportivo, al fine di ottimizzare le prestazioni e garantire la salute della squadra. Durante la stagione, dopo aver raggiunto importanti traguardi come lo scudetto, il dottore ha notato quanto sia naturale che anche lui, in quanto appassionato, provi emozioni forti e diventi un po’ tifoso, senza perdere di vista però il suo ruolo professionale.