Napoli e il suo centro storico pullulano di storia, umanità e tradizione. Scopriamo insieme cosa rende questo luogo un patrimonio culturale.
Tra le tante perle del Sud Italia non possiamo non annoverare Napoli, città principale della regione Campania e culla di tantissime civiltà e nazionalità che, nel corso dei secoli, si sono susseguite e che tutt’ora si susseguono.
Nata con i greci, la città ha più di 2000 anni di vita. In un epoca storica più recente è stata la prima città italiana in assoluto ad aver piegato l’oppressione nazista durante le famose Quattro Giornate (cui è stato dedicato un quartiere del Vomero).
Napoli è nota ai più per il suo magnifico dialetto, oggetto di canzoni secolari e di recente letteratura e cinematografia (pensiamo a Pirandello e Troisi, ma anche al mitico Pino Daniele, scomparso 10 anni fa). La città è nota anche per la sua prelibata cucina e la pizza, imitata ovunque ma vero patrimonio tipico di questo luogo e d’Italia.
Ci sono tanti motivi per decidere di visitare Napoli. E prima di partire, vale la pena prendere un momento per investigare e approfondire di più sulla sua storia e caratteristica natura.
Il cuore di Napoli e la sua storia
Napoli è una realtà da mille scenari e sfumature. É una città di contrasti, suoni e silenzio, di baldoria e lacrime inghiottite, di rassegnazione filosofica ed orgogliosa resistenza. I Cumani le diedero il nome di una sirena, Partenope, perché Napoli “incanta” e, come scritto da Erri de Luca, “sta in mezzo al Mediterraneo come il mese di maggio sta in mezzo all’anno”. I Greci la chiamarono città nuova, Neapolis, e in secoli ha sopportato secoli di dominazioni (Bizantini, Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, Spagnoli) e di invasioni, saccheggi e annessioni. Divenuta capitale del regno borbonico, si impose come una delle maggiori città d’Europa.
Il centro storico di Napoli è il più grande d’Italia nonché un cuore con una sua specifica identità: Montecalvario, San Giuseppe; Avvocata; Pendino; San Carlo all’Arena. Vi sono strade puntellate di chiese, e i suoi vichi sono un palcoscenico sempre pieno di fermento, di musica e versi.
La qualità della Napolitudine
È bello immergersi nel centro storico in cerca di meraviglie, tra la folla variopinta; entrare in una chiesa antica o in un negozio di Toledo; vivere il silenzio suggestivo della Cappella Sansevero, e del suo Cristo velato; godere di altri simboli di Napoli quali Posillipo e Marechiaro.
Il centro storico di Napoli è stato anche inserito nel Patrimonio dell’Umanità Unesco. E spesso i turisti e gli stessi napoletani provano nell’allontanarvisi una strana sensazione di malinconia, detta Napolitudine. La bellezza di Napoli è quindi indefinibile e il suo carattere assolutamente sfuggente e indecifrabile.