La questione del cambio di appalto per i servizi di vigilanza presso l’Ospedale dei Colli ha sollevato preoccupazioni significative riguardo ai posti di lavoro delle guardie giurate. Gli incontri della Direzione generale, tenutisi il 27 e 28 agosto, non sono riusciti a raggiungere un accordo soddisfacente per 14 guardie giurate. Le frizioni derivano dal confronto tra le ore appaltate durante la gara del 2019 e le ore effettivamente necessarie per garantire la sicurezza degli ospedali coinvolti.
situazione attuale del cambio di appalto
le ragioni del disaccordo
Il presidente dell’Associazione Nazionale Guardie Particolari Giurate, Giuseppe Alviti, ha chiarito le motivazioni dietro alla mancanza di intesa durante le recenti riunioni. La principale questione riguarda il monte ore di servizio previsto nel contratto di appalto. Secondo Alviti, il numero di ore appaltato nella gara del 2019 risulta inferiore rispetto alle reali esigenze operative degli istituti coinvolti. Questo squilibrio mette in pericolo i posti di lavoro delle 14 guardie giurate attualmente in servizio.
In particolare, Alviti ha evidenziato che l’istituto di vigilanza subentrante deve tenere conto del fatto che l’impegno delle guardie giurate attive nel sito è già aumentato, non solo per la routine di vigilanza, ma anche in relazione alle misure di sicurezza aggiuntive rese necessarie dal Covid-19. L’emergenza sanitaria ha infatti richiesto un potenziamento dei servizi di vigilanza, cosa che ha influito direttamente sul numero di personale necessario.
l’impatto sociale del problema
La situazione è resa ancora più critica dalla possibilità che le 14 guardie giurate rimangano senza lavoro. Alviti ha reso noto di essere pronto a intraprendere azioni di protesta per attirare l’attenzione su questa problematica, dichiarando intenzione di incatenarsi ai cancelli dell’Ospedale Monaldi e del Cotugno. L’impatto sociale di tale decisione potrebbe catalizzare l’attenzione non solo sul caso specifico, ma anche sulla più ampia questione della sicurezza e stabilità lavorativa in ambito sanitario.
prospettive future per le guardie giurate
possibili soluzioni al conflitto
Per garantire una risoluzione a questa crisi, è fondamentale che vi sia una maggiore comunicazione tra la nuova direzione dell’istituto di vigilanza e le parti interessate. Interventi chiari e tempestivi potrebbero facilitare una nuova contrattazione per adeguare il monte ore appaltato alle effettive necessità operative degli ospedali. Inoltre, è essenziale che venga fatta chiarezza sulla necessità di adeguati servizi di vigilanza per garantire la sicurezza dei pazienti e del personale senza compromettere il posto di lavoro delle guardie giurate.
In questo contesto, è auspicabile che le amministrazioni coinvolte si impegnino a trovare soluzioni che possano soddisfare non solo le esigenze di sicurezza, ma anche quelle lavorative delle guardie giurate. Un modo potrebbe essere quello di coinvolgere direttamente le guardie giurate nelle discussioni riguardanti i loro diritti e le loro necessità di lavoro.
il ruolo delle istituzioni
Sarà fondamentale anche l’intervento delle istituzioni locali e regionali per mediare tra le parti e garantire che i diritti dei lavoratori non siano ignorati. La vigilanza nei luoghi sensibili, come gli ospedali, non deve essere compromessa da questioni burocratiche o economiche. Solo attraverso un dialogo aperto e proattivo sarà possibile risolvere la situazione.
L’attenzione verso questo problema è quindi cruciale non solo per le 14 guardie giurate coinvolte, ma per l’intero sistema sanitario, che richiede la professionalità e la dedizione di tutti i lavoratori per affrontare le sfide attuali e future.